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Ferdinando Lauretani – Cinema Italiano. I Fabbricanti di Sogni
27 statue (24 in marmo di Carrara, 2 in terracotta, 1 in resina), di medie dimensioni (60 x 50 x 40), ognuna dedicata a un regista del cinema italiano dal dopoguerra ad oggi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“La scultura e il cinema. Mettere in rapporto queste due dimensioni espressive
così diverse fra loro può sembrare una cosa impossibile e quanto mai arrischiata,
ma Ferdinando Lauretani l'ha tentata con risultati interessanti.” Scrive Francesco
Poli, docente di Storia della Scultura Moderna all'Accademia di Brera.
“Bisogna leggere immediatamente la carica di affetto che ha mosso la mano dello
scultore, il coinvolgimento personale, che talora può apparire gioco, allusione
scherzosa, con però un eterno sapore di giovinezza, di immutabile leggerezza.
L'occhio di chi guarda trascorre da un particolare all'altro, ricostruisce non solo
l'intera immagine, la pregnanza iconica e simbolica della scultura, ma il processo
del pensiero, del fantasticare, dell'assemblare frammenti in una unità, che ha
portato Lauretani a creare quell'opera, a riassumere una vita, una creatività in una
concretezza pietrificata che la riassorbe e compendia”. Specifica ampiamente
Marzio Dall'Acqua, presidente dell'Accademia Belle Arti di Parma.
“Cinema Italiano – I Fabbricanti di Sogni” è tutto in questi due sintetici, autorevoli,
pensieri.
27 statue (24 in marmo di Carrara, 2 in terracotta, 1 in resina), di medie dimensioni
(60 x 50 x 40), ognuna dedicata a un regista del cinema italiano dal dopoguerra
ad oggi.
Fellini, Rossellini, De Sica, Antonioni insieme ad altri fino agli attuali Benigni,
Salvatores, Tornatore.
Forse l'opera più artisticamente efficace è la silente, ma non meno intensa,
scultura al “regista anonimo”, grave e malinconica, immota visione. Una sorta di
musa inquietante e, soprattutto, un'autentica dichiarazione al cinema. Afferma
infatti Lauretani: “Ci sono un nugolo di registi che sono passati nella galassia del
cinema italiano come meteore, una o due opere e poi scomparsi per sempre. E le
loro opere non sempre erano inguardabili o mostruosamente improponibili. A
questi signori registi diventati “anonimi” ho voluto dedicare una mia opera”.
L'introduzione del catalogo è del Dott. Giulio Proietti Bocchini, Storico dell'Arte.
La prefazione è del Prof. Emidio De Albentiis, docente di Storia dell'Arte
all'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
Nelle sale della Pinacoteca verranno proiettati in loup i filmati:
Via Pasolini – regia di Andrea Salerno
Buon Compleanno Monicelli – regia di Daniela Piccioni
Moraldo va al Santuario – un ricordo di Moraldo Rossi, aiuto regista di Federico
Fellini,
del film “Le notti di Cabiria”
Il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto interamente al Gruppo
Comunale della Protezione Civile di Spello che lo dedicherà ad un progetto a
sostegno delle popolazioni terremotate del 24 agosto 2016.
Agli allievi delle Scuole Secondarie di 1° grado e delle Scuole Secondarie di 2°
grado che visiteranno la mostra verrà regalato ad ognuno una copia del romanzo
di Ferdinando Lauretani dal titolo “Sinfonia per una quercia condannata”. La
stessa poesia, capacità introspettiva, facilità stilistica delle opere scultoree, si
ritrovano nel libro di questo artista poliedrico: regista, fotografo (sue le immagini
del catalogo), scultore e scrittore. Narrazione a metà tra la favola e un vissuto
romanzato, riesce a restituire la visione dell'infanzia, l'amore per la natura, per la
musica e, soprattutto, la forza dei sogni. Adatto ai ragazzi ma raccomandato agli
adulti perché non dimentichino le speranze, i desideri della loro giovinezza e li
riscoprano.
Alla fine ci si trova, proprio come quando si entra nel buio della sala
cinematografica, immersi nel sortilegio di questi “Fabbricanti di Sogni”. Perché
anche questo è un film. Sulla vita.
email: flauret@libero.it
sito web: www.ferdinandolauretani.it
Ufficio Stampa:
Michela Dominici
Addetta Stampa Comune di Spello
0742/300042
email: mdominici@comune.spello.pg.it
così diverse fra loro può sembrare una cosa impossibile e quanto mai arrischiata,
ma Ferdinando Lauretani l'ha tentata con risultati interessanti.” Scrive Francesco
Poli, docente di Storia della Scultura Moderna all'Accademia di Brera.
“Bisogna leggere immediatamente la carica di affetto che ha mosso la mano dello
scultore, il coinvolgimento personale, che talora può apparire gioco, allusione
scherzosa, con però un eterno sapore di giovinezza, di immutabile leggerezza.
L'occhio di chi guarda trascorre da un particolare all'altro, ricostruisce non solo
l'intera immagine, la pregnanza iconica e simbolica della scultura, ma il processo
del pensiero, del fantasticare, dell'assemblare frammenti in una unità, che ha
portato Lauretani a creare quell'opera, a riassumere una vita, una creatività in una
concretezza pietrificata che la riassorbe e compendia”. Specifica ampiamente
Marzio Dall'Acqua, presidente dell'Accademia Belle Arti di Parma.
“Cinema Italiano – I Fabbricanti di Sogni” è tutto in questi due sintetici, autorevoli,
pensieri.
27 statue (24 in marmo di Carrara, 2 in terracotta, 1 in resina), di medie dimensioni
(60 x 50 x 40), ognuna dedicata a un regista del cinema italiano dal dopoguerra
ad oggi.
Fellini, Rossellini, De Sica, Antonioni insieme ad altri fino agli attuali Benigni,
Salvatores, Tornatore.
Forse l'opera più artisticamente efficace è la silente, ma non meno intensa,
scultura al “regista anonimo”, grave e malinconica, immota visione. Una sorta di
musa inquietante e, soprattutto, un'autentica dichiarazione al cinema. Afferma
infatti Lauretani: “Ci sono un nugolo di registi che sono passati nella galassia del
cinema italiano come meteore, una o due opere e poi scomparsi per sempre. E le
loro opere non sempre erano inguardabili o mostruosamente improponibili. A
questi signori registi diventati “anonimi” ho voluto dedicare una mia opera”.
L'introduzione del catalogo è del Dott. Giulio Proietti Bocchini, Storico dell'Arte.
La prefazione è del Prof. Emidio De Albentiis, docente di Storia dell'Arte
all'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
Nelle sale della Pinacoteca verranno proiettati in loup i filmati:
Via Pasolini – regia di Andrea Salerno
Buon Compleanno Monicelli – regia di Daniela Piccioni
Moraldo va al Santuario – un ricordo di Moraldo Rossi, aiuto regista di Federico
Fellini,
del film “Le notti di Cabiria”
Il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto interamente al Gruppo
Comunale della Protezione Civile di Spello che lo dedicherà ad un progetto a
sostegno delle popolazioni terremotate del 24 agosto 2016.
Agli allievi delle Scuole Secondarie di 1° grado e delle Scuole Secondarie di 2°
grado che visiteranno la mostra verrà regalato ad ognuno una copia del romanzo
di Ferdinando Lauretani dal titolo “Sinfonia per una quercia condannata”. La
stessa poesia, capacità introspettiva, facilità stilistica delle opere scultoree, si
ritrovano nel libro di questo artista poliedrico: regista, fotografo (sue le immagini
del catalogo), scultore e scrittore. Narrazione a metà tra la favola e un vissuto
romanzato, riesce a restituire la visione dell'infanzia, l'amore per la natura, per la
musica e, soprattutto, la forza dei sogni. Adatto ai ragazzi ma raccomandato agli
adulti perché non dimentichino le speranze, i desideri della loro giovinezza e li
riscoprano.
Alla fine ci si trova, proprio come quando si entra nel buio della sala
cinematografica, immersi nel sortilegio di questi “Fabbricanti di Sogni”. Perché
anche questo è un film. Sulla vita.
email: flauret@libero.it
sito web: www.ferdinandolauretani.it
Ufficio Stampa:
Michela Dominici
Addetta Stampa Comune di Spello
0742/300042
email: mdominici@comune.spello.pg.it
10
dicembre 2016
Ferdinando Lauretani – Cinema Italiano. I Fabbricanti di Sogni
Dal 10 dicembre 2016 al 12 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CIVICA
Spello, Piazza Giacomo Matteotti, 10, (Perugia)
Spello, Piazza Giacomo Matteotti, 10, (Perugia)
Vernissage
10 Dicembre 2016, ore 16
Sito web
www.ferdinandolauretani.it
Autore