Lo scarabocchio deriva dallo scarabeo perché, in realtà, lo rammenta.
Nel cancellare la scrittura appare come sgorbio o macchia o compare come ghirigoro antistress.
A volte e' uno svolazzo che si impone come segno grafico e che se contestualizzato... fiorisce.
E' una scrittura illeggibile o un mostriciattolo familiare, che nella sua ripetizione seriale può avere una sua dorsale grafica.
Allegro e vivace e' un segno di chiunque e chiunque ci si riconosce.
Quando da bambino cercavi di intervenire accennando un qualcosa ma veniva fuori solo e sempre lui, lo scarabocchio.
Adesso riemerge raccontando una storia e attraverso i sui ghirigori si trovano segno e sogno d'arte .
La sua rivalutazione che si espande dal foglio al muro non desta segni irriverenza ma porta un sorriso che nasconde il gioco e il colore della infanzia...
Elisabetta Oneto

Felice Terrabuio (Milano 1948) architetto, designer, artista, curatore di mostre e installazioni, scopritore di nuovi talenti, instancabile animatore di progetti culturali, promotore di contaminazioni di spazi urbani con arte diffusa e installazioni di urban art.

felice.terrabuio@gmail.com
Felice Terrabuio è su facebook e Instagram
Felice Terrabuio è su streetartpiu/facebook