L’interesse per gli individui, o le individualità – fil rouge sotteso all’intera opera fotografica di Flavio Tiberti – è di recente sfociato in una ricerca sul tema della vita in sé, affrontato in una intensa, tanto raffinata quanto minimale, serie di quattro fotografie intitolata Life con la quale l’artista offre anche il suo personale contributo alla ricca tradizione iconografica del tema delle tre età dell’uomo: in un ampio spazio architettonico vuoto una bambina prima, e un uomo poi, muovono i loro passi – colti dal rapido susseguirsi di due scatti per ciascun soggetto – nella luce colorata che filtra da una finestra che si apre verso l’alto. Sono foto “rubate”, frutto della pazienza con cui l’artista ha atteso che la situazione desiderata si realizzasse spontaneamente. Ancora una volta, Flavio Tiberti invita il fruitore a non limitarsi a guardare ma a leggere le sue immagini come un racconto che, in questo caso, si avvale dell’accostamento e della progressiva desaturazione dei colori per svelare il vero soggetto che si nasconde dietro le foto di una bambina e di un uomo che camminano in un fascio di luce.