La mostra dal titolo “ FUOCHI SULLE COLLINE ” dell’artista FOSCO BERTANI ,che rientra in un progetto artistico internazionale,”BALCONATA MILANESE ”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per lo spazio Creative Council attestato internazionalmente per l’Immagineering da Gianni Donatelli e Andrea Croce, focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea .

L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza ,illustre Storico dell’Arte di piano internazionale,che firma anche il testo,riunisce un certo numero di opere di grandi e medie dimensioni, oltrechè selezionatissime ,talune provenienti da collezioni private ,che illustrano il percorso singolare di questo maestro della nuova figurazione italiana, che racconta in questo caso con la materia del dipingere, lo spessore essenziale del paesaggio italiano.

All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza,curatore della mostra ,unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti . Si brinderà con vini italiani.

Scrive Carlo Franza nel testo: “Con il paesaggio Fosco Bertani ci consegna pagine colorate che non sono cocci di memoria,ma dipinti assoluti che grondano di nostalgia. Trapassa il luccichio del mondo nei colori che l’artista impiomba sulle colline,assecondate da stupori,per minuti e insistenti abbagli,che si mostrano come una ferita,con pudore,mentre il profilo di esse prende aria dai verdi dentro cui vivono luci e ombre, e le forme diventano architetture. Nel viaggio dentro il paesaggio c’è il contatto con il tempo che scava le stagioni e trascolora questo rincorrere vortici di luce che si azzuffano nelle campagne come un tempo remoto,francescano, sicchè al visitatore si offre un’inedita febbre interna,il meglio d’ogni gravità,un paradiso del mutamento ”.

Cenni biografici

Fosco Bertani è nato ad Asola nel 1951. Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia alla Statale di Milano e contemporaneamente la scuola di regia cinematografica. Nel 1973 si iscrive prima all’Accademia di Brera,poi a quella di Firenze dove svolge la tesi finale sul Beato Angelico. Dal 1985 ottiene la cattedra di pittura esercitando la docenza, prima all’Istituto d’Arte di Guidizzolo, poi dal 1995 all’istituto d’arte di Cantù,dove è tutt’ora presente. L’intenso rapporto di amicizia prima con William Congdon e poi con Giovanni Testori lo pongono in stretto contatto il mondo intellettuale . Opera dalla fine degli anni Settanta con mostre e rassegne in Italia e all’estero ottenendo il consenso della critica più qualificata. Sue opere figurano nei più importanti musei del mondo.