Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fiorenzo Rosso – Sequenze Interrotte, processi d’Irrealtà
“Sequenze Interrotte, processi d’Irrealtà” presenta nella cornice barocca dell’ex chiesa di Santa Chiara in Vercelli, l’ultimo lavoro di Fiorenzo Rosso, “artista appartato, -come lo definisce Angela Madesani nel testo critico in catalogo- che da oltre trent’anni conduce una ricerca coerente, determinata, anche se silenziosa…”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Sequenze Interrotte, processi d'Irrealtà" presenta nella cornice barocca dell'ex chiesa di Santa Chiara in Vercelli, l'ultimo lavoro di Fiorenzo Rosso, "artista appartato, -come lo definisce Angela Madesani nel testo critico in catalogo- che da oltre trent'anni conduce una ricerca coerente, determinata, anche se silenziosa...".
La frase di Marcel Duchamp "...se avessi mai praticato l'Alchimia lo avrei fatto nell'unico modo possibile oggi, cioè, senza saperlo..." apre il percorso espositivo in penombra, illuminato dalla luce azzurrognola di un televisore che trasmette "in loupe" il video "In un paese lontano". In una notte di neve, compare come in un sogno, dopo una lunga carrellata attraverso il diorama di una cascatella, un cervo.
E' la prima di una serie di "visioni" che alternano simbologie della vita e della morte
in una proposta di tecniche e di temi come il light-box "Ultima visione, La caduta" del 2007, con l'immagine di quello che vede il soldato, f"erito a morte, mentre cade a terra nella battaglia di Bull Run o l'installazione "La fonte,2008" , una "caverna" di cartone con un clichè-verre retroilluminato che raffigura una sorgente d'acqua.
Oltre alle bacheche che racchiudono prototipi di diorama, studi, carnets ci sono le tele della serie "Cecenialand" 2007-2008,"Sequenze interrotte" 2006-2009 e la fotografia con i "clichè-verre", gli "anaglifi", "stereoscopi" e "macchine per la visione". Questa ultima parte che chiude idealmente il percorso con le fotografie stereoscopiche ed il View-Master rimandano sicuramente al Duchamp de l'"Etant donnés" ma sono anche il tentativo di riportare alla visione di "una realtà reale", come se dopo il sogno di una realtà immaginifica, elaborata, virtuale, si ritorni, si "rinasca" ad una iperrealtà più ricca ma più ambigua, quindi, aperta a innumerevoli soluzioni interpretative.
Studio Dieci
La frase di Marcel Duchamp "...se avessi mai praticato l'Alchimia lo avrei fatto nell'unico modo possibile oggi, cioè, senza saperlo..." apre il percorso espositivo in penombra, illuminato dalla luce azzurrognola di un televisore che trasmette "in loupe" il video "In un paese lontano". In una notte di neve, compare come in un sogno, dopo una lunga carrellata attraverso il diorama di una cascatella, un cervo.
E' la prima di una serie di "visioni" che alternano simbologie della vita e della morte
in una proposta di tecniche e di temi come il light-box "Ultima visione, La caduta" del 2007, con l'immagine di quello che vede il soldato, f"erito a morte, mentre cade a terra nella battaglia di Bull Run o l'installazione "La fonte,2008" , una "caverna" di cartone con un clichè-verre retroilluminato che raffigura una sorgente d'acqua.
Oltre alle bacheche che racchiudono prototipi di diorama, studi, carnets ci sono le tele della serie "Cecenialand" 2007-2008,"Sequenze interrotte" 2006-2009 e la fotografia con i "clichè-verre", gli "anaglifi", "stereoscopi" e "macchine per la visione". Questa ultima parte che chiude idealmente il percorso con le fotografie stereoscopiche ed il View-Master rimandano sicuramente al Duchamp de l'"Etant donnés" ma sono anche il tentativo di riportare alla visione di "una realtà reale", come se dopo il sogno di una realtà immaginifica, elaborata, virtuale, si ritorni, si "rinasca" ad una iperrealtà più ricca ma più ambigua, quindi, aperta a innumerevoli soluzioni interpretative.
Studio Dieci
14
febbraio 2009
Fiorenzo Rosso – Sequenze Interrotte, processi d’Irrealtà
Dal 14 al 27 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO CULTURALE SANTA CHIARA
Vercelli, Corso Libertà, 300, (Vercelli)
Vercelli, Corso Libertà, 300, (Vercelli)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 19,30
sabato e Domenica dalle 10 alle 12,30 - dalle 17 alle 19,30
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 17.30
Autore
Curatore