Inaugurazione dell’esposizione di Francesco Petrosillo che si terrà sabato 5 maggio 18.30 presso Libreria Galleria La Carmelina a Ferrara. L'esposizione rimarrà visibile fino a lunedì 21 maggio.

Profilo

Francesco Petrosillo nato a Ravenna. Artista con una formazione eterogenea che passa dalla pittura alla scenografia alla ceramica per tornare poi alla pittura e sempre alla ricerca di un personale modo espressivo si avvicina al mondo della grafica pubblicitaria che per diversi anni diventa la sua principale occupazione. Nel frattempo non abbandona la pittura a cui in seguito riprende a dedicarsi con assiduità. I colori accesi forse ricordo dei lunghi viaggi si accostano e si mischiano in festosi ambienti marini sempre equilibrati, grazie all’occhio preciso del grafico, in un’attenta composizione. Francesco Petrosillo fa inoltre parte dell’Associazione culturale CaDeArt, associazione che persegue lo scopo di rendere visibile la produzione artistica degli artisti che compongono il gruppo (Mattia Battistini, Riccardo Bottazzi, Francesco Brunelli, Simone Gardini, Roberto Pagnani) e artisti di diversa provenienza e la volontà di proporre lo scambio di spazi e di idee con i vari artisti che di volta in volta collaboreranno con l’associazione.

È possibile prendere visione della produzione inerente alla grafica e al web sul sito: www.express.it/fbd

I ciclopescitropicali

I soggetti di Francesco Petrosillo mantengono sempre attinenze con la realtà ma proiettati attraverso una personale dimensione fantastica e visionaria. In particolare i clopescitropicali sembrano la ricerca dell’ordine nel caos…primordiale?…contemporaneo? I pesci si automatizzano per adeguarsi alla nostra società?...o gli uomini ricercano la primordialità del mondo anfibio? Comunque dal caos prendono forma questi esseri acquatici che con le loro ruote continuano a muoversi.

Qualsiasi significato gli si voglia dare le ruote portano con se l’idea di movimento perpetuo. I colori vivaci, squillanti sovrapposti a juta e carta danno vita a surreali combinazioni cromatiche. Questa pittura quasi non finita raggiunge un onirico equilibrio e lascia spazio di lettura a chi la osserva…

Ilaria Siboni

Francesco Petrosillo

Da dove arrivano, così colorati ed accesi di un brulichio festoso, tutti questi pesci, granchi e squali? E’ Francesco Petrosillo che pittoricamente crea queste “feste marine” dove gli abitanti del mare sono “innestati” su forcelle e ruote da bicicletta dando vita ad uno dei suoi temi più rappresentativi: i “ciclo-pesci”. Sono sovente terre su tela e su carta dai colori accesi e mediterranei, dove la luce si compiace nella figura stessa con pennellate decise e nette nel loro sovrapporsi ed amalgamarsi, condotte da una mano esperta anche nell’ambito della scenografia, e da una capacità di visione d’insieme dell’oggetto quadro, dal colpo d’occhio preciso dell’esperto più moderno del grafico. Petrosillo è, infatti, sia un pittore che un grafico.

Ma la domanda era, “da dove arrivano?”, forse dai lunghi viaggi nelle Canarie di qualche anno fa, o dalle origini colorate del proprio personale vissuto mediterraneo? Dalla voglia di reagire alle aspre vicissitudini che “il vivere” continua ad imporci? Francesco può infatti essere anche drammaticamente intenso come in alcuni suoi lavori della serie “I Monaci” dove i volti diafani delle figure incappucciate sono come circondate da un fuoco contrastante di passione fredda e passione calda delle vesti.

Ma la festa continua nuovamente sulle ruote che corrono… “Ciclogranchio”, “Ciclosqualo”, “Ciclopesci tropicali” il tutto come fiabe dell’acqua; con profonde immersioni emozionali del dipingere la tela scavando poi con forza la cornice che contorna la scena…

Roberto Pagnani