Gabetti e Isola sono tra i protagonisti dell’architettura italiana del secondo dopoguerra. La loro ricerca prende avvio rimettendo in discussione, in nome della tradizione dell’architettura italiana, l’International Style ed introducendo motivi neoliberty: la Bottega d’Erasmo (Torino, 1953-54) incarna tale tendenza, con una ripresa esplicita dell’Art Nouveau e del primo F.L. Wright. Nelle opere successive emerge un linguaggio sempre profondamente radicato nella tradizione culturale italiana ed attento i temi del luogo e del paesaggio.

L’esperienza e la sensibilità maturate in questi anni si riversano oggi nei progetti di Aimaro e Saverio Isola e del team Isolarchitetti.

I progetti sono quelli di aree vaste, le consulenze alla progettazione delle grandi infrastrutture, i disegno di quartieri e parchi urbani, di nuovi insediamenti residenziali, di porti e plessi nautici, headquarters per uffici, scuole, chiese, negli interventi di restauro e nella progettazione di nuovi edifici in contesti di alto valore storico-ambientale.


La mostra presenta le immagini di questi grandi opere, nate dagli sguardi di 16 fotografi che nell’arco di cinquant’anni le hanno ri-guardato: sguardi d’autore su progetti d’autore che ne offrono letture diverse e stimolanti.