Si inaugura sabato 2 aprile 2005 alle ore 11,00 nell’Aula Magna del Liceo Classico “Tito Livio”, la mostra “Mozambico. Il futuro è possibile. Fotografie di Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia e dal Liceo Classico “Tito Livio” in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, presenta una raccolta di immagini in bianco e nero sulla realtà del Mozambico realizzate da Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo.
Il Mozambico è uno dei Paesi più poveri del mondo, una terra che ha saputo resistere a quattro secoli di colonizzazione, sedici anni di guerra civile, ripetute alluvioni e al mortale proliferare del virus dell’HIV. Ma i mozambicani non hanno smesso di immaginare un futuro diverso e un Paese libero, in cui poter vivere senza paura.
Con l’epilogo del conflitto sociale interno al Paese - il 4 ottobre 1992 - nasce il progetto DREAM (Drug Resource Enhancement againts Aids in Mozambico) della Comunità di Sant’Egidio. L’AIDS è oggi la piaga più drammatica del Mozambico; l’obiettivo primario è interrompere la trasmissione dell’AIDS da madre a figlio e coprire il bisogno sanitario delle donne per garantire così la sopravvivenza delle prossime generazioni.
La mostra accompagna lo spettatore in una terra straziata dalla guerra e dalla guerriglia ma ancora animata dal sogno della pace e dalla speranza di un futuro possibile. Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo, da sempre impegnati in reportages nei Paesi del terzo mondo, compiono un percorso che mostra queste due anime del Mozambico e guardano oltre la tragica realtà visibile, cogliendo anche ciò che è invisibile: la voglia di vivere e lottare.
Le immagini presentate in questa raccolta conducono alla scoperta di un mondo sconosciuto e raccontano, con lucida consapevolezza, storie individuali di una quotidianità segnata dalla sofferenza ma vissuta con profonda dignità. I due fotografi puntano l’obiettivo sugli ambienti familiari, entrano negli interni domestici scoprendo gli sguardi e i gesti di una popolazione che affronta a testa alta il suo destino, uomini e donne animati dal sogno di una realtà diversa per i propri figli.
Lo spettatore incontra così i malati di AIDS e i lebbrosi; i bambini degli orfanotrofi e le prostitute in attesa di clienti; i poveri delle baraccopoli e i detenuti nelle carceri. L’occhio dei due fotografi diventa così testimone della disperazione di una madre che perde il proprio figlio ma anche della risata di un bambino che gioca, cattura lo sguardo rassegnato di un malato terminale e l’allegria di un tuffo nell’acqua del porto. La speranza del Mozambico è proprio nella vitalità dei meninos da rua che corrono per le strade; un futuro diverso è racchiuso nella nuova generazione cresciuta in un Paese senza guerra.
La straordinaria intensità delle foto realizzate da Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo consente di raccontare storie individuali che aprono a metafore universali; i sentimenti di ogni soggetto vengono portati ad un livello superiore e affiora nell’anima un sentimento abbandonato, una pietas partecipe.
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Biografie


Francesco Zizola è nato a Roma nel 1962. Fotografo professionista dal 1981, lavora per le maggiori testate italiane ed estere. Ha ricevuto molti riconoscimenti a livello internazionale tra cui i premi World Press Photo (nelle edizioni 1995, 1997, 1998 e 2002) e inoltre il World Press Photo of the Year nel 1996 per una foto che documenta la tragedia dei campi minati in Angola e il premio Pictures of the Year nel 1997 e 1998. Ha pubblicato i seguenti libri fotografici: Ruas (Gruppo Abele edizioni, 1994), Sei Storie di Bambini (Contrasto, 1997) e Etat d’enfances per la collana Photopoches (Nathan, 1999). Sue fotografie sono state recentemente pubblicate nelle seguenti raccolte: Arms Against Fury – Afghanistan (2002), Within Reach: Hope for the Global AIDS Epidemic (2002), e A day in the life in Africa (2002). Dal 2001 è rappresentato dall’Agenzia Magnum.

Massimo Mastrorillo è nato a Torino nel 1961. Fotografo professionista dal 1988, ha all’attivo numerosi lavori di reportage geografico e sociale, con pubblicazioni sulle maggiori testate italiane e internazionali. Negli anni 1998-99 si è dedicato ad un progetto di documentazione sulla diaspora curda in collaborazione con il Consiglio Italiano Rifugiati ed il Comune di Roma. Da circa due anni sta lavorando ad un reportage sulla vita in Mozambico, nell’ambito del progetto DREAM della Comunità di Sant’Egidio. Ha pubblicato il libro Kurdi. Un popolo in esilio (Mazzotta, 1999). E’ rappresentato dall’Agenzia Corbis e dall’Agenzia Contrasto.