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Fili incrociati
“Fili incrociati” è un titolo sicuramente non casuale, come non a caso sono stati da me scelti nove “creativi” entro i quali ho inserito sia Franco Miozzo, sia Emilio Buratti, scomparsi rispettivamente nel 1996 e nel 1997, ai quali viene reso un esaustivo omaggio
Comunicato stampa
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“Anche se la frase pare essere già stata ampiamente utilizzata, iniziamo a dire che – in tanta confusione artistica – anche le mostre meno pubblicizzate, magari con ‘artisti’ non conosciuti a livello internazionale, “meritano di essere osservate e giudicate dal pubblico più serio ed attento”.
“Fili incrociati” è un titolo sicuramente non casuale, come non a caso sono stati da me scelti nove “creativi” entro i quali ho inserito sia Franco Miozzo, sia Emilio Buratti, scomparsi rispettivamente nel 1996 e nel 1997, ai quali viene reso un esaustivo omaggio. Si tratta, infatti, dei fili della cultura e della sensibilità, che legano l’uno all’altro nel tempo e nello spazio, ad essere il vero e proprio percorso simbolico della mostra.
Sculture e dipinti, rappresentano l’essenza di ognuno, concretata in lavori strettamente uniti a ciò che di bello – nel senso del contenuto – fatta per lanciare e lasciare un messaggio di fraternità, raccontare l’eternità del mare, far rivivere simboli dimenticati ... e proporre – in definitiva – il proprio “Io”. “Forse un paio d’opere ciascuno – dirà qualche visitatore – non sono sufficienti per “leggere” un autore o l’altro”, ma io ho sempre creduto che non è il numero che conta, ma la qualità per vedere se un artista lo sia o meno. Questione spesso di professionalità, ma ancor più di ... sensibilità...”.
Lodovico Gierut
“Fili incrociati” è un titolo sicuramente non casuale, come non a caso sono stati da me scelti nove “creativi” entro i quali ho inserito sia Franco Miozzo, sia Emilio Buratti, scomparsi rispettivamente nel 1996 e nel 1997, ai quali viene reso un esaustivo omaggio. Si tratta, infatti, dei fili della cultura e della sensibilità, che legano l’uno all’altro nel tempo e nello spazio, ad essere il vero e proprio percorso simbolico della mostra.
Sculture e dipinti, rappresentano l’essenza di ognuno, concretata in lavori strettamente uniti a ciò che di bello – nel senso del contenuto – fatta per lanciare e lasciare un messaggio di fraternità, raccontare l’eternità del mare, far rivivere simboli dimenticati ... e proporre – in definitiva – il proprio “Io”. “Forse un paio d’opere ciascuno – dirà qualche visitatore – non sono sufficienti per “leggere” un autore o l’altro”, ma io ho sempre creduto che non è il numero che conta, ma la qualità per vedere se un artista lo sia o meno. Questione spesso di professionalità, ma ancor più di ... sensibilità...”.
Lodovico Gierut
15
luglio 2006
Fili incrociati
Dal 15 al 24 luglio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Orario di apertura
17,30-22
Vernissage
15 Luglio 2006, ore 18
Autore
Curatore