Approda ad Alba nella fase culminante della Fiera Internazionale del Tartufo un artista astesano che, presente a Venezia in occasione della 54a Biennale del 2011, nel giro di pochi anni di attività pittorica (e non solo) ha già acquisito fama internazionale e quotazione nazionale sui cataloghi (Cam), nelle gallerie e nelle case d’aste più importanti dell’arte contemporanea italiana: Dino Aresca.
La sua apparizione nella città langarola avviene in occasione dell’inaugurazione ufficiale del nuovo spazio espositivo che darà inizio ad ciclo di mostre denominato Arte nella Grotta a cura del critico e giornalista d’arte Fabio Carisio, direttore artistico delle esposizioni di arte visiva del Centro Culturale San Giuseppe presieduto da Roberto Cerrato. Questa mostra e le successive saranno infatti ospitate nel suggestivo percorso archeologico musealizzato delle vestigia del teatro romano nel sotterraneo della Chiesa di San Giuseppe, allestito ed illuminato ad hoc per meglio valorizzare le opere e destinato ad accogliere dal mese di novembre e per tutto il 2013 personali e/o collettive di artisti italiani di fama internazionale. La prima esposizione del ciclo Arte nella Grotta si intitola Fontane di luce e prende il nome dall’originalissimo stilema pittorico astrattistico-informale di Aresca.
«Le fontane di luce (definizione coniata dal magazine Art & Wine in una recensione sull’artista pubblicata sul n. 19) rappresentano la massima originalità espressiva delle opere del pittore di Mombercelli – rimarca il curatore della mostra e critico d’arte Fabio Carisio – Costituiscono il fulcro e l’acme dell’identità inimitabile di una cifra artistica già matura e consapevole che, liberandosi dalle ceneri del dripping e dell’arida semiotica pollokiana (e dei suoi innumerevoli velleitari imitatori), dall’intimo braciere dell’anima punta dritta a scovare la foce dei turbini siderali, le vibrazioni dell’infinito e le emozioni dell’universo nei suoi colori, rinati sulla tela per essere specchio e scaturigine di sensazioni vitali e travolgenti attraverso un’esplosione di caleidoscopiche e pirotecniche proiezioni cosmiche. Corruschi lampi stellari sorgono da una feerica galassia gravida di calde e giustapposte cromie - spesso esaltate dai fondali bianchi - in uno sciabordio al confine tra un’astrazione innovatrice e un informale dalle suggestioni metapsichiche, in cui il groviglio segnico con un impatto veemente travalica la sua implosa natura per farsi indice dei meandri dello spirito ma rendendosi fruibile in fuochi d’artificio immortalati sulla tela nell’iperbole della loro deflagrazione cromatica. In questo fulmineo itinerario da sorbire in un sol battito d’ali (o di ciglia) ecco che i dipinti di Aresca, realizzati prevalentemente in acrilico ma anche con tecniche miste e ad olio a conferma della perfetta padronanza gestuale, assumono pertanto la facoltà di svelarsi con una vis iconopoietica quasi figurativa; rivelano un lirismo magico che traluce dall’orditura dei gangli di colore e si fa essenza evocatrice come ben si può ammirare nell’opera L’albero della vita, ove le fontane di luce divengono trama sgargiante e pulsante di una traccia complessa che svela anche una profonda valenza semantica e concettuale».
All’interno dell’esposizione ci saranno anche originalissimi sculture ed un’istallazione “a sorpresa”.
Una ghigliottina spaccatele dal titolo: LA POLITICA ITALIANA NELL’ARTE!
La prossima mostra del ciclo Arte nella Grotta è la collettiva di 28 selezionati artisti Natività nella Grotta in occasione della XIII rassegna internazionale dei Presepi e inserita nel progetto benefico Buon Natale Emilia Romagna.