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Francesco Inverni – Frammenti
Per ricordare i venti anni della scomparsa di Francesco Inverni, il Comune di Poggio a Caiano rende
omaggio alla pittura dell’artista con un’esposizione alle Scuderie Medicee dal titolo Frammenti,
affidando a Marco Moretti la cura della mostra e del catalogo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I Frammenti di Francesco Inverni
in mostra dal 3 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012
alle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano
Poggio a Caiano, 30 novembre 2011
Per ricordare i venti anni della scomparsa di Francesco Inverni, il Comune di Poggio a Caiano rende
omaggio alla pittura dell’artista con un’esposizione alle Scuderie Medicee dal titolo Frammenti,
affidando a Marco Moretti la cura della mostra e del catalogo.
Francesco Inverni era nato a Poggio a Caiano nel 1935 da una famiglia titolare di una fabbrica
di cappelli. Di animo sensibile alla bellezza, si era indirizzato fin da giovanissimo al disegno e
alla pittura. Essere nati e cresciuti al Poggio significava, per un ragazzo che si avvicinava all’arte,
guardare alla lezione di Soffici. Il maestro lo aveva incoraggiato a proseguire, esortandolo a una
indipendenza creativa che poi il giovane riuscì a conquistare: dapprima asciugando certe campiture
fratte e spumose che riconducevano alla fonte sofficiana; poi, come evidenziano i risultati di
questa mostra, virando la propria creatività in una suggestiva vena intimista. Allievo di Primo
Conti all’Accademia di Belle Arti, ne era uscito nel ’59 ottimo ritrattista e pittore di forte impianto
strutturale, come dimostrano certe solide figure anche d’ambito religioso, partecipate dall’artista
con animo del credente.
Queste, in estrema sintesi, le direttrici della sua pittura snodatesi nell’arco d’un trentennio.
La mostra alle Scuderie Medicee riguarda invece un decennio successivo e ultimo, che va
dall’inizio degli anni Ottanta al 1991, anno della prematura morte di Francesco. Un decennio nel
quale Inverni, staccati gli occhi dal ‘suo’ paesaggio sopraffatto dall’avanzar del cemento, si era
volto all’osservazione intimistica di certe suggestioni che, con documenti di un vissuto appena
dismesso, rimandavano a ciò che restava del mondo contadino: interni di case coloniche ormai
sopraffatte dal silenzio; stanze ove giacevano dimenticati oggetti d’economia domestica e secolari
strumenti di lavoro: fiaschi e ampolle, falci e nasiere, forbici per potare ancora riposte nei corni
bovini. E scansie polverose ricolme d’oggetti, padelle e chiavi, santini dimenticati alle pareti, in
precario equilibrio su vecchi interruttori di porcellana.
Agendo sulla macro della sua straordinaria sensibilità, Inverni mise a fuoco lacerti ancor più minimi
di quel recente passato. Così minimi da apparire invisibili se non addirittura insignificanti a un
occhio superficiale o incapace di distinguere la poesia che si cela nelle piccole cose, e che appunto
solo la disarmata sensibilità di un poeta poteva far risaltare e addirittura elevare a livello di arte: un
chiodo arrugginito, piantato chissà quando su una parete senza storia; cartelli di latta dimenticati
sui muri di vecchie rivendite. E altri muri d’interni dalle croste sfogliate, che, come smagliature
nel tempo, lasciavan trapelare a ritroso il loro vissuto. Frammenti d’intonaco che l’artista aveva
inizialmente staccato dalle case coloniche abbandonate, e in seguito ricreato su tavola con calce e
grassello, intervenendo poi sulla superficie scabra, spesso suggestivamente trattata come materia
allo stato ‘informale’, con elaborazioni pittoriche di soggetti naturalistici: un paniere di fichi, ferri,
fiori attecchiti nelle fessure murarie.
La mostra comprende oltre settanta opere inerenti a quel tema e alla successiva, estrema ricerca, per
mezzo di assemblaggi di legni e lamiere. Ricerca ultima, condotta fino a quelle composizioni con
immutata sincerità di fede, e degna di essere consegnata alla storia.
SCHEDA INFORMATIVA
Sede
Scuderie Medicee, Via Lorenzo il Magnifico, 5
59016 Poggio a Caiano (PO)
Ente promotore
Comune di Poggio a Caiano
Assessorato alla Cultura
Patrocinio
Consiglio regionale della Toscana
Provincia di Prato
Pro-Loco Poggio a Caiano
Sponsor
Banca Credito Cooperativo Area Pratese
Per informazioni
Tel. 055/78701280/1 - 055/8798779
Ufficio.cultura@comune.poggio-a-caiano.po.it
Conferenza stampa
venerdì 2 dicembre ore 12
Inaugurazione
Sabato 3 dicembre ore 16,30
Intervengono:
Marco Martini, Sindaco di Poggio a Caiano
Alberto Monaci, Presidente Consiglio regionale della Toscana
Lamberto Gestri, Presidente Provincia di Prato
Marco Moretti, Curatore della mostra
Orario di apertura
3 dicembre 2011 - 29 gennaio 2012
dal giovedì alla domenica 10-13 / 15-19
ingresso libero
Catalogo
Masso delle Fate Edizioni - Signa
Ufficio stampa
Comune di Poggio a Caiano
l.corsetti@comune.poggio-a-caiano.po.it
g.mazzoni@comune.poggio-a-caiano.po.it
_______________________________________________________________________________
Via L. il Magnifico n. 5 - 59016 POGGIO A CAIANO
Tel. 055 8701281 - Fax 055 8796944
in mostra dal 3 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012
alle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano
Poggio a Caiano, 30 novembre 2011
Per ricordare i venti anni della scomparsa di Francesco Inverni, il Comune di Poggio a Caiano rende
omaggio alla pittura dell’artista con un’esposizione alle Scuderie Medicee dal titolo Frammenti,
affidando a Marco Moretti la cura della mostra e del catalogo.
Francesco Inverni era nato a Poggio a Caiano nel 1935 da una famiglia titolare di una fabbrica
di cappelli. Di animo sensibile alla bellezza, si era indirizzato fin da giovanissimo al disegno e
alla pittura. Essere nati e cresciuti al Poggio significava, per un ragazzo che si avvicinava all’arte,
guardare alla lezione di Soffici. Il maestro lo aveva incoraggiato a proseguire, esortandolo a una
indipendenza creativa che poi il giovane riuscì a conquistare: dapprima asciugando certe campiture
fratte e spumose che riconducevano alla fonte sofficiana; poi, come evidenziano i risultati di
questa mostra, virando la propria creatività in una suggestiva vena intimista. Allievo di Primo
Conti all’Accademia di Belle Arti, ne era uscito nel ’59 ottimo ritrattista e pittore di forte impianto
strutturale, come dimostrano certe solide figure anche d’ambito religioso, partecipate dall’artista
con animo del credente.
Queste, in estrema sintesi, le direttrici della sua pittura snodatesi nell’arco d’un trentennio.
La mostra alle Scuderie Medicee riguarda invece un decennio successivo e ultimo, che va
dall’inizio degli anni Ottanta al 1991, anno della prematura morte di Francesco. Un decennio nel
quale Inverni, staccati gli occhi dal ‘suo’ paesaggio sopraffatto dall’avanzar del cemento, si era
volto all’osservazione intimistica di certe suggestioni che, con documenti di un vissuto appena
dismesso, rimandavano a ciò che restava del mondo contadino: interni di case coloniche ormai
sopraffatte dal silenzio; stanze ove giacevano dimenticati oggetti d’economia domestica e secolari
strumenti di lavoro: fiaschi e ampolle, falci e nasiere, forbici per potare ancora riposte nei corni
bovini. E scansie polverose ricolme d’oggetti, padelle e chiavi, santini dimenticati alle pareti, in
precario equilibrio su vecchi interruttori di porcellana.
Agendo sulla macro della sua straordinaria sensibilità, Inverni mise a fuoco lacerti ancor più minimi
di quel recente passato. Così minimi da apparire invisibili se non addirittura insignificanti a un
occhio superficiale o incapace di distinguere la poesia che si cela nelle piccole cose, e che appunto
solo la disarmata sensibilità di un poeta poteva far risaltare e addirittura elevare a livello di arte: un
chiodo arrugginito, piantato chissà quando su una parete senza storia; cartelli di latta dimenticati
sui muri di vecchie rivendite. E altri muri d’interni dalle croste sfogliate, che, come smagliature
nel tempo, lasciavan trapelare a ritroso il loro vissuto. Frammenti d’intonaco che l’artista aveva
inizialmente staccato dalle case coloniche abbandonate, e in seguito ricreato su tavola con calce e
grassello, intervenendo poi sulla superficie scabra, spesso suggestivamente trattata come materia
allo stato ‘informale’, con elaborazioni pittoriche di soggetti naturalistici: un paniere di fichi, ferri,
fiori attecchiti nelle fessure murarie.
La mostra comprende oltre settanta opere inerenti a quel tema e alla successiva, estrema ricerca, per
mezzo di assemblaggi di legni e lamiere. Ricerca ultima, condotta fino a quelle composizioni con
immutata sincerità di fede, e degna di essere consegnata alla storia.
SCHEDA INFORMATIVA
Sede
Scuderie Medicee, Via Lorenzo il Magnifico, 5
59016 Poggio a Caiano (PO)
Ente promotore
Comune di Poggio a Caiano
Assessorato alla Cultura
Patrocinio
Consiglio regionale della Toscana
Provincia di Prato
Pro-Loco Poggio a Caiano
Sponsor
Banca Credito Cooperativo Area Pratese
Per informazioni
Tel. 055/78701280/1 - 055/8798779
Ufficio.cultura@comune.poggio-a-caiano.po.it
Conferenza stampa
venerdì 2 dicembre ore 12
Inaugurazione
Sabato 3 dicembre ore 16,30
Intervengono:
Marco Martini, Sindaco di Poggio a Caiano
Alberto Monaci, Presidente Consiglio regionale della Toscana
Lamberto Gestri, Presidente Provincia di Prato
Marco Moretti, Curatore della mostra
Orario di apertura
3 dicembre 2011 - 29 gennaio 2012
dal giovedì alla domenica 10-13 / 15-19
ingresso libero
Catalogo
Masso delle Fate Edizioni - Signa
Ufficio stampa
Comune di Poggio a Caiano
l.corsetti@comune.poggio-a-caiano.po.it
g.mazzoni@comune.poggio-a-caiano.po.it
_______________________________________________________________________________
Via L. il Magnifico n. 5 - 59016 POGGIO A CAIANO
Tel. 055 8701281 - Fax 055 8796944
03
dicembre 2011
Francesco Inverni – Frammenti
Dal 03 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO SOFFICI – SCUDERIE MEDICEE
Poggio A Caiano, Via Lorenzo Il Magnifico, 9, (Prato)
Poggio A Caiano, Via Lorenzo Il Magnifico, 9, (Prato)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica 10-13 / 15-19
Vernissage
3 Dicembre 2011, ore 16.30
Editore
MASSO DELLE FATE
Autore
Curatore