Flavio Favelli ha sempre lavorato attorno all’idea di casa come elemento del vissuto e del privato, luogo interiore in continua trasformazione in cui si raccolgono reliquie e memorie della quotidianità. E’ così che gli ambienti allestiti dall’artista finiscono per essere veri e propri spazi mentali, riempiti prevalentemente da strutture in legno e mobili realizzati assemblando materiali diversi, scelti non solo per le loro qualità estetiche, ma soprattutto per il valore simbolico che essi assumono e per le connessioni che stabiliscono tra presente e passato.

Stanza Restauro è un progetto pensato appositamente per la Galleria Fabjbasaglia: partito da una profonda riconsiderazione dello spazio espositivo, l’artista interviene su alcuni dei principali elementi architettonici e strutturali (archi, ingressi, finestre e illuminazione interna) attraverso piccole modifiche e l’inserimento di alcuni oggetti (lampadari, tappeti, vetri sabbiati) che fanno parte della sua ultima produzione. Ne deriva un’impressione di ambiente prossimo al concetto di casa ma soprattutto di luogo in via di ridefinizione e trasformazione, di “lavori in corso”, come in vista di una definitiva appropriazione ed “interiorizzazione” degli spazi da parte dell’artista.

Flavio Favelli (Firenze, 1967) vive e lavora a Samoggia Savigno (Bologna) e ha esposto in importanti spazi pubblici e privati in Italia e all’estero (tra le principali mostre personali e collettive: Vestibolo d’aspetto, Museo Pecci, Prato, 2005; Clandestini, 50^ Biennale di Venezia, 2003; La mia casa è la mia mente, Galleria Maze, Torino, 2003; Where is my home?, Istituto Italiano di Cultura, Londra, 2003; Moltitudini-Solitudini, Museion, Bolzano, 2003; Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2002; My home is my mind, Artinprogress, Berlino, 2002). Favelli realizza anche performances ed interventi site specific (Dialogo nello Spazio: César/Favelli, Museo della Permanente, Milano, 2002; Crocicchio, Palazzo delle Papesse Siena, 2000), spesso anche in luoghi non tradizionalmente deputati all’arte (Vestibolo, Sede Anas, Venezia 2005; La Vetrina dell'Ostensione, Via De' Musei, Bologna, 2003; Archivio, Piazza Vittorio, Torino, 2002).