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Fotografica vol 3
La mostra mette a confronto le opere di sei artisti che ‘utilizzano’ la fotografia in maniera estremamente diversa
Comunicato stampa
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Il MET (Piazza Tacito, Terni), inaugura sabato 19 marzo 2011, nell’ambito della Rassegna d’Arte Contemporanea Art.MET, la mostra FOTOGRAFIKA VOL_3, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it.
La mostra mette a confronto le opere di sei artisti che ‘utilizzano’ la fotografia in maniera estremamente diversa: Roberto Ceccarelli, Pietro Celesia, Stefano Cioffi, Eliana Frontini, LuBott, Giuseppe Petix.
Il lavoro di Roberto Ceccarelli è quasi un’installazione in cui la genesi intera dello scatto entra a far parte dell’operazione artistica. L’opera proposta in questa mostra à una nevicata vista con gli occhi del computer. L’immagine originale è sottoposta a diverse modalità di regolazione automatica ad opera di un software di fotoritocco che agisce secondo i propri occhi virtuali.Immagini aberrate nella propria dimensione cromatica, spaziale e temporale, che diventano altro attraverso un processo volutamente brutale e senza veli. Spunti di riflessione sul senso della realtà delle cose e sulla capacità della fotografia di rappresentarle. La prima foto a sinistra in questa pagina è l’immagine originale, la seconda è stata sottoposta al contrasto automatico. La foto nella pagina di destra è il risultato della correzione automatica dei colori.
Pietro Celesia espone una serie di immagini scattate in Kerala nelle quali l’artista recupera ed esplora una dimensione infantile ed arcaica allo stesso tempo: risentire la terra sotto i piedi, riprovare l’emozione e la sensazione di libertà che tutti abbiamo provato almeno una volta da bambini nel camminare scalzi. ‘Muoversi a contatto con la terra: pietra, sabbia, legno… c’è anche l’asfalto. Usare il tatto in modo non convenzionale. Sentire: ma con i piedi. Estremità che corrono, passeggiano, vagano, lavorano, camminano ai tropici, dove il contatto, dal basso, è con la gravità, è con la vita.’
Il tempo e l’attesa sono concetti che hanno sempre condizionato l’indagine artistica di Stefano Cioffi. La pausa, quella parte del discorso musicale in cui il tempo si ferma e non vengono più emessi suoni, diventa proprio col suo silenzio un momento espressivo di altissima spiritualità, intima riflessione su quanto deve accadere in un momento successivo. Waiting, serie di scatti dalla quale provengono le quattro foto in mostra, è uno studio proprio su un concetto di tempo, sulla capacità di comprendere e cogliere con l’immagine la dinamicità dell’attesa e le emozioni che ne scaturiscono. L’attesa diventa allora non una semplice azione del nostro quotidiano ma un’emozione che mette a nudo le nostre gioie e le nostree ansie.
Sono fotografie ritoccate con pennarello nero e cucite con filo da sutura le opere presentate da Eliana Frontini in questa mostra. Cucire, scarificare, far male per curare. Edifici che terminano la loro vita. La natura compie il suo corso. Edifici, case come contenitori di anime. Proseguimento naturale del lavoro della Frontini sugli angeli cuciti, in cui l’artista congelava l’urlo tacito del mondo, e proseguimento altrettanto naturale dell’opera, 25 aprile 2007, dove ha operato e cucito un suo ritratto eseguito con l’autoscatto, seguendo gli stessi segni degli sciamani del Mozambico, paese dove la Frontini ha vissuto in gioventù, che, appunto, scarificano per guarire.
Attraverso l’elaborazione manuale della pellicola polaroid scaduta e successivamente stampata su tela a getto d’inchiostro, i LuBott, utilizzando materiali tradizionali e nuove tecniche, ottengono nella serie ‘Polaroid e dintorni’ una perfetta osmosi tra antico e moderno, dando vita tanto ad opere venate di un’atmosfera romantica e nostalgica, tipica dei pittori en plein air, quanto ad opere che vanno oltre il più contemporaneo astrattismo.
Sono scatti tratti dalla serie dedicata all’ozio quelli presentati da Giuseppe Petix, giovane fotografo napoletano. Un curioso reportage composto da fotografie scattate in diversi luoghi del mondo ed in cui il fil rouge è la visione positiva e rigenerativa del tempo del non-fare, della lentezza, della pausa.
La mostra mette a confronto le opere di sei artisti che ‘utilizzano’ la fotografia in maniera estremamente diversa: Roberto Ceccarelli, Pietro Celesia, Stefano Cioffi, Eliana Frontini, LuBott, Giuseppe Petix.
Il lavoro di Roberto Ceccarelli è quasi un’installazione in cui la genesi intera dello scatto entra a far parte dell’operazione artistica. L’opera proposta in questa mostra à una nevicata vista con gli occhi del computer. L’immagine originale è sottoposta a diverse modalità di regolazione automatica ad opera di un software di fotoritocco che agisce secondo i propri occhi virtuali.Immagini aberrate nella propria dimensione cromatica, spaziale e temporale, che diventano altro attraverso un processo volutamente brutale e senza veli. Spunti di riflessione sul senso della realtà delle cose e sulla capacità della fotografia di rappresentarle. La prima foto a sinistra in questa pagina è l’immagine originale, la seconda è stata sottoposta al contrasto automatico. La foto nella pagina di destra è il risultato della correzione automatica dei colori.
Pietro Celesia espone una serie di immagini scattate in Kerala nelle quali l’artista recupera ed esplora una dimensione infantile ed arcaica allo stesso tempo: risentire la terra sotto i piedi, riprovare l’emozione e la sensazione di libertà che tutti abbiamo provato almeno una volta da bambini nel camminare scalzi. ‘Muoversi a contatto con la terra: pietra, sabbia, legno… c’è anche l’asfalto. Usare il tatto in modo non convenzionale. Sentire: ma con i piedi. Estremità che corrono, passeggiano, vagano, lavorano, camminano ai tropici, dove il contatto, dal basso, è con la gravità, è con la vita.’
Il tempo e l’attesa sono concetti che hanno sempre condizionato l’indagine artistica di Stefano Cioffi. La pausa, quella parte del discorso musicale in cui il tempo si ferma e non vengono più emessi suoni, diventa proprio col suo silenzio un momento espressivo di altissima spiritualità, intima riflessione su quanto deve accadere in un momento successivo. Waiting, serie di scatti dalla quale provengono le quattro foto in mostra, è uno studio proprio su un concetto di tempo, sulla capacità di comprendere e cogliere con l’immagine la dinamicità dell’attesa e le emozioni che ne scaturiscono. L’attesa diventa allora non una semplice azione del nostro quotidiano ma un’emozione che mette a nudo le nostre gioie e le nostree ansie.
Sono fotografie ritoccate con pennarello nero e cucite con filo da sutura le opere presentate da Eliana Frontini in questa mostra. Cucire, scarificare, far male per curare. Edifici che terminano la loro vita. La natura compie il suo corso. Edifici, case come contenitori di anime. Proseguimento naturale del lavoro della Frontini sugli angeli cuciti, in cui l’artista congelava l’urlo tacito del mondo, e proseguimento altrettanto naturale dell’opera, 25 aprile 2007, dove ha operato e cucito un suo ritratto eseguito con l’autoscatto, seguendo gli stessi segni degli sciamani del Mozambico, paese dove la Frontini ha vissuto in gioventù, che, appunto, scarificano per guarire.
Attraverso l’elaborazione manuale della pellicola polaroid scaduta e successivamente stampata su tela a getto d’inchiostro, i LuBott, utilizzando materiali tradizionali e nuove tecniche, ottengono nella serie ‘Polaroid e dintorni’ una perfetta osmosi tra antico e moderno, dando vita tanto ad opere venate di un’atmosfera romantica e nostalgica, tipica dei pittori en plein air, quanto ad opere che vanno oltre il più contemporaneo astrattismo.
Sono scatti tratti dalla serie dedicata all’ozio quelli presentati da Giuseppe Petix, giovane fotografo napoletano. Un curioso reportage composto da fotografie scattate in diversi luoghi del mondo ed in cui il fil rouge è la visione positiva e rigenerativa del tempo del non-fare, della lentezza, della pausa.
19
marzo 2011
Fotografica vol 3
Dal 19 marzo al 23 aprile 2011
fotografia
Location
MET
Terni, Piazza Publio Cornelio Tacito, (Terni)
Terni, Piazza Publio Cornelio Tacito, (Terni)
Sito web
www.associazionestudio7.it
Autore
Curatore