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Festival del Mondo Antico
Nuova edizione del Festival del Mondo Antico di Rimini, appuntamento ormai “classico” che torna nelle giornate del 10, 11, 12 giugno 2016 con un titolo quanto mai indicativo “Ereditare il futuro. Il patrimonio culturale tra memoria e damnatio”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nuova edizione del Festival del Mondo Antico di Rimini, appuntamento ormai "classico” che torna nelle giornate del 10, 11, 12 giugno 2016 con un titolo quanto mai indicativo "Ereditare il futuro. Il patrimonio culturale tra memoria e damnatio".
Il tema della memoria, linfa della storia e dell’identità di popoli e culture, sarà affrontato da molteplici punti di vista (letteratura, filosofia, storia, arte, archeologia, religione, economia e antropologia) e con formule diverse (dalla lectio magistralis agli incontri a più voci) ma sempre con un’attenzione al rapporto fra passato e presente e con lo sguardo proiettato sul panorama internazionale.
Il Festival attinge dalla storia più recente per ribadire la necessità di preservare dalla distruzione (per violenza o incuria) il patrimonio storico-artistico e la memoria della civiltà. Ma il Festival guarda anche oltre i confini, approdando alla regione balcanica e alle ferite lasciate dalla guerra, fino a raggiungere il vicino Oriente e l’Africa mediterranea, in particolare Cirene, l’“Atene d’Africa”, cui è dedicato il momento in ricordo del prof. Mario Luni.
L’edizione 2016 comprende diverse realtà del territorio come il Comune di San Leo, il Museo Archeologico di Verucchio, il Museo del Territorio di Riccione, il Museo della Regina di Cattolica e l'Archivio di Stato di Rimini.
Protagonisti di questa edizione saranno importanti studiosi quali Roberto Balzani, Luca Baraldi, Gastone Breccia, Attilio Brilli, Giovanni Brizzi, Federico Maria Butera, Luciano Canfora, Franco Cardini, Lorenzo Casini, Vezio De Lucia, Francesco Erbani, Maria Pia Guermandi, Pietro Giovanni Guzzo, Fabio Isman, Egidio Ivetic, Paolo Matthiae, Oscar Mei, Angelica Montanari, Maria Giuseppina Muzzarelli, Rita Paris, Stefano Pivato, Rodolfo Papa, Valeria Purcaro, Domenico Quirico, Serena Raffiotta, Sara Santoro, Andreas M. Steiner, Sergio Valzania, Alessandro Vanoli, Angelo Varni.
Tante le collaborazioni con enti e associazioni a partire dal Centro Studi Vitruviani, dalla Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e dall’Istituto di Scienze religiose “A. Marvelli” che ha curato l’appuntamento “Custodire la bellezza”.
Sul filo della memoria si snoda il programma delle visite guidate che, come tradizione, arricchisce il Festival facendo scoprire luoghi noti o meno noti e rivivere spazi cittadini attraverso le opere che hanno restituito. Itinerari che incrociano le vie della Città con le sale del Museo e con alcune delle opere esposte nelle tante mostre della Biennale Disegno Rimini che quest’anno incontra il Festival.
Un’altra importante collaborazione è quella con il Visitor Center di recente apertura: ARimini Caput Viarum è un luogo di narrazione, un percorso multimediale ed interattivo che offre al visitatore l’esperienza unica di rivivere la storia di Ariminum, l’antica Rimini romana, con i suoi tesori e le sue bellezze, proponendo suggestioni per intraprendere coinvolgenti itinerari.
L’iniziativa è organizzata dai Musei Comunali di Rimini con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e con la Società editrice Il Mulino.
Come già per le edizioni precedenti hanno concesso il patrocinio la Regione Emilia-Romagna, la Scuola di Lettere e Beni culturali – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Commissione Nazionale per l’UNESCO.
il Festival ha come media partner la Rivista “Archeo” e si avvale del supporto di Lepida spa e del contributo della Camera di Commercio di Rimini.
Cura e organizzazione di Maurizio Biordi, Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti (Musei Comunali di Rimini),Valeria Cicala (IBACN), Antonella Sambri (Il Mulino).
Il tema della memoria, linfa della storia e dell’identità di popoli e culture, sarà affrontato da molteplici punti di vista (letteratura, filosofia, storia, arte, archeologia, religione, economia e antropologia) e con formule diverse (dalla lectio magistralis agli incontri a più voci) ma sempre con un’attenzione al rapporto fra passato e presente e con lo sguardo proiettato sul panorama internazionale.
Il Festival attinge dalla storia più recente per ribadire la necessità di preservare dalla distruzione (per violenza o incuria) il patrimonio storico-artistico e la memoria della civiltà. Ma il Festival guarda anche oltre i confini, approdando alla regione balcanica e alle ferite lasciate dalla guerra, fino a raggiungere il vicino Oriente e l’Africa mediterranea, in particolare Cirene, l’“Atene d’Africa”, cui è dedicato il momento in ricordo del prof. Mario Luni.
L’edizione 2016 comprende diverse realtà del territorio come il Comune di San Leo, il Museo Archeologico di Verucchio, il Museo del Territorio di Riccione, il Museo della Regina di Cattolica e l'Archivio di Stato di Rimini.
Protagonisti di questa edizione saranno importanti studiosi quali Roberto Balzani, Luca Baraldi, Gastone Breccia, Attilio Brilli, Giovanni Brizzi, Federico Maria Butera, Luciano Canfora, Franco Cardini, Lorenzo Casini, Vezio De Lucia, Francesco Erbani, Maria Pia Guermandi, Pietro Giovanni Guzzo, Fabio Isman, Egidio Ivetic, Paolo Matthiae, Oscar Mei, Angelica Montanari, Maria Giuseppina Muzzarelli, Rita Paris, Stefano Pivato, Rodolfo Papa, Valeria Purcaro, Domenico Quirico, Serena Raffiotta, Sara Santoro, Andreas M. Steiner, Sergio Valzania, Alessandro Vanoli, Angelo Varni.
Tante le collaborazioni con enti e associazioni a partire dal Centro Studi Vitruviani, dalla Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e dall’Istituto di Scienze religiose “A. Marvelli” che ha curato l’appuntamento “Custodire la bellezza”.
Sul filo della memoria si snoda il programma delle visite guidate che, come tradizione, arricchisce il Festival facendo scoprire luoghi noti o meno noti e rivivere spazi cittadini attraverso le opere che hanno restituito. Itinerari che incrociano le vie della Città con le sale del Museo e con alcune delle opere esposte nelle tante mostre della Biennale Disegno Rimini che quest’anno incontra il Festival.
Un’altra importante collaborazione è quella con il Visitor Center di recente apertura: ARimini Caput Viarum è un luogo di narrazione, un percorso multimediale ed interattivo che offre al visitatore l’esperienza unica di rivivere la storia di Ariminum, l’antica Rimini romana, con i suoi tesori e le sue bellezze, proponendo suggestioni per intraprendere coinvolgenti itinerari.
L’iniziativa è organizzata dai Musei Comunali di Rimini con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e con la Società editrice Il Mulino.
Come già per le edizioni precedenti hanno concesso il patrocinio la Regione Emilia-Romagna, la Scuola di Lettere e Beni culturali – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Commissione Nazionale per l’UNESCO.
il Festival ha come media partner la Rivista “Archeo” e si avvale del supporto di Lepida spa e del contributo della Camera di Commercio di Rimini.
Cura e organizzazione di Maurizio Biordi, Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti (Musei Comunali di Rimini),Valeria Cicala (IBACN), Antonella Sambri (Il Mulino).
10
giugno 2016
Festival del Mondo Antico
Dal 10 al 12 giugno 2016
Location
MUSEO DELLA CITTA’
Rimini, Via Luigi Tonini, 1, (Rimini)
Rimini, Via Luigi Tonini, 1, (Rimini)
Sito web
antico.comune.rimini.it