Felice Naalin, veronese, è artista che approccia la complessità dei modi espressivi e si interessa in ambito internazionale sulle ripercussioni della tradizione figurativa nell’esperienza originaria di ciascuno.
Ha inoltre approfondito lo statuto e l’istanza della didattica come arte e cultura dell’insegnamento, tenendo corsi di aggiornamento, dirigendo la Scuola Internazionale dei Madoneri, occupandosi di arte-terapia per ragazzi disabili e di arte sacra per la Chiesa degli Artisti di Roma e per la Biennale di Arte Sacra di Brera a Milano.

Laureato in architettura a Venezia è professore di Storia dell'arte e autore di più libri.
Felice Naalin con Classicismo Sporco intende e sprona un movimento artistico che conduce l'operazione artistica alla sua funzione originaria. Se il “classicismo pulito” è giunto all’impasse con Marcel Duchamp e ha trovato la via di sbocco nell’anti-arte, la formula ossimorica del “classicismo sporco” riprende l’istanza artistica del rinascimento insieme alla sua “bottega”.
Si tratta di una produzione di immagini, di suoni, di parole che definiscono dei figuralismi: una costruzione di segni e di simboli, ovvero un’altra scrittura in cui il “canto” è aperto.