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Francesco Bocchini – Il cattivo sogno
L’approccio pare ludico, divertente, disimpegnato in realtà le sue opere rivelano all’osservatore attento una poetica drammatica al cui fine contribuiscono i titoli, l’oggetto di scarto (le lamiere, le carte, gli scarti delle lavorazione metalliche), la materia, il saper fare (quello che una volta veniva chiamato il mestiere) diventano il pretesto per realizzare opere estremamente concettuali dove il pensiero convive con la materia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Opere che si concentrano su latte e ferri smaltati per produrre quadri-scultura animate da
marchingegni elementari apparentemente ludici come quelli dei giochi per bambini ma che
in realtà nei meccanismi si rivela la natura drammatica che nasce dal movimento convulso
e poco armonioso, “vetrine” che come teche di un immaginario museo di scienze naturali
conservano rarissimi elementi vegetali (la lamiera da materiale di scarto trasformata in
materiale raro e prezioso), collage-disegni su carta impreziosite dal disegno dell’artista. E’
questa l’arte di Francesco Bocchini (Cesena 1969) artista eclettico che ha collaborato
anche con la compagnia Teatro Valdoca e con la Societas Raffaello Sanzio (le sue mostre
possono essere considerate non a torto delle rappresentazioni “teatrali” dove le opere
dialogano tra di loro come attori ), che dal 23 settembre – vernissage alle ore 18 – fino al
22 ottobre espone le sue opere nelle sale di Palazzo Ducale a Massa (Ms) in una mostra
dal titolo “Il cattivo sogno” promossa dal Comune di Massa con la direzione artistica di
Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati. Il percorso espositivo della
mostra di Bocchini comprende 15 opere, tra questi meccanismi a parete grandi e piccoli,
una grande scultura di 5 metri appositamente realizzata per l’occasione “Crocefissione
Grunewald” un enorme fiore in lamiera di ferro stagnata che riprende la drammaticità del
famoso quadro di Grunewald, carte-collage e una grande “vetrina” dal titolo “Blanco Psico
Macrobio” un grande reliquario dove le immagini create da Bocchini, in omaggio
all’attività empirica di Ambrogio Teodosio Macrobio, proiettano lo spettatore all’interno di
uno spazio scenico aperto a mille interpretazioni, divagazioni e fraintendimenti. Il regno
dell’artista sono le lamiere che nelle sue mani si colorano e si animano, rigenerate da uno
spirito vitale in meccanismi e installazioni dal grande potere evocativo. L’approccio pare
ludico, divertente, disimpegnato in realtà le sue opere rivelano all’osservatore attento una
poetica drammatica al cui fine contribuiscono i titoli, l’oggetto di scarto (le lamiere, le
carte, gli scarti delle lavorazione metalliche), la materia, il saper fare (quello che una volta
veniva chiamato il mestiere) diventano il pretesto per realizzare opere estremamente
concettuali dove il pensiero convive con la materia. Con questo ennesimo evento Palazzo
Ducale si sta sempre di più affermando come centro di riferimento per l’arte
contemporanea con tutta una serie di mostre che si contraddistinguono per avere come
filo conduttore il linguaggio contemporaneo e la comunicazione. La mostra sarà aperta ad
ingresso libero dal 23 settembre al 22 ottobre nel Palazzo Ducale di Massa (Ms),
splendido palazzo tardo rinascimentale costruito dalla famiglia Cybo Malaspina, in Piazza
Aranci 35 da martedì a sabato dalle ore 17 alle 20. Per informazioni: Comune di Massa,
tel: 05854901, sito web: www.comune.massa.ms.it Associazione Quattro Coronati:
telefono: +39 3288375423, e-mail: maurolucchesi8@gmail.com
Francesco Bocchini breve biografia
Francesco Bocchini dal 1992 al 1995 lavora con il Teatro Valdoca di Cesena realizzando
sculture e installazioni per gli spettacoli Antenata (tornare al cuore), Antenata (Enigma),
Ossicine, Fuoco Centrale. Nel 1995 fonda il teatro REBU realizzando performance e
installazioni visive. Collabora successivamente con Accademia Perduta e altre compagnie
tra cui Rio Rose e Bjorn Teatre in Danimarca e Dei Calci Teatro a Bologna. Dalla metà
degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Italia e
all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici. Vive e lavora a Gambettola (Cesena).Nel
2017 è stato invitato a partecipare a Modus, Evento Collaterale della 57ª Esposizione
Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Eleonora Frattarolo e Martina
Cavallarin. Negli anni precedenti, tra le mostre collettive in spazi pubblici ricordiamo:
Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La
Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin Playstation, Kunstart, Merano, a cura di
Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008);
Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª
Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte
Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale, Anteprima,
Promotrice Belle Arti, Torino (2004).
marchingegni elementari apparentemente ludici come quelli dei giochi per bambini ma che
in realtà nei meccanismi si rivela la natura drammatica che nasce dal movimento convulso
e poco armonioso, “vetrine” che come teche di un immaginario museo di scienze naturali
conservano rarissimi elementi vegetali (la lamiera da materiale di scarto trasformata in
materiale raro e prezioso), collage-disegni su carta impreziosite dal disegno dell’artista. E’
questa l’arte di Francesco Bocchini (Cesena 1969) artista eclettico che ha collaborato
anche con la compagnia Teatro Valdoca e con la Societas Raffaello Sanzio (le sue mostre
possono essere considerate non a torto delle rappresentazioni “teatrali” dove le opere
dialogano tra di loro come attori ), che dal 23 settembre – vernissage alle ore 18 – fino al
22 ottobre espone le sue opere nelle sale di Palazzo Ducale a Massa (Ms) in una mostra
dal titolo “Il cattivo sogno” promossa dal Comune di Massa con la direzione artistica di
Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati. Il percorso espositivo della
mostra di Bocchini comprende 15 opere, tra questi meccanismi a parete grandi e piccoli,
una grande scultura di 5 metri appositamente realizzata per l’occasione “Crocefissione
Grunewald” un enorme fiore in lamiera di ferro stagnata che riprende la drammaticità del
famoso quadro di Grunewald, carte-collage e una grande “vetrina” dal titolo “Blanco Psico
Macrobio” un grande reliquario dove le immagini create da Bocchini, in omaggio
all’attività empirica di Ambrogio Teodosio Macrobio, proiettano lo spettatore all’interno di
uno spazio scenico aperto a mille interpretazioni, divagazioni e fraintendimenti. Il regno
dell’artista sono le lamiere che nelle sue mani si colorano e si animano, rigenerate da uno
spirito vitale in meccanismi e installazioni dal grande potere evocativo. L’approccio pare
ludico, divertente, disimpegnato in realtà le sue opere rivelano all’osservatore attento una
poetica drammatica al cui fine contribuiscono i titoli, l’oggetto di scarto (le lamiere, le
carte, gli scarti delle lavorazione metalliche), la materia, il saper fare (quello che una volta
veniva chiamato il mestiere) diventano il pretesto per realizzare opere estremamente
concettuali dove il pensiero convive con la materia. Con questo ennesimo evento Palazzo
Ducale si sta sempre di più affermando come centro di riferimento per l’arte
contemporanea con tutta una serie di mostre che si contraddistinguono per avere come
filo conduttore il linguaggio contemporaneo e la comunicazione. La mostra sarà aperta ad
ingresso libero dal 23 settembre al 22 ottobre nel Palazzo Ducale di Massa (Ms),
splendido palazzo tardo rinascimentale costruito dalla famiglia Cybo Malaspina, in Piazza
Aranci 35 da martedì a sabato dalle ore 17 alle 20. Per informazioni: Comune di Massa,
tel: 05854901, sito web: www.comune.massa.ms.it Associazione Quattro Coronati:
telefono: +39 3288375423, e-mail: maurolucchesi8@gmail.com
Francesco Bocchini breve biografia
Francesco Bocchini dal 1992 al 1995 lavora con il Teatro Valdoca di Cesena realizzando
sculture e installazioni per gli spettacoli Antenata (tornare al cuore), Antenata (Enigma),
Ossicine, Fuoco Centrale. Nel 1995 fonda il teatro REBU realizzando performance e
installazioni visive. Collabora successivamente con Accademia Perduta e altre compagnie
tra cui Rio Rose e Bjorn Teatre in Danimarca e Dei Calci Teatro a Bologna. Dalla metà
degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Italia e
all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici. Vive e lavora a Gambettola (Cesena).Nel
2017 è stato invitato a partecipare a Modus, Evento Collaterale della 57ª Esposizione
Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Eleonora Frattarolo e Martina
Cavallarin. Negli anni precedenti, tra le mostre collettive in spazi pubblici ricordiamo:
Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La
Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin Playstation, Kunstart, Merano, a cura di
Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008);
Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª
Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte
Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale, Anteprima,
Promotrice Belle Arti, Torino (2004).
23
settembre 2017
Francesco Bocchini – Il cattivo sogno
Dal 23 settembre al 22 ottobre 2017
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PALAZZO DUCALE
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 17 alle 20
Vernissage
23 Settembre 2017, h 18
Ufficio stampa
ILOGO
Autore