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Filippo Moroni – Paramnesia
Una grande scultura-installazione in velluto che la sera dell’inaugurazione sarà il fulcro di una performance. Un piccolo teatro, come chiuso in se stesso, uno spazio negato, nascosto alla vista. Dietro quel velluto: un segreto, un ricordo, forse quel che resta di uno spettacolo.
Comunicato stampa
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Paramnesia non è solo un disturbo della memoria ma anche il titolo della personale di Filippo Moroni che aprirà al pubblico domenica 9 dicembre alle ore 18 allo Spazio Ulisse di Chiusi, Siena.
Il giovane artista perugino (è nato nel 1996) presenterà uno dei suoi ultimi lavori, una grande scultura-installazione in velluto che la sera dell'inaugurazione sarà il fulcro di una performance.
La mostra rappresenta l'ultimo appuntamento del 2018 per lo Spazio Ulisse e accompagnerà la galleria nel nuovo anno.
Ad accogliere i visitatori ci sarà un piccolo teatro, forzato alla sua essenza di sipario, come chiuso in se stesso, uno spazio negato, nascosto alla vista. Dietro quel velluto: un segreto, un ricordo, forse quel che resta di uno spettacolo.
La fusione di influenze teatrali e cinematografiche caricherà l'ambiente di aspettative. Chi prenderà parte all'inaugurazione, infatti, sarà libero di affrontare l'enigma. La scena che si paleserà ai più curiosi avrà dei rivolti surreali o sarà una sorta di teatro macabro?
I temi cardine di Paramnesia sono il ricordo e il confronto. Si tratta di un lavoro costruito intorno a un atto di separazione: corpi e idee sono divisi, poi improvvisamente resi permeabili e conoscibili, per ripiombare subito dopo tra i ricordi falsati della mente.
Il lavoro di Moroni è una meditazione sugli inganni artistici. Quello che potrebbe essere un approccio puramente ironico, viene in questa occasione romanticizzato e diventa un gioco espressivo sia di superficie sia di consistenza, che asseconda il nostro bisogno di esser rapiti dall'ignoto.
L'artista chiede agli spettatori di diventare partecipi, attivi, superando i confini del riserbo e violando le gerarchie spaziali.
La mostra resterà visibile fino al 27 gennaio 2019.
Filippo Moroni, nato nel 1996, vive e lavora a Perugia, si è diplomato al Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia, ha proseguito gli studi all’Accademia Pietro Vannucci. Ha iniziato a esporre con il progetto Opera Prima, in cui presentò l'installazione “Il Cadavere del Maestro” (Museo Città di Cannara). Ha collaborato con lo staff dell’artista statunitense Beverly Pepper. Ha esposto in Segnali 2017 - Arti Audiovisive e Performance (Spazio Temporary Academy, Perugia); nella bi-personale “L’accordo quadro si usa solo per le manutenzioni” promossa dall’Associazione Franco Rasetti. Ha partecipato a Raw-Rome Art Week con "Rappresentazione del Sé" (Medina Art Gallery, Roma). Nel 2018 ha realizza il palio per la manifestazione “Perugia 1416”.
Il giovane artista perugino (è nato nel 1996) presenterà uno dei suoi ultimi lavori, una grande scultura-installazione in velluto che la sera dell'inaugurazione sarà il fulcro di una performance.
La mostra rappresenta l'ultimo appuntamento del 2018 per lo Spazio Ulisse e accompagnerà la galleria nel nuovo anno.
Ad accogliere i visitatori ci sarà un piccolo teatro, forzato alla sua essenza di sipario, come chiuso in se stesso, uno spazio negato, nascosto alla vista. Dietro quel velluto: un segreto, un ricordo, forse quel che resta di uno spettacolo.
La fusione di influenze teatrali e cinematografiche caricherà l'ambiente di aspettative. Chi prenderà parte all'inaugurazione, infatti, sarà libero di affrontare l'enigma. La scena che si paleserà ai più curiosi avrà dei rivolti surreali o sarà una sorta di teatro macabro?
I temi cardine di Paramnesia sono il ricordo e il confronto. Si tratta di un lavoro costruito intorno a un atto di separazione: corpi e idee sono divisi, poi improvvisamente resi permeabili e conoscibili, per ripiombare subito dopo tra i ricordi falsati della mente.
Il lavoro di Moroni è una meditazione sugli inganni artistici. Quello che potrebbe essere un approccio puramente ironico, viene in questa occasione romanticizzato e diventa un gioco espressivo sia di superficie sia di consistenza, che asseconda il nostro bisogno di esser rapiti dall'ignoto.
L'artista chiede agli spettatori di diventare partecipi, attivi, superando i confini del riserbo e violando le gerarchie spaziali.
La mostra resterà visibile fino al 27 gennaio 2019.
Filippo Moroni, nato nel 1996, vive e lavora a Perugia, si è diplomato al Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia, ha proseguito gli studi all’Accademia Pietro Vannucci. Ha iniziato a esporre con il progetto Opera Prima, in cui presentò l'installazione “Il Cadavere del Maestro” (Museo Città di Cannara). Ha collaborato con lo staff dell’artista statunitense Beverly Pepper. Ha esposto in Segnali 2017 - Arti Audiovisive e Performance (Spazio Temporary Academy, Perugia); nella bi-personale “L’accordo quadro si usa solo per le manutenzioni” promossa dall’Associazione Franco Rasetti. Ha partecipato a Raw-Rome Art Week con "Rappresentazione del Sé" (Medina Art Gallery, Roma). Nel 2018 ha realizza il palio per la manifestazione “Perugia 1416”.
09
dicembre 2018
Filippo Moroni – Paramnesia
Dal 09 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIO ULISSE
Chiusi, Via Porsenna, 63, (Siena)
Chiusi, Via Porsenna, 63, (Siena)
Orario di apertura
dalle 10 fino alle 24 di sera dalle finestre-vetrine o su appuntamento chiamando il 347 8330565
Vernissage
9 Dicembre 2018, ore 18.00
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