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Francesca Cappelletti – Caravaggio. Un ritratto somigliante
Presentazione del volume Caravaggio. Un ritratto somigliante. Ne parleranno con l’autrice Keith Christiansen, Anna Coliva, Silvia Danesi Squarzina, Claudio Strinati, Rossella Vodret e Alessandro Zuccari.
Comunicato stampa
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Lunedì 27 settembre 2010, si terrà la presentazione del volume Caravaggio. Un ritratto somigliante. Ne parleranno con l’autrice Keith Christiansen, Anna Coliva, Silvia Danesi Squarzina, Claudio Strinati, Rossella Vodret e Alessandro Zuccari. Galleria Borghese, sala Lanfranco, ore 18.30.
In occasione del quarto centenario della morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), l’intero corpus del maestro viene presentato da Francesca Cappelletti, studiosa della pittura del Seicento, nota per le ricerche archivistiche legate al dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo, ritrovato a Dublino nel 1993, e per essere stata, in seguito a questa vicenda, la protagonista del romanzo di Jonathan Harr Il Caravaggio ritrovato, ispirato al ritrovamento.
Una autorevole monografia sul maestro, destinata al grande pubblico ma aggiornata sugli studi più recenti e basata su una completa ricognizione delle attribuzioni e dei dati documentari, che vuole far riflettere, nel suo testo, su un catalogo di opere da considerare come base realistica per ulteriori proposte attributive. Il volume è arricchito dalle immagini dell’intero catalogo. Le foto sono frutto in gran parte di una apposita campagna, sostenuta da Electa, che ha consentito di mettere alla prova le tecniche digitali con un autore così complesso per l’utilizzo peculiare della luce.
Francesca Cappelletti cerca di fornire un “ritratto somigliante” di Caravaggio pittore, partendo dalle opere e dalle fonti in modo da ristabilire un’ immagine più vicina all’artista rispetto alle interpretazioni romanzesche della sua vita e delle sue opere e all’ampliamento quasi “selvaggio” del suo catalogo, ma rimettendolo nel contesto delle dinamiche artistiche del periodo in cui visse, facendo il punto su una vicenda ampiamente dibattuta: “Un tentativo – scrive infatti – di rimettere nel suo ritratto, nelle sue mani, il pennello vicino alla spada.” L’opera del Caravaggio è scandita nel libro in tre tappe: l’apprendistato a Milano e i primi anni romani; l’attività per i grandi committenti e collezionisti a Roma alla cui amicizia Caravaggio deve probabilmente gli incarichi più prestigiosi; l’omicidio e la conseguente fuga verso Napoli, gli spostamenti frenetici e drammatici fino alla morte solitaria e ancora controversa. Si tratta quindi di una risistemazione dei dati storici e delle attribuzioni, che cerca di dare non nuove interpretazioni dell’artista, ma un’immagine coerente del suo percorso stilistico, senza fermarsi alla biografia per giustificare la potenza delle sue invenzioni, straordinarie e ancora commoventi. Come ha scritto Roger Fry: “Il primo artista moderno, il primo a procedere non per evoluzioni ma per rivoluzioni. Sebbene la sua arte per molti versi sia molto convenzionale... egli fu anche il primo realista... la sua forza e la sua sincerità forzano la nostra ammirazione e il puro potere della sua originalità lo rende una delle figure più interessanti della storia dell’arte”.
Francesca Cappelletti si è laureata a Roma nel 1987; ha svolto le ricerche per il suo dottorato presso il Warburg Institute di Londra e il Collège de France di Parigi. Professore associato di Storia dell’Arte dei Paesi Europei all’Università di Ferrara, si dedica da anni allo studio del collezionismo italiano del Seicento. Ha pubblicato un volume sulla collezione Mattei di Roma (in collaborazione con L. Testa, 1994) e vari articoli sulle vicende della sua dispersione. Ha collaborato a ricostruire la formazione e l’assetto della Galleria Doria Pamphilj di Roma, sulla base di ricerche d’archivio che sono state utilizzate per il riallestimento della raccolta nel 1996. Ha studiato la presenza di artisti stranieri in Italia nel corso del Seicento, in particolare dei pittori caravaggeschi, di pittori fiamminghi, dell’austriaco Daniel Seiter. Ha scritto saggi e curato un convegno internazionale sulla nascita della pittura di paesaggio. Oltre a contribuire a numerosi cataloghi di mostre, ha partecipato a comitati scientifici di mostre internazionali tra cui “The Genius of Rome” (Londra e Roma, 2001); “Caravaggio e i Giustiniani” (Roma e Berlino, 2001). Il suo ultimo libro è Paul Bril e la pittura di paesaggio a Roma 1580-1630, Roma 2006.
Sommario
Premessa
L’apprendistato e i primi anni romani
Da Milano a Caravaggio, a Milano
Documenti e nessuna opera
I primi anni romani
I primi committenti e i pittori, amici e “valenthuomini”
Il “suo cardinale”. Il cardinal Del Monte, i Giustiniani e la grande committenza privata fino alla fine del secolo
L’affermazione e la carriera degli anni romani
Altari e cappelle
Gli altri altari, la rissa
Gli ultimi anni
La fuga e Napoli
Malta
La Sicilia e ancora Napoli
Epilogo
Apparati
Biografie secentesche
Bibliografia
Indice dei nomi
Referenze fotografiche
In occasione del quarto centenario della morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), l’intero corpus del maestro viene presentato da Francesca Cappelletti, studiosa della pittura del Seicento, nota per le ricerche archivistiche legate al dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo, ritrovato a Dublino nel 1993, e per essere stata, in seguito a questa vicenda, la protagonista del romanzo di Jonathan Harr Il Caravaggio ritrovato, ispirato al ritrovamento.
Una autorevole monografia sul maestro, destinata al grande pubblico ma aggiornata sugli studi più recenti e basata su una completa ricognizione delle attribuzioni e dei dati documentari, che vuole far riflettere, nel suo testo, su un catalogo di opere da considerare come base realistica per ulteriori proposte attributive. Il volume è arricchito dalle immagini dell’intero catalogo. Le foto sono frutto in gran parte di una apposita campagna, sostenuta da Electa, che ha consentito di mettere alla prova le tecniche digitali con un autore così complesso per l’utilizzo peculiare della luce.
Francesca Cappelletti cerca di fornire un “ritratto somigliante” di Caravaggio pittore, partendo dalle opere e dalle fonti in modo da ristabilire un’ immagine più vicina all’artista rispetto alle interpretazioni romanzesche della sua vita e delle sue opere e all’ampliamento quasi “selvaggio” del suo catalogo, ma rimettendolo nel contesto delle dinamiche artistiche del periodo in cui visse, facendo il punto su una vicenda ampiamente dibattuta: “Un tentativo – scrive infatti – di rimettere nel suo ritratto, nelle sue mani, il pennello vicino alla spada.” L’opera del Caravaggio è scandita nel libro in tre tappe: l’apprendistato a Milano e i primi anni romani; l’attività per i grandi committenti e collezionisti a Roma alla cui amicizia Caravaggio deve probabilmente gli incarichi più prestigiosi; l’omicidio e la conseguente fuga verso Napoli, gli spostamenti frenetici e drammatici fino alla morte solitaria e ancora controversa. Si tratta quindi di una risistemazione dei dati storici e delle attribuzioni, che cerca di dare non nuove interpretazioni dell’artista, ma un’immagine coerente del suo percorso stilistico, senza fermarsi alla biografia per giustificare la potenza delle sue invenzioni, straordinarie e ancora commoventi. Come ha scritto Roger Fry: “Il primo artista moderno, il primo a procedere non per evoluzioni ma per rivoluzioni. Sebbene la sua arte per molti versi sia molto convenzionale... egli fu anche il primo realista... la sua forza e la sua sincerità forzano la nostra ammirazione e il puro potere della sua originalità lo rende una delle figure più interessanti della storia dell’arte”.
Francesca Cappelletti si è laureata a Roma nel 1987; ha svolto le ricerche per il suo dottorato presso il Warburg Institute di Londra e il Collège de France di Parigi. Professore associato di Storia dell’Arte dei Paesi Europei all’Università di Ferrara, si dedica da anni allo studio del collezionismo italiano del Seicento. Ha pubblicato un volume sulla collezione Mattei di Roma (in collaborazione con L. Testa, 1994) e vari articoli sulle vicende della sua dispersione. Ha collaborato a ricostruire la formazione e l’assetto della Galleria Doria Pamphilj di Roma, sulla base di ricerche d’archivio che sono state utilizzate per il riallestimento della raccolta nel 1996. Ha studiato la presenza di artisti stranieri in Italia nel corso del Seicento, in particolare dei pittori caravaggeschi, di pittori fiamminghi, dell’austriaco Daniel Seiter. Ha scritto saggi e curato un convegno internazionale sulla nascita della pittura di paesaggio. Oltre a contribuire a numerosi cataloghi di mostre, ha partecipato a comitati scientifici di mostre internazionali tra cui “The Genius of Rome” (Londra e Roma, 2001); “Caravaggio e i Giustiniani” (Roma e Berlino, 2001). Il suo ultimo libro è Paul Bril e la pittura di paesaggio a Roma 1580-1630, Roma 2006.
Sommario
Premessa
L’apprendistato e i primi anni romani
Da Milano a Caravaggio, a Milano
Documenti e nessuna opera
I primi anni romani
I primi committenti e i pittori, amici e “valenthuomini”
Il “suo cardinale”. Il cardinal Del Monte, i Giustiniani e la grande committenza privata fino alla fine del secolo
L’affermazione e la carriera degli anni romani
Altari e cappelle
Gli altri altari, la rissa
Gli ultimi anni
La fuga e Napoli
Malta
La Sicilia e ancora Napoli
Epilogo
Apparati
Biografie secentesche
Bibliografia
Indice dei nomi
Referenze fotografiche
27
settembre 2010
Francesca Cappelletti – Caravaggio. Un ritratto somigliante
27 settembre 2010
presentazione
Location
GALLERIA BORGHESE
Roma, Piazzale Scipione Borghese, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Scipione Borghese, 5, (Roma)
Vernissage
27 Settembre 2010, ore 18.30 sala Lanfranco
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore