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Francesco Messina – E pluribus unum
Il nuovo lavoro di Francesco Messina parte da una riflessione del bombardamento mediatico, e non, a cui l’uomo è quotidianamente sottoposto. Segni, colori, partiture musicali, carte geografiche e un uso attento e sintetico del colore mettono in mostra l’uomo nella sua verità esistenziale.
Comunicato stampa
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Il nuovo lavoro di Francesco Messina parte da una riflessione del bombardamento mediatico, e non, a cui l’uomo è quotidianamente sottoposto. Segni, colori, partiture musicali, carte geografiche e un uso attento e sintetico del colore mettono in mostra l’uomo nella sua verità esistenziale.
Inaugura mercoledì 30 aprile da Avantagarde di Sesto S. Giovanni, E pluribus unum, la personale di Francesco Messina. L’artista espone per la prima il suo nuovo ciclo di carte, in una mostra che raccoglie più di 20 lavori dalle dimensioni più diverse e un grande assemblage di due metri per due.
I lavori di Messina raccontano dell’uomo e delle sollecitazioni a cui è quotidianamente sottoposto e che lo costringono ad una continua trasformazione. Una corrente permanente – quasi un bombardamento – di notizie, fatti di cronaca, più o meno violenti, di pensieri e di flussi di coscienza che passano e trapassano sulle sue carte. Qui si accumulano segni, simboli, disegni che riportano ad un mondo esterno, e naturale, che pare allo stesso tempo implodere ed esplodere dai visi, dalle bocche spalancate nel tentativo di respirare, di dire, di urlare. È un magma in cui natura, uomo e “artificio” si mescolano, si urtano l’uno contro l’altro a rappresentare l’uomo e il suo cammino di trasformazione nella società attuale.
Nelle carte di Francesco Messina colore, segno, parola e supporto concorrono in uguale misura a trovare un equilibrio e una sintesi: e pluribus unum, da molti, uno soltanto. Dalla moltitudine di sollecitazioni, di pensieri, di simboli emerge uno, e quell’uno è l’uomo nella sua realtà esistenziale.
Quello che interessa a Messina è sempre e comunque l’uomo nella sua più intima essenza e nel suo sentire profondo. La miriade di elementi che si affastellano nelle sue carte trova una sintesi e una quiete nel pensiero dominante della sua poetica: l’esigenza di raccontare, di narrare - come in una nuova mitologia contemporanea – il cammino di cambiamento e di trasformazione che l’essere umano subisce o, al contrario, di cui è assoluto protagonista attivo.
Il titolo della personale, E pluribus unum, il motto nazionale originale degli Stati Uniti d’America, richiama questa volontà di sintesi e di realizzazione dell’uomo. D’altra parte proprio nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776 la felicità, e la ricerca della felicità, del singolo individuo è considerata un diritto inalienabile. La realizzazione di sé e dei propri sogni fanno del singolo un individuo “pieno”. Francesco Messina nei suoi lavori non vuole essere consolatorio né dare speranze, ma spinge a riflettere su quanto la trasformazione e il cambiamento possano essere positivi a prescindere dalla realizzazione o meno dei propri sogni. (Arianna Beretta)
Francesco Messina, nato a Catania nel 1979, dopo anni di cantieri di restauro e insegnamento in corsi di tecniche grafiche e pittoriche e storia dello spettacolo, ha deciso nel 2013 di trasferirsi a Milano, dove vive e lavora. Ha esposto in mostre collettive a Catania, Taormina, Milano e Gourin (Francia)
Inaugura mercoledì 30 aprile da Avantagarde di Sesto S. Giovanni, E pluribus unum, la personale di Francesco Messina. L’artista espone per la prima il suo nuovo ciclo di carte, in una mostra che raccoglie più di 20 lavori dalle dimensioni più diverse e un grande assemblage di due metri per due.
I lavori di Messina raccontano dell’uomo e delle sollecitazioni a cui è quotidianamente sottoposto e che lo costringono ad una continua trasformazione. Una corrente permanente – quasi un bombardamento – di notizie, fatti di cronaca, più o meno violenti, di pensieri e di flussi di coscienza che passano e trapassano sulle sue carte. Qui si accumulano segni, simboli, disegni che riportano ad un mondo esterno, e naturale, che pare allo stesso tempo implodere ed esplodere dai visi, dalle bocche spalancate nel tentativo di respirare, di dire, di urlare. È un magma in cui natura, uomo e “artificio” si mescolano, si urtano l’uno contro l’altro a rappresentare l’uomo e il suo cammino di trasformazione nella società attuale.
Nelle carte di Francesco Messina colore, segno, parola e supporto concorrono in uguale misura a trovare un equilibrio e una sintesi: e pluribus unum, da molti, uno soltanto. Dalla moltitudine di sollecitazioni, di pensieri, di simboli emerge uno, e quell’uno è l’uomo nella sua realtà esistenziale.
Quello che interessa a Messina è sempre e comunque l’uomo nella sua più intima essenza e nel suo sentire profondo. La miriade di elementi che si affastellano nelle sue carte trova una sintesi e una quiete nel pensiero dominante della sua poetica: l’esigenza di raccontare, di narrare - come in una nuova mitologia contemporanea – il cammino di cambiamento e di trasformazione che l’essere umano subisce o, al contrario, di cui è assoluto protagonista attivo.
Il titolo della personale, E pluribus unum, il motto nazionale originale degli Stati Uniti d’America, richiama questa volontà di sintesi e di realizzazione dell’uomo. D’altra parte proprio nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776 la felicità, e la ricerca della felicità, del singolo individuo è considerata un diritto inalienabile. La realizzazione di sé e dei propri sogni fanno del singolo un individuo “pieno”. Francesco Messina nei suoi lavori non vuole essere consolatorio né dare speranze, ma spinge a riflettere su quanto la trasformazione e il cambiamento possano essere positivi a prescindere dalla realizzazione o meno dei propri sogni. (Arianna Beretta)
Francesco Messina, nato a Catania nel 1979, dopo anni di cantieri di restauro e insegnamento in corsi di tecniche grafiche e pittoriche e storia dello spettacolo, ha deciso nel 2013 di trasferirsi a Milano, dove vive e lavora. Ha esposto in mostre collettive a Catania, Taormina, Milano e Gourin (Francia)
30
aprile 2014
Francesco Messina – E pluribus unum
Dal 30 aprile al 12 maggio 2014
arte contemporanea
Location
AVANTGARDE
Sesto San Giovanni, Via Filippo Corridoni, 148, (Milano)
Sesto San Giovanni, Via Filippo Corridoni, 148, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 13 alle 20, o su appuntamento
Vernissage
30 Aprile 2014, ore 18.30
Autore
Curatore