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Francesco Lauretta – Vitae
Come Caronte, cerco di fermare con un disegno i tratti privati di vita di ognuno per accompagnarli, per un attimo, in uno spazio invisibile. Questa prova che ormai rinnovo da alcuni anni mi mette sempre nella condizione di accarezzare la morte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Francesco Lauretta
Vitae
a cura di Francesca Guerisoli
MuDi – Oratorio di Santo Stefano
Sabato 11 maggio 2024, ore 11:30-13 e 14:30-17
Il MuDi Museo Diffuso Lentate Brianza presenta la performance di Francesco Lauretta, "Vitae", a cura di Francesca Guerisoli, che si terrà presso l'Oratorio di Santo Stefano sabato 11 maggio 2024, dalle ore 11:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 17.
"Vitae" è un'azione collettiva guidata da Francesco Lauretta che porta a confrontarsi con la propria esistenza individuale in un luogo, l'Oratorio di Santo Stefano, di particolare suggestione e rilevanza storico-artistica. Stefano Porro, consigliere di Gian Galeazzo Visconti, fece edificare l’oratorio nel 1369: qui, predispose il suo sepolcro e commissionò il ciclo pittorico in cui la narrazione della vita di Santo Stefano protomartire ne costituisce la consistenza principale. Le 43 scene, disposte su registri sovrapposti, rivestono interamente le pareti e narrano la storia del santo. Un gran numero ritrae il momento della morte, la sepoltura, la traslazione del corpo, la deposizione delle reliquie nell'oratorio, il viaggio verso Costantinopoli, la benedizione del corpo. L'Oratorio di Santo Stefano è dunque il luogo perfetto per confrontarsi con un tema universale quale è quello della morte, ma anche della vita, che sempre hanno impegnato la produzione artistica.
In "Vitae" Francesco Lauretta, seduto in prossimità dell'altare, ritrae chi, di volta in volta, accoglie il suo invito a sdraiarsi sul letto preparato per l'occasione e ad attendere che lo raffiguri come se fosse morto. Ogni disegno è rapido, caratterizzato da alcuni tratti che definiscono il soggetto. Dice l'artista: "Come Caronte, cerco di fermare con un disegno i tratti privati di vita di ognuno per accompagnarli, per un attimo, in uno spazio invisibile. Questa prova che ormai rinnovo da alcuni anni mi mette sempre nella condizione di accarezzare la morte".
L'effetto emotivo che l'esperienza genera nel pubblico è intensa. La fine dell'esistenza pone l'accento sul valore della vita: questa è l'unica volta che ci sperimentiamo morti e ci possiamo rialzare, nel nostro corpo.
La particolare relazione tra la performance di Lauretta e l'Oratorio di Santo Stefano fa di "Vitae" un evento unico e irripetibile. Per il ciclo dei “ritratti della morte” di Francesco Lauretta, performance analoghe si sono tenute a Made in Filandia, Pergine Valdarno, Scicli ("Apologhi", 2014), Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce nell'ambito della Festa dei vivi che celebrano i morti ("Senza titolo", 2014), Chiesa di Santa Maria del Piliere, Palermo ("Deth", 2017), Assab One, Milano ("Il corpo morto", 2018), Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco ("The Battle", 2018), Tenuta dello Scompiglio, Capannori ("In Hora mortis", 2019).
Con "Vitae", il Comune di Lentate sul Seveso dà avvio alla programmazione del MuDi Museo Diffuso Lentate Brianza, che intende promuovere il tessuto storico-artistico e culturale del territorio in sinergia con i linguaggi del contemporaneo.
Vitae
a cura di Francesca Guerisoli
MuDi – Oratorio di Santo Stefano
Sabato 11 maggio 2024, ore 11:30-13 e 14:30-17
Il MuDi Museo Diffuso Lentate Brianza presenta la performance di Francesco Lauretta, "Vitae", a cura di Francesca Guerisoli, che si terrà presso l'Oratorio di Santo Stefano sabato 11 maggio 2024, dalle ore 11:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 17.
"Vitae" è un'azione collettiva guidata da Francesco Lauretta che porta a confrontarsi con la propria esistenza individuale in un luogo, l'Oratorio di Santo Stefano, di particolare suggestione e rilevanza storico-artistica. Stefano Porro, consigliere di Gian Galeazzo Visconti, fece edificare l’oratorio nel 1369: qui, predispose il suo sepolcro e commissionò il ciclo pittorico in cui la narrazione della vita di Santo Stefano protomartire ne costituisce la consistenza principale. Le 43 scene, disposte su registri sovrapposti, rivestono interamente le pareti e narrano la storia del santo. Un gran numero ritrae il momento della morte, la sepoltura, la traslazione del corpo, la deposizione delle reliquie nell'oratorio, il viaggio verso Costantinopoli, la benedizione del corpo. L'Oratorio di Santo Stefano è dunque il luogo perfetto per confrontarsi con un tema universale quale è quello della morte, ma anche della vita, che sempre hanno impegnato la produzione artistica.
In "Vitae" Francesco Lauretta, seduto in prossimità dell'altare, ritrae chi, di volta in volta, accoglie il suo invito a sdraiarsi sul letto preparato per l'occasione e ad attendere che lo raffiguri come se fosse morto. Ogni disegno è rapido, caratterizzato da alcuni tratti che definiscono il soggetto. Dice l'artista: "Come Caronte, cerco di fermare con un disegno i tratti privati di vita di ognuno per accompagnarli, per un attimo, in uno spazio invisibile. Questa prova che ormai rinnovo da alcuni anni mi mette sempre nella condizione di accarezzare la morte".
L'effetto emotivo che l'esperienza genera nel pubblico è intensa. La fine dell'esistenza pone l'accento sul valore della vita: questa è l'unica volta che ci sperimentiamo morti e ci possiamo rialzare, nel nostro corpo.
La particolare relazione tra la performance di Lauretta e l'Oratorio di Santo Stefano fa di "Vitae" un evento unico e irripetibile. Per il ciclo dei “ritratti della morte” di Francesco Lauretta, performance analoghe si sono tenute a Made in Filandia, Pergine Valdarno, Scicli ("Apologhi", 2014), Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce nell'ambito della Festa dei vivi che celebrano i morti ("Senza titolo", 2014), Chiesa di Santa Maria del Piliere, Palermo ("Deth", 2017), Assab One, Milano ("Il corpo morto", 2018), Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco ("The Battle", 2018), Tenuta dello Scompiglio, Capannori ("In Hora mortis", 2019).
Con "Vitae", il Comune di Lentate sul Seveso dà avvio alla programmazione del MuDi Museo Diffuso Lentate Brianza, che intende promuovere il tessuto storico-artistico e culturale del territorio in sinergia con i linguaggi del contemporaneo.
11
maggio 2024
Francesco Lauretta – Vitae
11 maggio 2024
arti performative
Location
Oratorio di Santo Stefano
Lentate sul Seveso, Piazza San Vito, 24, (MB)
Lentate sul Seveso, Piazza San Vito, 24, (MB)
Orario di apertura
11:30-13 e 14:30-17
Vernissage
11 Maggio 2024, 11:30
Autore
Curatore
Produzione organizzazione