La poetessa famosa, il vigile urbano, il compagno della squadra di rugby, un operatore di borsa, gli amici disegnatori di fumetti.
Una società composita e trasversale anima la lunga serie dei ritratti che Santosuosso propone per la prima volta in una mostra alla cui preparazione l’artista ha dedicato tre anni di lavoro.
Trionfante nella società borghese, il ritratto era a poco a poco tramontato sotto l’incalzare della fotografia. Santosuosso rilancia e risponde restituendo anima e vitalità al genere, riproponendo una ritrattistica dal sapore romantico, borghese nella maniera e nella capacità di approfondimento psicologico delle figure ritratte, ma non nella scelta dei soggetti, che risultano infine un campione della società contemporanea.

«Diverse professioni. Diverse condizioni economiche. Diversi stati d’animo. Diverse religioni. Diversi pensieri politici. I personaggi di questa mostra sono caratterizzati nella loro simbologia più semplice e chiara, durante il lavoro o a riposo, ma comunque con le loro divise. Diversi proletari realizzati, in pace; diversi borghesi scoppiati, in disfatta. Questa è la concettualità dei cosiddetti ritratti borghesi di Santosuosso.»

dalla presentazione in catalogo di Jean Blanchaert