E’ così che gli
ambienti allestiti dall’artista finiscono per essere veri e propri spazi mentali, riempiti prevalentemente da
strutture in legno e mobili realizzati assemblando materiali diversi, scelti non solo per le loro qualità estetiche,
ma soprattutto per il valore simbolico che essi assumono e per le connessioni che stabiliscono tra presente e
passato.
La mostra Collezione F.F. – Rassegna mentale è un’installazione che nasce da una riflessione da parte
dell’artista sulla specificità di un luogo, il Museo dell’Arredo Contemporaneo, che ospita una vasta collezione
di pezzi di design e sulle possibilità di interazione, o inevitabile contrasto, tra questi e gli oggetti da lui
realizzati.
Allora lo spazio espositivo del museo viene trasformato in un lungo corridoio-archivio dove disporre lampadari,
tappeti, mobili e guarnizioni d’arredo, elementi che da sempre appartengono al vissuto dell’artista e che qui
vengono ordinati a formare una specie di itinerario mentale, una vera e propria “tassonomia dell’oggetto, del
ricordo e del sentimento”.
Flavio Favelli (Firenze, 1967) vive e lavora a Samoggia Savigno (Bologna) e ha esposto in importanti spazi
pubblici e privati in Italia e all’estero (tra le principali mostre personali e collettive: Clandestini, 50^ Biennale di
Venezia, 2003; La mia casa è la mia mente, Galleria Maze, Torino, 2003; Where is my home?, Istituto Italiano
di Cultura, Londra, 2003; Moltitudini-Solitudini, Museion, Bolzano, 2003; Exit, Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Torino, 2002; My home is my mind, Artinprogress, Berlino, 2002).
Favelli realizza anche performances ed interventi site specific (Dialogo nello Spazio: César /Favelli, Museo
della Permanente, Milano, 2002; Crocicchio, Palazzo delle Papesse Siena, 2000), spesso anche in luoghi non
tradizionalmente deputati all’arte (La Vetrina dell'Ostensione, Via De' Musei, Bologna, 2003; Archivio, Piazza
Vittorio, Torino, 2002).