Una mostra unica, dedicata a Francesco Giovinazzo; un omaggio fortemente voluto dai suoi allievi e amici, sostenuto dall’Amministrazione Comunale, in occasione del decennale della sua scomparsa.
Allestita nella splendida cornice di Villa Montevecchio, la mostra sarà l’occasione per poter ammirare una selezione di opere, poche volte mostrate al grande pubblico. Ma sarà soprattutto l’occasione per respirare un po’ del suo mondo, delle sue sensazioni e delle sue emozioni attraverso le opere che meglio ne hanno espresso l’essenza.
Con il fine linguaggio dei maestri del passato, i suoi dipinti parlano di un presente immensamente intenso, profondo e magicamente incantato, visto da un uomo colto e capace, sensibile e ricco di conoscenza umana.
Un grande samaratese, maestro d’arte e di pittura, fine e moderno ritrattista, sottolinea Marisa Mazzucchelli, emozionante all’occhio e allo spirito.
Giovinazzo ha insegnato per anni ai suoi allievi ad osservare oltre la delicata superficie del colore, quasi fosse una pelle trasparente; ad osservare le ombre, il gioco delle luci e usare gli occhi in modo critico, a discernere, non solo vedere.
Ha saputo trasmettere inoltre quell’entusiasmo che ha cementato la relazione di un gruppo di “discepoli” per niente omogeneo, dove il disegno e la pittura, l’acquarello e l’olio sedevano uno accanto all’altro.
Quel gruppo che oggi, a dieci anni di distanza, accomunati da un grande sentimento di gratitudine e stima, dedicano questa splendida mostra all’artista che per loro è stato e sarà sempre “il Maestro”.
La mostra è corredata da catalogo e rimarrà aperta sino a domenica 23 novembre 2008.


Francesco Giovinazzo è nato a San Vito Ionio (CZ) il 20 luglio 1945 e dall’età di sei anni fino alla morte, avvenuta prematuramente il 2 ottobre 1998, è vissuto a Samarate dove ha esercitato la sua professione di artista e maestro.
Inizia a disegnare all’età di dodici anni dimostrando di possedere già delle buone doti artistiche che unite alla passione per il disegno lo incamminano verso il Liceo Artistico e l’Accademia delle belle Arti di Brera.
Del suo percorso artistico Francesco Giovinazzo diceva: “Ho eseguito diverse copie dei maestri del ‘500 del ‘600 alla Pinacoteca di Brera e Firenze, ma è stato nel 1974 a Milano nella Galleria Brera, in occasione della sua personale, che ho incontrato il Maestro Federico Von Rieger che mi ha introdotto alla tecnica pittorica dei fiamminghi”.
Agli inizi degli anni ‘80, sempre a Samarate, Francesco Giovinazzo si dedica all’insegnamento del disegno e della pittura, trasmettendo a molti le sue conoscenze artistiche e formando all’interno della scuola un piccolo gruppo di allievi a cui ha affidato la tecnica fiamminga, comprendendo la preparazione delle tavole e la tecnica delle velature.