Filippo Rizzo, nato a Genova il 09-03-1974, si collega all’uso della fotografia come memoria: la macchina diventa protesi e sostegno per costruire una traccia sicura e indelebile del suo “essere” nella realtà. La foto si manifesta come specchio congelante e rivelatore di “scorci” rubati alla memoria dell’artista e trattenuti artificilalmente come testimonianze silenziose del suo vissuto.

Il carattere di documentario sottolinea l’importanza del rapporto con i segni, il tempo, lo spazio e tutti i particolari della realtà, fondamentali nella costruzione dell’inquadratura ma, soprattutto, rende protagonista assoluto l’elemento naturale con le sue peculiari geometrie, luci e sfumature.

La carica emotiva verso i soggetti è evidente ma ciò che più colpisce e stupisce è la prospettiva visiva dello sguardo di Filippo Rizzo: mai malinconica o cinica ma assolutamente vitale.


La “nanaentertainment” è un gruppo di ragazzi genovesi che da più di tre anni si occupa dell’organizzazione di eventi. Sempre al servizio dell'innovazione artistica, vede nei nuovi talenti il nucleo fondante per creare spazi culturali d’intrattenimento attraverso forme d’arte quali pittura, scultura, fotografia, intervento diretto degli artisti sugli spazi, installazioni, proiezioni, musica, poesia e molto altro.