Presso lo spazio espositivo dell’architetto Renato Maglia a Milano, Filippo Centenari espone una selezione dei lavori degli ultimi anni.
Centenari ha iniziato ad elaborare un proprio linguaggio espressivo che, progressivamente, lo ha condotto a diversi approdi concettuali, l’ultimo dei quali s’innerva profondamente nell’ambito di una riflessione meta-rappresentativa in cui l’elemento simbolico diventa oggetto estetico ed ideativo.
“I lavori esposti -spiega Centenari- sono una selezione degli ultimi due anni di lavoro, dalle tele della mostra romana Frammenti alla galleria Arturarte, fino ai lavori degli ultimi giorni. Tutti i lavori esposti rispondono alla mia indagine e ricerca attorno ai nuovi media e al processo digitale contemporaneo. Lavori in cui intervengo a volte in pittura, a volte con neon per scaldare la materia e renderla più accessibile per creare continue mutazioni e scenari diversi”. Tutto ciò conferma la riflessione che Centenari sta strutturando, ormai da tempo, sulla complessità nascente che ci circonda e che viene sondata con spirito introspettivo e sensibile temperatura rappresentativa.
Ricordiamo che Filippo Centenari lavora prediligendo la pittura, il video, e la stampa digitale alla ricerca di una sintesi mediale di eterogenei strumenti espressivi.

Simone Fappanni