FERNANDO FALCONI
Un Maestro sulla Scala Rossa

Domenica 13 alla SCALA ROSSA della FELTRINELLI di Latina torna Mad On Paper con la personale di Fernando Falconi che espone nella nuova rassegna dedicata ai maestri d’arte e che proseguirà a novembre con Achille Pace e a dicembre con Alberto Serarcangeli.
Falconi propone una serie di opere coloratissime realizzate negli ultimi due anni su diversi supporti di carta e cartone ondulato. La gestualità s’impone e accede direttamente al panorama percettivo chiedendo istantaneamente risposte visive e segniche. Fernando è stato allievo del Maestro Scialoja e sicuramente la formazione giovanile riemerge nei suoi ultimi lavori di ricerca su una prospettiva artistica contemporanea (fino al 16 novembre).
Fernando Falconi ha sempre messo l'accento sul potenziale lirico ed espressivo del colore.
La sua tecnica polimaterica è rivolta all'evocazione di idee e stati d'animo che parlano, per mezzo di un linguaggio astratto, della realtà in cui viviamo. L'inserzione, tra colori intensi, di foglie di eucalipto e di cipresso, svolge il racconto sulle "foglie malate" di un mondo inquinato.
Il cartone d'imballaggio allude al bisogno di impacchettare tutto ciò che è in vendita.
Tra le tracce di un pittura sfibrata e porosa si levano pennellate arcuate che fanno pensare al volo delle rondini, di cui, fino a poco tempo fa, si sentivano i garriti per i vicoli tortuosi di Sermoneta (LT), antico borgo medievale dove Falconi vive e dipinge. È una sua ideazione, infatti, la rassegna d'arte "Eventi" che annualmente si svolgeva nel paese lepino.
Francesca Piovan per Sermoneta Contemporanea ha scritto dell’artista: “L’espressione artistica di Fernando Falconi, palesa una volontà astratta su un sub-strato d’ironia Pop, quest’ultimo appena accennato, eppur presente nei contrasti coloristici, nelle ampie morfologie, nella ribellione verso il pre-costituire. Ma l’arte di Falconi si nutre essenzialmente di composizioni empiriche, impronte di passaggi emozionali, squarci improvvisi di luce che irrompono su strutture astratte, forme bloccate nel divenire, appartenenze a territori ri-assimilati nel tempo e nello spazio.”
Il vernissage prevede la degustazione, a cura di Stefano Paffetti, dei vini di Cantine Lupo di Campoverde (Aprilia) distribuiti da Wine In Time. La prima degustazione propone l’etichetta del Primo Lupo, un Merlot in purezza IGT Lazio dei vitigni tra le pendici dei Colli Albani e della costa tirrenica. Gran Menzione al Vinitaly 2010, Medaglia d’argento al CEILS 2010 e 2011.
Massimo de Martino proporrà come di consueto un deejay set che accompagnerà la presentazione dell’artista. Si ringrazia Lydia Palumbo Scalzi per la courtesy espositiva.