FOTOSINTESI approfondisce il concetto di surrogato, e lo spazio diventa dialogo tra autentico e simulato. Nei tre dipinti è riprodotta in maniera analogica l’estetica ottenuta dall’elaborazione digitale, ricreando ciò che la macchina rielabora in maniera fredda ed oggettiva: una sintesi scarna del reale.

Figure sintetiche ai lati, dalle tonalità artificiali, nella loro sequenzialità si uniscono in un impianto fortemente simmetrico e speculare, aprendo un dialogo con l'elemento centrale. Un’ampia visione, in cui artificio e ambiente riescono ad unirsi nell’equilibrio e nell’armonia. Il trittico contemporaneo site-specific rievoca l’idea di trinità, lasciando un’immagine di bellezza ritrovata, all’interno di uno spazio prima dismesso.

Attraverso le sue esplorazioni post-digitali, l'artista naviga tra gli errori del mondo virtuale, creando un arazzo visivo che sfida le preconcezioni e stimola la contemplazione.