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Franco Carletti – Viaggio nel colore tra visione e realtà
Una pittura, quella del nostro artista, percorsa sempre da un intimo sentimento, da una specie di meditazione interiore che, partendo dal dato reale, gradualmente si modifica e trasfigura elevando il tutto ad intima visione, a poesia pura, a spirituale sensazione.
Comunicato stampa
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Alla Galleria d'Arte Contemporanea “Studio C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 12 novembre, alle ore 18, la mostra personale di Franco Carletti dal titolo “Viaggio nel colore tra visione e realtà”. Nato a Gaiole in Chianti e residente a Siena, laureato in giurisprudenza e collaboratore per diversi anni di un noto studio notarile, Franco Carletti è ormai un nome affermato del panorama artistico nazionale. Articolato e complesso, dunque, il suo curriculum critico-espositivo fatto di mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e di partecipazioni a rassegne di livello nazionale e internazionale per arrivare fino alla 59a Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Pad. Grenada. Interessante e degna di attenzione anche la sua formazione, iniziata in giovanissima età e costruita giorno dopo giorno attraverso l'applicazione costante, la ricerca, la visita attenta e metodica a musei e pinacoteche: pittura, dunque, intesa non soltanto come momento di ispirazione e contemplazione, ma anche come conoscenza e mestiere, esperienza e lavoro.
Nello scorrere dei dipinti, che sulle luminose pareti della galleria si susseguono in magica sequenza, è dunque possibile rivedere come in un flash back tutto il percorso estetico dell’arista: un percorso autonomo, libero e personale, che certamente affonda le radici nella buona e saggia pittura della nostra migliore tradizione novecentista, ma che si distingue e si affranca per personalità, scatto inventivo, gusto cromatico. Una pittura, quella del nostro artista, percorsa sempre da un intimo sentimento, da una specie di meditazione interiore che, partendo dal dato reale, gradualmente si modifica e trasfigura elevando il tutto ad intima visione, a poesia pura, a spirituale sensazione. Così i suoi paesaggi, immediati e sintetici, luminosi e puliti, pur nella loro naturale e realistica descrizione, acquistano la leggerezza del pensiero, sembrano sfiorati da una delicata atmosfera metafisica e da una spinta tutta interiore capace di dare vita e movimento. Certe opere di Franco Carletti, i lunghi orizzonti dei paesaggi di pianura, le magiche visioni di montagne e colline lontane e poi le sue figure femminili, leggere e delicate, sensuali e romantiche, trasmettono all’osservatore attento e sensibile una specie di raccoglimento pensoso, un senso di religioso silenzio e ci invitano ad entrare delicatamente in noi stessi, a ricordare attimi e momenti perduti, a ricercare origini, scopi e identità del nostro “essere” e del nostro “esistere”
Osservando queste opere e seguendo gradualmente l’iter espositivo della rassegna, si resta immediatamente colpiti dalla “vis” cromatica delle opere esposte e dall’esecuzione libera e decisa che quasi mai si avvale di alcun disegno o bozzetto preparatorio. L’artista traccia direttamente con il pennello impressioni e suggestioni lasciando poi al colore, spontaneo e fluente, il compito di riempire gli spazi e completare il tutto. Una pittura tutta basata sull’emozione dunque, eseguita in presa diretta, lasciando fluire le forme a seconda del momento o dello stato d’animo e che, per certe caratteristiche, sembra ricollegarsi all'Espressionismo lirico non solo per la particolare gestualità che anima le opere, per il movimento che agita le forme e dilata gli spazi, per i volumi delle masse cromatiche stese di getto, subito con il “colore dipinto”, ma anche e soprattutto per quel modo così particolare di sentire e rendere la luce: una luce diffusa e persistente che proviene dalla materia stessa e si irradia poi a tutto il dipinto, luce che quasi trasfigura la realtà liberandola da pesi e strutture per giungere ad una visione tutta interiore del mondo e delle cose. Franco Carletti sente in modo particolare la luce, o meglio, sente il colore in funzione della luce, come magico sentimento tonale e tutta la sua pittura non è altro che una straordinaria opera di re-interpretazione della realtà vista con occhi puliti, con l’incanto della poesia e il fiato leggero dello spirito. Espressione intensa e sentita, questa, capace di superare la semplice visione per rivestirsi di significati alti e profondi, di valori simbolici legati alla memoria e al ricordo, alle problematiche umane, sociali ed sistenziali dei nostri complicati giorni. Sorprendenti anche le sue ultime creazioni realizzate in policarbonato alveolare dove le immagini si arricchiscono di sfumature, profondità e movimento. Non mancano poi, nella vasta produzione del nostro artista, momenti espressivi di forte e sentita sintesi formale e aperture verso l'astratto, dove ogni riferimento figurativo lascia spazio alla pura fantasia e creatività.
La rassegna che chiuderà il 24 novembre, sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini.
Nello scorrere dei dipinti, che sulle luminose pareti della galleria si susseguono in magica sequenza, è dunque possibile rivedere come in un flash back tutto il percorso estetico dell’arista: un percorso autonomo, libero e personale, che certamente affonda le radici nella buona e saggia pittura della nostra migliore tradizione novecentista, ma che si distingue e si affranca per personalità, scatto inventivo, gusto cromatico. Una pittura, quella del nostro artista, percorsa sempre da un intimo sentimento, da una specie di meditazione interiore che, partendo dal dato reale, gradualmente si modifica e trasfigura elevando il tutto ad intima visione, a poesia pura, a spirituale sensazione. Così i suoi paesaggi, immediati e sintetici, luminosi e puliti, pur nella loro naturale e realistica descrizione, acquistano la leggerezza del pensiero, sembrano sfiorati da una delicata atmosfera metafisica e da una spinta tutta interiore capace di dare vita e movimento. Certe opere di Franco Carletti, i lunghi orizzonti dei paesaggi di pianura, le magiche visioni di montagne e colline lontane e poi le sue figure femminili, leggere e delicate, sensuali e romantiche, trasmettono all’osservatore attento e sensibile una specie di raccoglimento pensoso, un senso di religioso silenzio e ci invitano ad entrare delicatamente in noi stessi, a ricordare attimi e momenti perduti, a ricercare origini, scopi e identità del nostro “essere” e del nostro “esistere”
Osservando queste opere e seguendo gradualmente l’iter espositivo della rassegna, si resta immediatamente colpiti dalla “vis” cromatica delle opere esposte e dall’esecuzione libera e decisa che quasi mai si avvale di alcun disegno o bozzetto preparatorio. L’artista traccia direttamente con il pennello impressioni e suggestioni lasciando poi al colore, spontaneo e fluente, il compito di riempire gli spazi e completare il tutto. Una pittura tutta basata sull’emozione dunque, eseguita in presa diretta, lasciando fluire le forme a seconda del momento o dello stato d’animo e che, per certe caratteristiche, sembra ricollegarsi all'Espressionismo lirico non solo per la particolare gestualità che anima le opere, per il movimento che agita le forme e dilata gli spazi, per i volumi delle masse cromatiche stese di getto, subito con il “colore dipinto”, ma anche e soprattutto per quel modo così particolare di sentire e rendere la luce: una luce diffusa e persistente che proviene dalla materia stessa e si irradia poi a tutto il dipinto, luce che quasi trasfigura la realtà liberandola da pesi e strutture per giungere ad una visione tutta interiore del mondo e delle cose. Franco Carletti sente in modo particolare la luce, o meglio, sente il colore in funzione della luce, come magico sentimento tonale e tutta la sua pittura non è altro che una straordinaria opera di re-interpretazione della realtà vista con occhi puliti, con l’incanto della poesia e il fiato leggero dello spirito. Espressione intensa e sentita, questa, capace di superare la semplice visione per rivestirsi di significati alti e profondi, di valori simbolici legati alla memoria e al ricordo, alle problematiche umane, sociali ed sistenziali dei nostri complicati giorni. Sorprendenti anche le sue ultime creazioni realizzate in policarbonato alveolare dove le immagini si arricchiscono di sfumature, profondità e movimento. Non mancano poi, nella vasta produzione del nostro artista, momenti espressivi di forte e sentita sintesi formale e aperture verso l'astratto, dove ogni riferimento figurativo lascia spazio alla pura fantasia e creatività.
La rassegna che chiuderà il 24 novembre, sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini.
12
novembre 2022
Franco Carletti – Viaggio nel colore tra visione e realtà
Dal 12 al 24 novembre 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedi' chiuso
Vernissage
12 Novembre 2022, ore 18:00
Autore
Curatore