Segnatevi questo nome: NICO AND THE NAVIGATORS, dove Nico è la geniale e giovanissima regista Nicola Humpel che tra i suoi più fedeli navigatori annovera anche lo scenografo ed artista plastico Oliver Proske.
Il nome, evocatore di un gruppo pop, è in realtà quello di una giovane compagnia teatrale, una delle migliori della scena indipendente berlinese e mitteleuropea. Ospiti fissi dei principali festival europei, i NICO AND THE NAVIGATORS si sono fatti un nome internazionale come osservatori curiosi dell’assurdo quotidiano in una logica dadaista che unifica il mondo: la loro percezione assomiglia al punto di vista di un sonnambulo sul punto di cadere.
A Polverigi, in occasione del Festival Internazionale Inteatro saranno in esclusiva nazionale con ‘Il consiglio di famiglia’ (Der familienrat), il loro spettacolo più acclamato, mix surreale e ludico di teatro fisico e visuale, danza, testo e design nello spirito di Jacques Tati, Charlie Chaplin, Woody Allen e Buster Keaton. La compagnia non usa molte parole, ma il doppio senso è sempre dietro l’angolo. Nel formalismo della scena i significati evaporano e vengono messi a nudo i rituali bizzarri e maniacali propri dell’amata parentela.
La presenza del gruppo berlinese al Festival si iscrive nel quadro di una collaborazione internazionale tra il gruppo berlinese e Inteatro_Teatro Stabile di Innovazione, che ha portato alla coproduzione del nuovo spettacolo della compagnia, ‘Kain, Wenn & Aber’.

Debutti assoluti, laboratori e workshop, ospitalità internazionali, spettacoli in esclusiva segnano tutto il cartellone del Festival, quattro giorni intensi di teatro danza e musica sotto il segno delle più interessanti esperienze artistiche interdisciplinari della scena italiana ed internazionale.
Tra gli eventi, si segnala anche la quarta edizione di ADE Art Digital Era, progetto europeo (sostenuto dal programma UE Culture 2000, ente capofila Provincia di Ancona) che promuove l’incontro tra le arti e i linguaggi tradizionali dello spettacolo e le tecnologie digitali, un incontro che genera soluzioni multimediali legate a nuove forme di creatività. Tre sono gli spettacoli proposti, tutti vincitori del concorso europeo A_D_E_2004. Coreografie multimediali sono quelle proposte da GOTTA DANCE, nuova produzione e prima assoluta per attori, danzatori, video e consolle della compagnia viennese Bilderwerfer (1 luglio, Palestra).
CCC CHEERING CHILDREN CARPET della compagnia italiana TPO (1, 2, 3 luglio, Atrio scuola) è un atelier-digitale che riproduce un giardino zen con cui il pubblico può interagire. TEXTERRITORY (2 luglio, Teatro del Parco, esclusiva nazionale) del gruppo londinese – per la prima volta in Italia - Future Physical è il primo spettacolo dove si chiede agli spettatori di tenere accesi i cellulari ed è attraverso questa tecnologia che il pubblico interagisce con gli interpreti. Ospite di ADE Art Digital Era è anche l’artista inglese Rosemary Lee che presenterà le sue opere filmiche nell’ambito del workshop dal titolo ‘Teatro, Nuove tecnologie, educazione’ (1 luglio) cui partecipano gli artisti di ADE, gli esperti Luca Paci, Italo Tanoni, Cristina Cilli, Luca Farulli.
Altro nome da non perdere sono gli Stan’s Cafe. La compagnia di Birmingham, per la prima volta in Italia, presenta IT’S YOUR FILM (il 3 e 4 luglio a Villa Nappi, esclusiva nazionale), uno spettacolo che concentra in soli tre minuti David Lynch ed il noir, un omaggio, per uno spettatore alla volta, alla storia del Festival di Polverigi, ed in particolare a ‘The Lift’ prodotto nel 1992 con la compagnia Insomniac.
Debutto assoluto anche per lo spettacolo DROIT COMME LA PLUIE… (esclusiva nazionale, 3 luglio, Teatro del Parco) della compagnia francese diretta dal coreografo Gilles Baron, dove danza, acrobazia, equilibrismo, teatro di figura e testo si intrecciano per comporre storie individuali di amori incerti e identità frammentate.
Il Festival, come di consueto, è vetrina delle più originali produzioni italiani e giovani talenti. Nella selezione italiana lo storico Teatro del Lemming propone un originale INFERNO – I Trentaquattro canti (il 3 e 4 luglio Palestra scuola Media), interessante anche per il confronto con il memorabile Inferno del Teatro del Silencio presentato lo scorso anno. Mentre il 1 e 2 luglio (Villa Nappi) debutta GRAND GUIGNOL di Massimiliano Civica, un regista di nuova generazione: nello spettacolo il genere ‘pulp’ torna alle origini, ai ‘noir’ teatrali inizio ‘900 dalle forti tinte psicologiche. E’ una prima anche lo spettacolo teatrale DONNE IN TEMPO DI GUERRA, diretto dal regista palermitano Claudio Collovà con giovani attrici professioniste della scena locale (2 e 3 luglio, Roccolo di Polverigi).
E c’è un personaggio che va assolutamente visto e ascoltato: il 1 e 4 luglio Inteatro propone al pubblico del festival, dopo anni di assenza dall’Italia, Leo Bassi, indiscusso maestro della provocazione e del terrorismo psicologico, un buffone filosofo divenuto famosissimo in Spagna per i suoi implacabili attacchi al conformismo politico e mediatico, un mix micidiale di comicità e ribellione ai luoghi comuni. Oltre al laboratorio sull’ARTE DELLA PROVOCAZIONE dal 1 al 3 luglio, Leo Bassi propone lo spettacolo di chiusura il 4 luglio (Teatro del Parco) VENDETTA, titolo emblematico di una rivincita spettacolar-politica.
Il Festival non rinuncia al tradizionale appuntamento musicale di rilievo. Quest’anno sarà BÏA, celebre cantante brasiliana ad aprire il Festival il 1 luglio, al Teatro del Parco con la prima data italiana del nuovo concerto che propone spirito jazz, canzone francese, Rio, samba e bossa nova.