Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Felice Abitanti – L’opera pittorica
La mostra è una rievocazione del mondo cremonese a cui Felice appartenne, quello di artisti e di altri spiriti liberi che negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso coltivarono (oggi ci sembrano gli ultimi), fino a un totale coinvolgimento esistenziale (e penso a Renzo Botti e a Ettore Baroschi), l’amore per l’arte e per la vita intellettuale che cominciava a essere insidiato da diverse e opposte parti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per ricordare Felice Abitanti
Mina Gregori
Questa mostra dedicata a Felice Abitanti non è soltanto un doveroso riconoscimento della sua attività come pittore, ma è anche un gesto di amicizia atteso da quanti lo conobbero. Si presenta altresì come una rievocazione del mondo cremonese a cui Felice appartenne, quello di artisti e di altri spiriti liberi che negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso coltivarono (oggi ci sembrano gli ultimi), fino a un totale coinvolgimento esistenziale (e penso a Renzo Botti e a Ettore Baroschi), l’amore per l’arte e per la vita intellettuale che cominciava a essere insidiato da diverse e opposte parti.
Alcuni di noi ne ricordano ancora lo strazio e la volontà di vivere da artisti soffrendoli nello spirito e nella carne, nelle difficoltà di affermazione e di sopravvivenza fisica e intellettuale, lo stesso sofferto votarsi di altri artisti di quella generazione anche in centri maggiori (e penso al gruppo che gravitava a Milano intorno a Brera vivendo in povertà e in particolare alla storia di Ferroni). A Cremona si aggiungeva lo struggimento di essere in provincia con la volontà di non lasciarsene sopraffare.
La frequentazione del Caffè degli artisti in via Aselli e gli incontri tra pochi amici (e tra questi c’era don Franco Voltini) con una fedeltà mai venuta meno servirono a non estinguere questo mondo nel quale i sogni, le scelte e la libertà di scoperta avevano ancora un senso.
Nei nostri ricordi la storia di Abitanti è centrale. Nato poverissimo, l’indigenza e la tubercolosi segnarono i suoi anni giovanili. Per l’attitudine evidente allo studio fu avviato, come ancora si usava, al seminario per breve tempo e ne uscì capace di intendere il latino e il greco. Al suo sostentamento poté provvedere dando lezioni private a giovani studenti. E mi preme riferire, attraverso i ricordi dell’amico Romano Esposito, di Pier Antonio Pedroni che fu suo allievo e di mio fratello Luigi, la sua applicazione appassionata alla lettura durante le ore notturne, la selettiva e attenta passione per la musica, indispensabili elementi del suo profilo di intellettuale e di autodidatta.
E occorre ricordare che, dopo gli anni nei quali qualche aiuto gli permise di dedicarsi alla pittura, le necessità di sopravvivenza lo portarono a esercitare, con altrettanta passione e probità professionale, il restauro al quale lo iniziò Carlo Acerbi. Felice dette un senso al suo lavoro con lo studio continuo e l’approfondimento delle tecniche.
Nell’occasione di questa mostra scrive sull’opera pittorica con una partecipazione documentata e affettuosa Fabrizio Merisi, che lo frequentò da giovanissimo. E nessuno meglio di lui poteva accompagnarci lungo il percorso delle sue opere. Nel suo scritto Merisi cita osservazioni rivolte al lavoro di Abitanti da Elda Fezzi. Prematuramente scomparsa, era stata mia allieva di Liceo dove insegnavo da studente lavoratore facendo la spola con Bologna, dove seguivo le lezioni di Roberto Longhi. Un’eco di ciò che accoglievo nelle mie frequentazioni universitarie credo sia passata anche ai miei discenti liceali. Elda si distingueva per la vivacità con cui seguiva le lezioni e per gli interessi già orientati verso i fatti contemporanei.
In seguito è stata la presenza critica di riferimento per l’attività degli artisti cremonesi. A lei dobbiamo letture illuminanti e dal vivo dei dipinti che Abitanti espose in alcune occasioni. La personale del 1959 corrispose a un suo periodo molto appassionato e in corso dalla fine del 1956 di elaborazioni intese a destrutturare e a ricostruire gli oggetti, che Merisi pone in relazione con il movimento milanese del realismo esistenziale.
Ciò che si nota in queste opere è l’atteggiamento che si può definire perennemente sperimentale. La partecipazione dell’autore aggredisce il tema e la materia scontrandosi con diversi modelli (con una appropriazione che non è una imitazione, ma una sfida) e li destruttura per trovare nel suo intervento e nelle sue emozioni, come scrive in alcune lettere, la carta vincente e risolutiva.
La natura inquieta, turbata dalla nevrosi, del suo essere pittore operante a Cremona, ma guardando a Milano e a Venezia, si era già manifestata nelle prime esperienze, l’eredità dell’intimismo paesistico della provincia padana e l’interesse per il ritratto e per la figura umana. Questa scoperta era guidata da una vera vocazione al disegno manifestatasi molto presto e sviluppata nello studio di Iginio Sartori, uno dei suoi maestri, il più seguito e amato. Il suo primo foglio del 1949 con un nudo femminile ripreso dal vero, giusta l’iscrizione, appare condotto da una mano che non ubbidisce all’intento imitativo, ma segue una disposizione che è già cólta e figurativa. È questa la chiave che ci introduce alla sua pittura.
26
settembre 2008
Felice Abitanti – L’opera pittorica
Dal 26 settembre al 26 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN VITALE – CENTRO CULTURALE
Cremona, Piazza Sant'angelo, 1, (Cremona)
Cremona, Piazza Sant'angelo, 1, (Cremona)
Vernissage
26 Settembre 2008, ore 18
Sito web
www.cremonamostre.it
Autore
Curatore