Il confine tra pittura e ceramica per la Briatore è paragonabile al confine posto dalle

sponde di un mare, dallo scorrere di un fiume tra diversi popoli, incentivando, così, i

contatti, i cambiamenti. I suoi quadri paiono un viaggio alla scoperta di sé, avendo per

orizzonte il futuro. Si avverte, forte, la sensazione di trovarsi di fronte ad opere che

cercano di travalicare il limite del tempo. Così come la ceramica porta in sè i secoli e le

culture che l’hanno percorsa e la Nostra ne ha tratto linfa per le sue sculture ceramiche

suggestive, emozionali, create, anche, grazie ad una indubbia capacità tecnica, la sua

pittura giunge quasi all’intimo, a certe visioni interiori universali, ad una poetica musicale e,

a volte, onirica, sempre dialogante con la realtà del quotidiano. Linguaggio allegorico, a

volte, altre riflessivo, mai meramente decorativo. Personalità artistica pulsante, creativa,

curiosa, che desidera rompere i limiti del banale, del “già visto” per cercare un proprio

linguaggio, ben riconoscibile ed ascrivibile ad una forma liberatoria, desiderosa di

comunicare e di suscitare emozioni, commenti, riflessioni. Questa determinazione ed

originalità hanno portato Franca Briatore ad essere presente alla 54° edizione della

Biennale di Venezia-Padiglione Italia-Torino (Palazzo delle Esposizioni-Sala Nervi, Torino)

dal 17 dicembre 2011 al 30 gennaio 2012.”

Silvia Bottaro