LipanjePuntin artecontemporanea – Trieste ha il piacere di presentare la personale Bronzi di Francesca Tulli (1956, Roma) a cura di Jonathan Turner.

Le figure in bronzo di Francesca Tulli, pur collocandosi nella tradizione moderna che annovera, tra gli altri, Alberto Giacometti, Henry Moore e il maestro triestino Marcello Mascherini, rielaborano in chiave contemporanea la visione dell’essere.

Francesca Tulli raffigura acrobati, tuffatori, lottatori, sirene, creature esili come silfidi in precario equilibrio. Ogni scultura, mitica e mistica, mostra figure distese in pose plastiche, presentate in modo insolito, assai poco convenzionale. "Queste sculture sono le mie figurazioni di possibili futuri idoli, la metamorfosi di un essere. Non pretendono di somigliare a manufatti arcaici, ma fanno parte di una nuova, futuribile mitologia: sono creature evolute. La trasformazione della forma umana non riguarda esclusivamente la fisionomia, ma è parte di un più ampio progetto".

Tra le diverse serie di bronzi in mostra, spicca il ritratto di Matt Mitcham, il tuffatore e campione olimpico australiano, che ha ottenuto nella specialità piattaforma 10 metri il punteggio più alto mai realizzato nella storia delle Olimpiadi. Francesca Tulli rappresenta l’atleta, icona contemporanea, in equilibrio sul trampolino un attimo prima del tuffo, in quel preciso istante che richiede un pensiero nitido e chiaro, concentrazione e disciplina mentale, proprio come l’atto scultoreo.

Le sculture di Francesca Tulli sono opere dalla duplice visione e fruizione: da un lato sono forme plastiche in equilibrio, dall’altro sono oggetti che possono essere usati, toccati, maneggiati. Apparentemente semplici, appaiono tuttavia ricercati, surreali e tangibili, inquietanti e concreti.