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Figurazioni
La mostra presenta tre artiste che si esprimono con tecniche differenti: Ketty Tagliatti con la pittura, Tonina Cecchetti con la scultura e Simona Palmieri con la fotografia, il video e la performance
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra presenta tre artiste che si esprimono con tecniche differenti: Ketty Tagliatti con la pittura, Tonina Cecchetti con la scultura e Simona Palmieri con la fotografia, il video e la performance.
Già dal titolo si comprende che le immagini presenti nelle opere delle artiste non sono “astratte” bensì “figurative”, anche se non sono naturalistiche o imitative; in più, la seconda parte del titolo (“azioni”) indica un’arte non statica ma, appunto, costruita con “azioni” successive.
Le “rose” di Tagliatti derivano da un lungo procedimento che parte da una matrice che viene impressa nella tela e poi l’artista con ago e filo, con spilli e con spine (“non c’è rosa senza spine”!) va a completare l’immagine, che ripetuta sta a significare la sua pretestuosità, che l’artista non vuole rappresentare la rosa, ma attraverso la rosa le sue emozioni e i suoi concetti.
Nelle sculture di Tonina Cecchetti importante è il titolo perché è sempre una frase assai significante ma, al contempo, spiazzante: infatti all’apparente leggerezza di quello corrisponde un’immagine inquietante, a volte drammatica. È in gioco la corrispondenza tra linguaggio e realtà, tra nome e cosa (o persona) indicata dal nome, tema che ha coinvolto l’uomo fin dalle origini del suo pensare.
Simona Palmieri, che il giorno dell’inaugurazione farà un performance dal vivo usa il video e la fotografia, questa poi viene o esposta normalmente oppure va a costituire le facce di un cubo così che la fotografia, bidimensionale, acquista una sorta di tridimensionalità, quasi a diventare una scultura. Spesso il tema delle sue foto e dei suoi video è lei stessa, il suo corpo o parti di esso.
Si tratta quindi di tre personalità diverse per tecnica e per poetica ma il cui incontro crea un intreccio estetico di sicuro interesse e impatto emotivo.
Già dal titolo si comprende che le immagini presenti nelle opere delle artiste non sono “astratte” bensì “figurative”, anche se non sono naturalistiche o imitative; in più, la seconda parte del titolo (“azioni”) indica un’arte non statica ma, appunto, costruita con “azioni” successive.
Le “rose” di Tagliatti derivano da un lungo procedimento che parte da una matrice che viene impressa nella tela e poi l’artista con ago e filo, con spilli e con spine (“non c’è rosa senza spine”!) va a completare l’immagine, che ripetuta sta a significare la sua pretestuosità, che l’artista non vuole rappresentare la rosa, ma attraverso la rosa le sue emozioni e i suoi concetti.
Nelle sculture di Tonina Cecchetti importante è il titolo perché è sempre una frase assai significante ma, al contempo, spiazzante: infatti all’apparente leggerezza di quello corrisponde un’immagine inquietante, a volte drammatica. È in gioco la corrispondenza tra linguaggio e realtà, tra nome e cosa (o persona) indicata dal nome, tema che ha coinvolto l’uomo fin dalle origini del suo pensare.
Simona Palmieri, che il giorno dell’inaugurazione farà un performance dal vivo usa il video e la fotografia, questa poi viene o esposta normalmente oppure va a costituire le facce di un cubo così che la fotografia, bidimensionale, acquista una sorta di tridimensionalità, quasi a diventare una scultura. Spesso il tema delle sue foto e dei suoi video è lei stessa, il suo corpo o parti di esso.
Si tratta quindi di tre personalità diverse per tecnica e per poetica ma il cui incontro crea un intreccio estetico di sicuro interesse e impatto emotivo.
13
ottobre 2006
Figurazioni
Dal 13 ottobre al 30 dicembre 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
VARART
Firenze, Via Dell'oriuolo, 47, (Firenze)
Firenze, Via Dell'oriuolo, 47, (Firenze)
Orario di apertura
10.00 12.30 – 16.00 19.30 Chiuso lunedì e festivi
Vernissage
13 Ottobre 2006, ore 18
Autore