Nell’ambito della mostra “Luoghi Comuni. Fotografie di Simone Falso”, si svolgerà Venerdì 16 Luglio alle ore 21.00, nella Galleria Sottopasso della Stua, (Largo Europa), “Altro Verso” di Fedra Boscaro.
Un’installazione nella quale l’artista presenta una selezione di immagini, che sono il prodotto di un’azione di raccolta e recupero di molti aspetti del quotidiano, spesso considerati ininfluenti o addirittura di scarto.
Una piuma, una caramella, una macchia di sporco, la buccia di un frutto diventano così lo spunto per nuove riflessioni, per attenzioni e visioni inattese.
Materiali fotografici si fondono con materie extrafotografiche in immagini suggestive e allo stesso tempo incerte, generate volutamente dalla messa a fuoco in continuo e asincronico movimento, che creano un gioco di sovrapposizioni, trasparenze e livelli di immagine multipli e riflessi.
I luoghi comuni della vita, immortalati in semplici foto ricordo s’intrecciano a elementi al di fuori del puro canale visivo, coinvolgendo così tutti i sensi per recuperare ciò che dal luogo comune viene solitamente epurato. Un viaggio nell’immaginazione individuale e collettiva, nella dimensione delle immagini contaminate.

Biografia

Fedra Boscaro nasce ad Abano Terme nel 1976. Ha conseguito la maturità al Liceo Artistico Modigliani, in seguito si è iscritta al DAMS (Corso di Laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo) di Bologna, città dove vive e lavora dal 2001.
I suoi esordi con proiezioni risalgono al 1993-96 quando cura l’apparato scenografico di un gruppo di musicisti padovani (Infinity Within). Nel 1999, partecipa alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo; e a seguire a numerose collettive nel Veneto e in Emilia Romagna tra cui: Padova, Trasformismi e trasformazioni; Segnali all’orizzonte (1999); Padova, Cancelli della memoria (2000); Padova, Quotidiana 01; Segnali 01; Ravenna, Superficie-Velucità; Bologna, Radioestensioni (2001); Caerano di San Marco, TV, Tracce – apparire / sparire dell’arte; Gombola, MO, 100 Teste per Giovanni Macchia; Bologna, Thank you e Reveal; Bologna, Sarebbe stato uno splendido mercoledì…peccato era domenica (2002).
Dal 2003 collabora con i Caboto, gruppo musicale costituitosi nel capoluogo emiliano, per il quale cura la sezione visuale dei loro concerti.