Il 'fermo immagine' è un istante del tempo, fissato per sempre; vuol dire concepire un punto fisso e pensare che più nulla sfugga all'occhio paziente che vi si applica. Fermare un’immagine è fermare un attimo di vita, un flusso visivo, il movimento, il pensiero, è rendere tutto unico, irripetibile, eterno. Significa stare fissi da un momento e comprendere tutta l’osservazione possibile: assaporare i particolari, i dettagli, ciò che si assesta nella mente come fonte indefettibile di ricordi, di attimi e di sapori, sensazioni ed emozioni.Così ‘Fermo Immagine’ diventa una collettiva d’arte contemporanea in cui le emozioni e le proiezioni di vita di otto artisti si fondono per offrirci una rappresentazione unica ed eterna dell’effimero esistere di ogni istante.Eloise Ghioni con la raffinata tecnica che la connota sprigiona vibrazioni eleganti in composizioni modulari che sono istanti e immagini fissate nella mente per sempre.Unico, Davide Bressanello. Con maestria fotografica cattura istanti in cui coesistono, tenacemente, un prima e un dopo lo scatto momentaneo. Attimi che si colorano di vita e di passione.Luca Navarri ferma percorsi di vita in un reportage di 6 scatti. Uomini che lavorano, si riposano e che con semplicità vivono ritmi lenti di una consuetudinaria realtà. Scatti che sono espressione perfetta di vita vera. Fedele Tocci è romantico, soave nella scelta di colori intensi e delicati. Dalla sua arte traspare tutta la poesia e l’intensità di una vita colta ed assaporata fino in fondo. Massimo Pistori fotografa. Luoghi, ambienti, vite sono le singolarità di ogni fotografia. In esse il continuo fluire e ogni sua frazione appare in un’unica dimensione visibile e tale sembra restare: eternamente immutata nel tempo. Ornella Erminio cattura il particolare e lo rende unico mostrandosi attenta osservatrice del quotidiano. Lo stile freddo dello still life si contrappone ai forti cromatismi a cui affida la sua indiscutibile abilità fotografica. Antoine de Laroche coglie una sorprendente Milano. Imbiancata. Poetica come non mai. Scatti abilmente compiuti che sprigionano un calore indiscutibile in cui, come in un film, la vita è fermata in brevi istantanee una volta e per sempre.Inserite in un progetto particolare volto a re-interpretare le statue funerarie, le fotografie di Monica Antonelli sono emozione pura. La nudità del corpo umano è arte eccellente. Scatti che tolgono il respiro e che tra bianchi e neri, luce ed ombra, nudità e immobilità scultorea lasciano che l’anima si elevi, oltre.

‘Fermo immagine’ vuol dire anche fermare correnti che si frazionano e che si ritrovano esattamente lì dove le abbiamo lasciate.

Vernissage domenica 29 ottobre performance di canti e musica popolare