Il Palazzo Datini dal 25 giugno 2005 fino al 8 luglio ospiterà l'installazione "il canto della terra" dell'artista Formica. L'installazione all'interno delle suggestive stanze rievoca le radici socio-antopologiche della sua terra d'origine, il Sannio, intriso di natura e di spiritualità archetipica. L'artista, attraverso un percorso costellato di terra, di acqua, di radici di albe ri, di sassi, di foglie ed altri elementi vitali che trova nel suo ambiente, ci rende partecipi, attraverso il suo racconto, dei riti propiziatori che caratterizzano il luogo; di una memoria di un mondo abitato, di un'epoca remota che vedeva l'uomo rispettoso nei confronti dell'ambiente e inscidibilmente legato ai cicli della natura. L'installazione è stata pensata dall'artista come la sintesi della propria poetica. La terra rappresenta il luogo della perdita della humilitas, intesa come prossimità dell'uomo con la natura. Non è infatti un caso che, se guardiamo all'origine della parola "uomo", il legame con "humus" appunto la terra, considerata come l'elemento vitale che genera e fa crescere le cose (in sanscrito, infatti, "bhuman" significa creatura) ci apparirrà più chiaro. L'opera di Formica aspira a porsi come punto di equlibrio tra gli elementi naturali e le conseguenze della loro trasformazione antropica e la loro ritualità. Entrando nelle stanze di Pa lazzo Datini sentiamo un forte odore di terra e il suono dell'acqua che si diffonde nell'aria, sprigionando un vero e proprio canto sostenuto e scandito dal simbolismo musicale, emotivo e descrittivo di suoni che, fondendosi agli elementi, accompagna il volo di Icaro, raffigurato da un'ala spezzata caduta sul pozzo. Icaro rappresenta l'uomo contemporaneo che non può dominare la forza delle energie celesti, in particolare il fuoco solare, che permea la creazione naturale, infatti nel mito precipitando in mare, viene da questo definitivamente sconfitto: l'ala spezzata è la metafora della sua sconfitta. L'opera musicale è stata composta per questa installazione dal giovane compositore e poeta Tiziano Licata.