Castelli, 1 agosto 2010 – Al via stasera a Castelli la terza edizione del Festival della Storia dell’Arte. Il primo degli appuntamenti in cartellone è quello con il professor Giovanni Corrieri che guiderà il pubblico alla scoperta dei tesori del territorio, in particolare delle pregevoli chiese locali, nel suo intervento intitolato “Luoghi d’Arte nella Valle del Mavone”, che si terrà stasera, 1 agosto, alle 18.30 nella chiesa di Santa Maria di Ronzano e alle 21 a Castelli, in piazza Roma.

Uno degli appuntamenti più attesi del Festival è però quello in programma per domani sera con Claudio Strinati, il curatore della mostra sul Caravaggio - l’evento culturale dell’anno - che si è tenuta a Roma nelle Scuderie del Quirinale. Portare a Castelli la sintesi degli eventi artistici più importanti dell’anno è infatti uno degli obiettivi della manifestazione e l'edizione 2010 non poteva che riflettere sull'esposizione più discussa e importante dell'anno sul celeberrimo, e celebratissimo, "genio lombardo". La mostra delle Scuderie del Quirinale - ideata per celebrare il IV centenario della morte del grande artista e posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica - ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica ed si è trasformata in un'occasione unica per penetrare l'essenza dell'arte del pittore "terribilmente naturale" e del suo rivoluzionario e sbalorditivo criterio di naturalismo.

A parlarne domani sera a Castelli sarà proprio l'ideatore, Claudio Strinati, che ripercorrerà le tappe del grande successo dell'esposizione nel suo intervento “Riflessioni su Caravaggio dopo la grande mostra alle Scuderie del Quirinale”, in programma alle 21 a Castelli in piazza Roma.

Strinati è un grande esperto d'arte e conoscitore di tematiche storico-artistiche cinque e seicentesche, ha curato numerosissime mostre e manifestazioni culturali in Italia e all’estero. E' attualmente responsabile del polo museale di Roma e dell’intero Lazio ed è tra i componenti del Comitato Scientifico delle Scuderie del Quirinale.



I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL


Martedì 3 agosto, sempre alle 21, in piazza a Castelli, si prosegue con la proiezione del film “Il Caravaggio” a cura della Pro-Loco. Mercoledì 4 agosto, nella stessa location, sarà la volta di Giovanna Di Matteo che parlerà de “Il culto di San Biagio in Abruzzo e il culto apotropaico. Iconografia popolare e immagini del pane”: si tratta di un percorso di riflessione insolito che spazierà dalla religione al folklore, passando attraverso l’arte, l’iconografia popolare, le immagini e le effigi sacre.


“Manifatture di eccellenza in Abruzzo. Scultura, maiolica oreficeria. Il contributo di Castelli dal Medioevo al Barocco”: sarà questo il tema dell’incontro di sabato 7 agosto, sempre alle 21, in piazza Roma a Castelli, tenuto da Lucia Arbace, storica dell’arte e dal 2009 Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo. La Arbace ripercorrerà la vicenda della maiolica castellana parallelamente a quella delle altre manifatture artistiche abruzzesi che continuano ad essere delle forme d’arte uniche e straordinarie, celebrate in tutto il mondo, nate spesso dall’isolamento e dell’impervietà dei borghi diventati poi, grazie ad esse, dei centri d’eccellenza.

La chiusura del Festival sarà affidata, domenica 8 agosto, all’intervento di Maria Selene Sconci che parlerà, alle 18 all’Istituto d’arte F.Grue di Castelli, del “Terzo soffitto di San Donato. Capolavoro del XX secolo a Castelli”, l'opera realizzata cinquant'anno fa da docenti e studenti dell'istituto d'arte di Castelli che rielabora in chiave moderna lo storico e più famoso soffitto maiolicato della chiesa di San Donato.

L’opera in questione è senza dubbio la dimostrazione tangibile dell’eccellenza dell’Istituto Grue: è stata infatti realizzata da studenti e docenti nel 1954 per essere esposta alla decima edizione della Triennale dell'Artigianato di Milano ed è stata da allora conservata all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. Riportata quest’anno in Abruzzo l’opera sarà esposta proprio all’Istituto d’arte fino al 31 agosto: la mostra intitolata “Il terzo cielo di San Donato” – organizzata da Comune, Istituto d’Arte e Comitato per la Ceramica - sarà inaugurata domenica 8 a chiusura del Festival.

E' una testimonianza spiritosa e ironica che dimostra il ruolo centrale dell’Istituto d’Arte non solo nell’insegnamento ma anche nella produzione dell’arte: il soffitto vuole infatti reinterpretare con gusto quanto mai moderno ed innovativo un capolavoro artistico d’eccellenza come lo storico soffitto maiolicato della piccola cona di San Donato. E' un inedito e straordinario documento ceramico dalle grandi dimensioni, circa 100 mq di superficie, per 265 tavelloni di 50-70 cm finora conservato nei depositi della scuola d'arte fiorentina e realizzato nella primavera del 1954 da tre docenti/artisti, Guerrino Tramonti (allora direttore dell'Istituto), Arrigo Visani e Serafino Mattucci.