FestArte nasce dall’idea di Lorena Benatti di portare i giovani curatori alla ribalta, dando così una doppia opportunità sia per il curatore, che per gli artisti che esso rappresenta, il tutto miscelato in chiave performativa. FestArte è il momento in cui l’arte diventa evento e incontra il pubblico nel cuore della vita by night, unendo il divertimento e la cultura. Infatti a FestArte oltre a respirare Arte ci si diverte ballando.
Ogni secondo martedì del mese, nella Zona Ostiense, le Distillerie si trasformano in una galleria d’arte multisensoriale, in un luogo magico da vivere dalla prima serata a notte fonda.

La curatrice Lara Facco presenta un lavoro dal titolo: “ Amici Miei ”
Lara proporrà il lavoro di Andrea Contin e Simone Filippi, due artisti, che hanno sviluppato modi differenti di esprimere alcune loro caratteristiche comuni, dall'ironia tagliente all'uso spiazzante ed anticonformista del corpo. Entrambi gli artisti lavorano in un modo che si potrebbe definire teatrale, strutturando le loro opere come vere e proprie messe in scena. Contin e Filippi sentono come fondamentale il rapporto con il pubblico, giocando su un effetto di provocazione intellettuale, fisica, o percettiva. Durante la serata saranno presentate tre videoperformances basate sull'idea del corpo come elemento di relazione con l'esterno, in cui la relazione stessa è subita, rifiutata o addirittura imposta con la violenza.
Durante la serata due troupe televisive riprenderanno l’evento. In contemporanea, musica nelle due sale con i dj Marco Corsetti e Maurizio Messina

Lara Facco è Diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna e laureata in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Venezia, Lara Facco ha al suo attivo numerose esperienze come artista e attrice teatrale. Passata all'attività curatoriale, attualmente collabora con un'importante galleria d'arte contemporanea di Milano, cura la rubrica Contemporary Art per il mensile di musica e cultura giovanile Rockerilla e scrive periodicamente per altre riviste di settore. Negli anni scorsi ha collaborato con La Biennale di Venezia, lavorando nel 1999 nel team del Direttore del Settore Arti Visive Harald Szeemann. Dal 1998 ad oggi ha presentato e curato numerose mostre in spazi pubblici e privati.

[programma]
Andrea Contin e Simone Filippi
"Just friends", 2003, video
Nato come divertissement senza pretese, "Just friends" è un videoclip che fa da copertina introduttiva alla serata. Si tratta di una sequenza di immagini che gioca volutamente con ironia e ambiguità su come due grandi amici non possano che essere solo e soltanto amici come recita la canzone.
Andrea Contin
"Freezer", 1999, videoperformance
Due energumeni di bianco vestiti, un po' infermieri e un po' macellai, dopo una lotta all'ultimo respiro infilano l'artista dentro ad un freezer: perché? Non c'è risposta. Esiste solo la documentazione ironica e violenta di questa lotta che lascia senza fiato, sospesi tra l'ansia per ciò che si intuisce stia per accadere e il divertimento per l'assurdità dell'azione.


Simone Filippi
"A cavallo", 1999 - 2003, videoperformances
Cosa c'è di più triste di un trenino di samba a capodanno... Dal 1999 ogni anno la notte di S. Silvestro viene trascorsa dall'artista in contesti differenti, dalla festa organizzata nel grande albergo alla vasca da bagno del proprio appartamento, sottolineando la profonda solitudine che sta alla base di chi cerca di divertirsi a tutti i costi o di chi invece rifiuta qualsiasi relazione.


[info sugli artisti]


Andrea Contin
Nato a Padova nel 1971, vive e lavora a Milano.
Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Contin unisce nel suo lavoro un'imponente presenza fisica a un uso del corpo divertente e provocatorio. Sempre protagonista attivo delle proprie opere, spesso propone situzioni nelle quali ordine e regole vengono sovvertiti per creare nuovi codici. Con la leggerezza e la profondità di grandi artisti come Bruce Naumann o Francis Bacon, non ha paura i toccare temi e archetipi alla base dell'esistenza, come la morte o la lotta, che sia rituale o per la sopravvivenza. Tra le sue mostre più importanti vanno citate le personali alle gallerie Arte e Ricambi di Verona, Circuit di Losanna, Placentia Arte di Piacenza e le collettive "Enola Play", a cura di Raffaele Gavarro, alla galleria Antonio Colombo di Milano, "Tensio" alla Galleria d'Arte Contemporanea di Monfalcone, "Gemine Muse" ai Musei Civici degli Eremitani di Padova e "Last Minute", a cura di Lara Facco, all'ex ospedale Soave di Codogno (LO).


Simone Filippi
Nato a Padova nel 1972, vive e lavora a Bologna.
Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Filippi da sempre si confronta con la concretizzazione del pensiero puro. I suoi maestri di riferimento sono artisti come Gino De Dominicis, Piero Manzoni o Alighiero Boetti, dai quali ha imparato a sorprendere lo spettatore con abili colpi di scena o addirittura con interminabili attese dopo le quali il colpo di scena non si concretizza mai. Fra le mostre principali vanno citate la personale "CCL" alla galleria Fioretto Arte Contemporanea di Padova e le collettive "Video.Rom", a cura di Cristiana Perrella, alla galleria Giancarla Zanutti di Milano, "Con cuore" allo spazio Juliet di Trieste e "Last Minute", a cura di Lara Facco, all'ex ospedale Soave di Codogno (LO).