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Francesco Petrosillo – Iconoclassica
Iconoclassica indaga alcune iconografie note suggerendo nuove visioni contemporanee con l’ausilio di tecniche digitali e l’utilizzo di materiali plastici. Le opere del passato hanno avuto il fine principale di divulgazione e nel tempo queste immagini non hanno perso il loro potere di comunicare, ma anzi questo è andato stratificandosi e fortificandosi nella memoria collettiva.
In epoca contemporanea e moderna, le opere dei grandi maestri, hanno acquisito ruoli e significati nuovi, sono state replicate in forma seriale e utilizzate per qualsiasi funzione comunicativa dalla pubblicità, alle citazioni più banali, alle interpretazioni di artisti successivi rafforzando ulteriormente il loro potere evocativo.
L’artista utilizza l’affascinante processo di trasmissione dei significati, tramite l’iconografia rinascimentale, per creare nuove attinenze e visioni pop.
Nessuno sguardo può comprendere tutte le visioni.
Nessuno sguardo potrà mai precludere la possibilità di una visione ulteriore, l'apparire di un nuovo
Nessuna teoria dello sguardo potrà mai porsi come finale; potrà porsi, cioè, come quella teoria
capace di afferrare lo sguardo primo e ultimo.
La lettura dell'iconografia classica rinascimentale italiana è ormai sedimentata nell'immaginario
collettivo, le opere dei grandi maestri dell'epoca sono state replicate e utilizzate per qualsiasi
funzione comunicativa dalla pubblicità, alle citazioni più banali, alle grandi visioni di artisti più
o meno contemporanei; un esempio conosciuto ai più è l'utilizzo di una delle più note opere di
Leonardo per lo spot pubblicitario di un'acqua in bottiglia, ma ve ne sono molti altri. E' ampio
appunto l'uso di immagini note per rappresentare e comunicare significati ben definiti, usi criticabili
o meno non è questa la sede, invece in questo contesto può essere interessante considerare
semplicemente l'enorme potere di trasmissione di informazioni, di idee e di pensieri che un
soggetto rappresentato può avere, quel meccanismo automatico a cui il nostro sguardo è
sottoposto quotidianamente.
O forse come si chiede Ferrari (ibidem) “... Se tutto fosse nato dai graffiti e dalle immagini di
Lascaux, più che sulle coste ioniche e nel pensiero dell'essere? Se l'articolazione del pensiero
fosse solo un contraccolpo dell'apertura dell'immagine? ...”.
Nel passato sicuramente il fine principale delle opere era di svolgere, su committenza, una
funzione comunicativa e divulgativa a fini politici, religiosi e sociali e questo doveva risultare
di facile ed immediata comprensione per tutti, ciò nel tempo non ha perso il suo potere di
comunicazione, ma anzi è andato stratificandosi e fortificandosi nella memoria collettiva.
Chi non riconosce immediatamente una Crocefissione o la cacciata dall'Eden anche se magari non
L'immediata comprensione di significati complessi, tramite l'iconografia rinascimentale, ha inoltre
suscitato numerosi studi in differenti discipline, ma questo meccanismo estremamente affascinante
e apparentemente scontato, in realtà molto complesso, può ancora essere utilizzato per creare
diversi significati e nuove immagini.
Il processo creativo dell'artista si sviluppa inizialmente dall'individuazione di un'opera antica,
successivamente procede alla selezione del particolare significante che suscita il significato e
quindi avviene la proposta contemporanea. L'immagine contemporanea nasce nel momento
in cui si attiva il meccanismo di sintesi tipico dell'approccio contemporaneo per cui qualsiasi
cosa vediamo, facciamo, diciamo o scriviamo verrà inesorabilmente sintetizzata ai limiti della
comprensione: come i messaggi telefonici, sms appunto, o le numerose abbreviazioni che
imperversano nel nostro quotidiano. In questo senso evidente è l'utilizzo di numerosi simboli,
sintesi appunto, diffusi su tutte le opere realizzate da Petrosillo.
L'artista si pone il problema di come era intesa un'immagine nel passato e di come potrebbe
essere rappresentato adesso il medesimo significato. Un'Annunciazione come verrebbe
rappresentata nel 2014? O ancora un San Sebastiano, esiste attualmente una visione di un
uomo legato e colpito da frecce? In realtà la cronaca purtroppo supporta ampiamente la creatività
L'elemento evocato dal “segno” antico, per analogia naturale, evoca una cosa assente, in effetti
ironicamente il segno contemporaneo in alcuni casi palesa l'oggetto assente nell'opera antica
oppure semplicemente evidenzia un particolare o ancora propone un significato opposto a quello
antico, a questo punto appare il nuovo significato, la lettura completa delle due proposizioni crea la
Petrosillo rende visibili simboli, significati noti e presenti nella quotidianità contemporanea e li
inserisce criticamente, nel senso più specifico del termine ossia di colui che analizza e valuta, in
sovrapposizione ad iconografie codificate storicamente.
Il processo artistico infatti non prevede un inserimento altro in un contesto già noto, o la
trasformazione di un soggetto conosciuto, ma la selezione del significante che mantiene la visione
passata e sovrapponendosi all'elemento contemporaneo permette la lettura della nuova opera.
Il sillogismo avviene senza mai perdere di vista tutte le proposizioni, l'opera diventa una sorta di
Federico Ferrari, L'insieme vuoto. Per una pragmatica dell'immagine.
occhiale in 3d che permette di mantenere visibili gli elementi che la compongono, ma al tempo
stesso di leggere la nuova narrazione.
L'operazione dell'artista si pone, in questo caso come già nei lavori precedenti, come proponente
di punti di vista possibili, resi visibili senza definire una critica negativa a ciò che vede, ma
rendendo visibile in modo ironico fino al dissacratorio, immagini, modi, pensieri attuali.
L'operazione non mira a smitizzare l'iconografia rinascimentale, anzi forse ne potenzia la valenza
infatti affida all'opera antica il potere di comunicazione del significato dell'intera opera che al
contempo permette di creare il nuovo significato, quest'ultimo scaturisce dall'operazione in sé,
ma anche dalla sovrapposizione dei due simboli e perché no, l'opera contemporanea propone un
rinnovato interesse e curiosità per rintracciare e conoscere l'opera originale che ha permesso la
composizione della nuova immagine.
Francesco Petrosillo – Iconoclassica
Bagnacavallo, Via Luigi Cadorna, 14, (Ravenna)