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Francesca Phillips – Los Canarios. Fotografie e video
Francesca Phillips unisce sensibilità artistica e indagine antropologica in una mostra sulla popolazione autoctona delle Canarie, i Guanci, esponendo ritratti intensi di persone di diverse età e sesso, in una specie di realtà virtuale, oltre a un video sul “El Silbo”, il loro linguaggio fischiato.
Comunicato stampa
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Los Canarios
Fotografie e video di Francesca Phillips
Testo critico Massimo Prampolini
In questa mostra Francesca Phillips dedica la sua sensibilità di artista ad un indagine con accenti antropologici sulla popolazione autoctona delle Isole Canarie, i Guanci. In mostra sono esposti ritratti intensi di persone di diverse età e sesso, che ci fanno coinvolgere, come una situazione di realtà virtuale, nel loro mondo, nelle tracce di un passato così duramente combattuto per la sopravvivenza fisica e culturale. Grandi inventori, i Guanci hanno sviluppato un linguaggio complesso basato sui fischi, tuttora conosciuto ed in parte praticato, che serviva loro da mezzo di comunicazione a distanza nelle scoscese vallate di queste isole vulcaniche in mezzo all’oceano. A questa sorprendente elaborazione del linguaggio Francesca Phillips ha dedicato un documentario di intenso coinvolgimento, intitolato Written in the Wind, che verrà proiettato in galleria durante la mostra e che dà la possibilità di conoscere “El Silbo”, il linguaggio fischiato dei Guanci, e gli sforzi per salvarlo tramandandolo alle nuove generazioni. Scrive Massimo Prampolini: "Le isole sono spazi double-face, terre non terre: terra ferma per il piede che approda, terra di mare per l’occhio che guarda dal continente. Sinonimi di lontananza e di separazione, le isole sono anche luoghi di fusione, d’incontro. Ogni isola chiude e apre i propri confini a suo modo: lo fa con la storia, con l’accoglienza e l’opposizione alle intrusioni. Lo fa con le facce dei suoi abitanti, che raccolgono negli occhi e nei lineamenti quel tanto d’enigma che ogni isola porta con sé. Le isole sono questo, e le Canarie sono isole per eccellenza.
Scrutare, cercare. Scrive Niccolò Tommaseo “Si scrutano le cose occulte, si cerca la cosa perduta o anche non veduta mai” (Dizionario de’ sinonimi ). Francesca Phillips fa entrambe le cose: lei è l’occhio che scruta, allo stesso tempo è anche la mente che cerca. Scruta con l’obiettivo della macchina fotografica per cogliere segni nascosti, per intuire una realtà dalle apparenze cifrate; e intanto chiede all’obiettivo di suggerire alla mente, scrutando, cosa cercare. E qui si aprono le domande e i paradossi: dopo averle fotografate, Francesca vedrà ancora le cose allo stesso modo? E poi, chi arriva per primo? L’occhio di Francesca o quello della sua macchina fotografica? Forse è proprio l’obiettivo a cogliere quello che all’occhio sfugge: la fotografia permette di fermarsi e tornare dove lo sguardo nudo si è potuto posare una sola irripetibile volta. "
Per la biografia dell’artista si veda:
http://www.francescaphillips.com/biography/
Fotografie e video di Francesca Phillips
Testo critico Massimo Prampolini
In questa mostra Francesca Phillips dedica la sua sensibilità di artista ad un indagine con accenti antropologici sulla popolazione autoctona delle Isole Canarie, i Guanci. In mostra sono esposti ritratti intensi di persone di diverse età e sesso, che ci fanno coinvolgere, come una situazione di realtà virtuale, nel loro mondo, nelle tracce di un passato così duramente combattuto per la sopravvivenza fisica e culturale. Grandi inventori, i Guanci hanno sviluppato un linguaggio complesso basato sui fischi, tuttora conosciuto ed in parte praticato, che serviva loro da mezzo di comunicazione a distanza nelle scoscese vallate di queste isole vulcaniche in mezzo all’oceano. A questa sorprendente elaborazione del linguaggio Francesca Phillips ha dedicato un documentario di intenso coinvolgimento, intitolato Written in the Wind, che verrà proiettato in galleria durante la mostra e che dà la possibilità di conoscere “El Silbo”, il linguaggio fischiato dei Guanci, e gli sforzi per salvarlo tramandandolo alle nuove generazioni. Scrive Massimo Prampolini: "Le isole sono spazi double-face, terre non terre: terra ferma per il piede che approda, terra di mare per l’occhio che guarda dal continente. Sinonimi di lontananza e di separazione, le isole sono anche luoghi di fusione, d’incontro. Ogni isola chiude e apre i propri confini a suo modo: lo fa con la storia, con l’accoglienza e l’opposizione alle intrusioni. Lo fa con le facce dei suoi abitanti, che raccolgono negli occhi e nei lineamenti quel tanto d’enigma che ogni isola porta con sé. Le isole sono questo, e le Canarie sono isole per eccellenza.
Scrutare, cercare. Scrive Niccolò Tommaseo “Si scrutano le cose occulte, si cerca la cosa perduta o anche non veduta mai” (Dizionario de’ sinonimi ). Francesca Phillips fa entrambe le cose: lei è l’occhio che scruta, allo stesso tempo è anche la mente che cerca. Scruta con l’obiettivo della macchina fotografica per cogliere segni nascosti, per intuire una realtà dalle apparenze cifrate; e intanto chiede all’obiettivo di suggerire alla mente, scrutando, cosa cercare. E qui si aprono le domande e i paradossi: dopo averle fotografate, Francesca vedrà ancora le cose allo stesso modo? E poi, chi arriva per primo? L’occhio di Francesca o quello della sua macchina fotografica? Forse è proprio l’obiettivo a cogliere quello che all’occhio sfugge: la fotografia permette di fermarsi e tornare dove lo sguardo nudo si è potuto posare una sola irripetibile volta. "
Per la biografia dell’artista si veda:
http://www.francescaphillips.com/biography/
14
novembre 2014
Francesca Phillips – Los Canarios. Fotografie e video
Dal 14 novembre al 15 dicembre 2014
fotografia
Location
LA NUBE DI OORT
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Orario di apertura
14 novembre - 2 dicembre 2014: da martedì a venerdì 17.30 / 19.30 e per appuntamento
3 dicembre - 15 dicembre 2014: per appuntamento (3383387824)
Vernissage
14 Novembre 2014, 18.30
Autore
Curatore