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Francesco Dammicco – Prototipi per fonderia
SATURA accoglie nelle storiche sale di Palazzo Stella le sculture di Francesco Dammicco, che, presentate dall’artista come semplici ‘prototipi per fonderia’, sono in realtà frutto della sua personale meditazione sulla lunga tradizione italiana in questa disciplina, dal classicismo ai giorni nostri.
Comunicato stampa
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Curve e spigoli s'intrecciano, giocano a rimpallarsi mentre caricano la materia levigata. Catalizzante, è una resina che scivolosa prende corpo saturando la vista, costituendosi essa stessa come ritmo visivo. È una fisicità sfuggente, costituzionalmente spirituale; plasticamente sicura di sé, del suo sapersi dare al tempo e allo spazio senza eccessi. Nei progetti plastici di Francesco Dammicco si ritrova quella pressione armonica che ha inciso su parte della scultura italiana del Novecento. Su tutti Fausto Melotti.
Dammicco traccia la sua storia di volumi espressi, di superfici concavo-convesse messe in circolo. Di elementi scultorei definiti da un movimento di funzione lineare; vivi nella loro tensione raccolta, immagazzinata con una fluidità ancora una volta di derivazione italiana, alla Alberto Viani. Da qui entra in gioco il potere della mimesi, di una materia resinosa, polita e brillante, che supporta Dammicco nella conquista di equilibri superficiali. Recuperando nell'archetipo di una ricerca scultorea classicamente piena, concreta, il valore di quella contemporaneità cui l'artista fa direttamente riferimento.
Effetto plastico per masse acute, pungenti. Il linguaggio puro di un plasticismo ritrovato da un artista che ha chiaro quanto essere scultore non possa portarlo a ricercare forme all'interno della materia, ma a plasmarle attraverso la materia stessa, come fossero intuizioni. A formularle, mettendone in risalto la potenza visiva.
Percorso d'inclusione, la statuaria secondo Dammicco è un'azione complessa, che pure nel suo piccolo opera per gestire un coinvolgimento tra la propria conquistata fisicità e l'habitat preesistente. E di nuovo l'Italia, metodo Staccioli, le sculture di Dammicco lavorano instaurando un sempre vivo dialogo con l'ambiente. Sono voluminose azioni concettuali, che c'interrogano sul loro modo di condividere il medesimo nostro spazio vitale. Sono forme impreviste, imprevedibili punti di riflessione su cui far girare tutta una ricerca plastica.
Dammicco traccia la sua storia di volumi espressi, di superfici concavo-convesse messe in circolo. Di elementi scultorei definiti da un movimento di funzione lineare; vivi nella loro tensione raccolta, immagazzinata con una fluidità ancora una volta di derivazione italiana, alla Alberto Viani. Da qui entra in gioco il potere della mimesi, di una materia resinosa, polita e brillante, che supporta Dammicco nella conquista di equilibri superficiali. Recuperando nell'archetipo di una ricerca scultorea classicamente piena, concreta, il valore di quella contemporaneità cui l'artista fa direttamente riferimento.
Effetto plastico per masse acute, pungenti. Il linguaggio puro di un plasticismo ritrovato da un artista che ha chiaro quanto essere scultore non possa portarlo a ricercare forme all'interno della materia, ma a plasmarle attraverso la materia stessa, come fossero intuizioni. A formularle, mettendone in risalto la potenza visiva.
Percorso d'inclusione, la statuaria secondo Dammicco è un'azione complessa, che pure nel suo piccolo opera per gestire un coinvolgimento tra la propria conquistata fisicità e l'habitat preesistente. E di nuovo l'Italia, metodo Staccioli, le sculture di Dammicco lavorano instaurando un sempre vivo dialogo con l'ambiente. Sono voluminose azioni concettuali, che c'interrogano sul loro modo di condividere il medesimo nostro spazio vitale. Sono forme impreviste, imprevedibili punti di riflessione su cui far girare tutta una ricerca plastica.
26
ottobre 2019
Francesco Dammicco – Prototipi per fonderia
Dal 26 ottobre al 06 novembre 2019
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 9:30–13:00 / 15:00–19:00
sabato ore 15:00–19:00
Vernissage
26 Ottobre 2019, 17.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico