L'ultimo ciclo di opere del maestro propone delle lastre materiche, monocromatiche e contrapposte,plasmate come lavagne predisposte con graffiti,segnature e striature segniche a formare un percorso che altro non è che la prosecuzione di un discorso iniziato da oltre mezzo secolo e che lo ha visto amico e compagno di strada,con la sua attività, di Colla, Leoncillo, Fontana, Burri, Pomodoro.
Ciuti mantiene sempre un tratto personale e originalissimo come in questo ciclo, Notte e Giorno, in cui il nero convulso e pulsante della notte sfocia e quasi si fonde in un giallo elettrico, percorso da tramature nervose e diagonali fulminanti.
La sua è un'opera da riscoprire e rileggere ,alla luce di un riflettore storico che lo vede erede e traduttore attento nella contemporaneità di una vicenda artistica dalle origini lontane ma sempre nuove e attuali.