La Galleria Stefano Forni è lieta di informare che Sabato 22 Ottobre 2005 alle ore 17 si inaugura, nelle sale di Piazza Cavour 2, una mostra dedicata a tre pittori, Gustavo Foppiani, Armodio e Carlo Bertè, che rappresentano una parte importante della pittura surrealista italiana della seconda metà del Novecento. La mostra nasce con l'idea di raccontare il sodalizio che si instaurò tra questi tre artisti dalla fine degli anni Cinquanta fino alla metà degli anni Ottanta, anni in cui Foppiani viene a mancare. Foppiani e Armodio si incontrano e si conoscono nello studio di Luciano Spazzali, artista friulano d'origine e piacentino d'adozione, e tra loro ha inizio una fervida collaborazione. I due lavorano insieme per un breve periodo in via Farnesiana e infine in via Campagna 43, dove si trasferiscono nel 1954. Nei primi anni sessanta a loro si unisce Carlo Bertè che dividerà lo studio fino al 1980. Gustavo Foppiani, Armodio e Carlo Bertè creano, sperimentando nuove tecniche, un'inedita iconografia pittorica, che si esplicita in una produzione di carattere narrativo ora fiabesca ora ironica. Una sorta di "scuola piacentina" che ha recuperato in chiave di racconto quei valori originali della metafisica coltivando il piacere sottile di un'immagine fantastica realizzata con raffinata perizia tecnica.
"[…] se il surrealismo più che un movimento fu una corrente spirituale che tentava di riprodurre immagini non legate alla realtà ma al subcosciente, direi che i tre artisti Piacentini (Foppiani lo era di adozione) fanno parte di quella poetica […]."
Tiziano Forni - testo estratto dal catalogo della mostra