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Franco Panesi / Paola Vargioni – You Know Me
Franco e Paola sono una coppia con alle spalle tantissimi anni di matrimonio, hanno saputo creare un’armonia tra le loro vite e la loro arte. Dipingono in due studi separati, non si sono mai influenzati pittoricamente e operano in stili completamente diversi.
Comunicato stampa
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Franco Panesi - Paola Vargioni
You Know Me a cura di Vanni Rinaldi
Solis Wine Art Gallery
Ho conosciuto Paola Vargioni a maggio 2022, presso la Solis, durante il mio primo mese nella nuova galleria. Dopo 10 anni di Univocal, con un percorso espositivo focalizzato sulla stella nascente Air Daryal e sugli storicizzati della collezione di famiglia Mario Schifano, Agostino Bonalumi, Arnaldo Pomodoro per citarne alcuni. La Solis nasce per essere la prima galleria d’arte contemporanea in grado di accogliere un pubblico molto più ampio grazie all’esclusivo wine bar perfettamente integrato nell’architettura. Dato il progetto faraonico di Solis, gli obiettivi internazionali ed i grandi spazi, inevitabilmente dobbiamo svolgere un lavoro di ricerca. Necessitando di un nostro vivaio della nuova arte, abbiamo creato la Solis Academy. Una scuola di mercato dove il sottoscritto e lo staff specializzato fornisce all’artista selezionato un servizio di consulenza a 360 gradi per ogni ambito della sua professione. Come gallerista, i miei collezionisti sanno quanto il “figurativo gestuale” ed il “vero informale” quello vissuto, spirituale e meditativo, siano i miei stili preferiti. Ed ecco spiegato il mio incontro con Paola: un provino alla Solis Academy. Incuriositi dalle sue astrazioni, come Solis volevamo vedere dal vivo le sue opere. Paola è venuta con il marito Franco Panesi e l’arte di entrambi. La scena in cui lei mi ha passato tra le mani il catalogo di Franco è ancora ben impressa nella mia mente. Catalogo assolutamente ben curato , che i coniugi si sono regalati qualche anno fa, uno ciascuno con le proprie opere ben archiviate e rese immortali dalla carta. Non avrei mai pensato di conoscere due sposi, due artisti così. Non avrei potuto scegliere mostra migliore per inaugurare la Solis Academy. Franco e Paola sono una coppia con alle spalle tantissimi anni di matrimonio, hanno saputo creare un’armonia tra le loro vite e la loro arte. Dipingono in due studi separati, non si sono mai influenzati pittoricamente e operano in stili completamente diversi, oltre ad avere una storia artistica totalmente differente l’uno dall’altro, eppure è così evidente che sono complementari in tutto e per tutto. Franco è il perfetto pittore da scoprire, quello che ha centinaia di opere dolcemente accantonate nella cantina. Quello che non dorme la notte pur di dipingere, quello che durante la sua vita svolge svariati lavori, tutti veramente duri dove ci mette tutto se stesso pur lasciando che la sua mente navighi nel mondo dell’arte mentre imbianca un muro o ristruttura un bagno. È un’arte vera la sua, un’arte che urge, un’arte che scotta e che necessità di venire espressa. Dagli anni settanta ad oggi studierà molto la vita, la natura e l’arte di mercato, quella che ogni fine settimana viene venduta in televisione. Lui stesso è un errore di mercato, perché un pittore dotato di una così notevole tecnica, di un sapiente utilizzo del cromatismo e dei colori, mai primari e sempre diluiti da quella sua malinconia che è nebbia di saggezza al tempo stesso, io non lo vedevo da molto tempo. Aggiungiamo poi le doti concettuali e poetiche di Franco che vedremo tra poco. I più di cinquant’anni di pittura lo rendono storicizzato perché la sua è una vera e irrefrenabile ricerca. Franco stesso è il più grande cantatore della propria arte. Basta leggere i titoli dei suoi quadri, basta leggere dentro i suoi dipinti. “ Sogni interrotti”, “ Il silenzio e la neve hanno coperti i sogni”, “Va pensiero anche se le ali non potranno tutti i giorni essere dorate” ma anche “Il viaggio degli invisibili”, “Un sogno li ha resi liberi, la solitudine li ha resi simili”.
Panesi è artista poliedrico in grado di interpretare bene sia il figurativo che l’astratto. La sua indole però è per il perfetto crocevia dei due stili ovvero il figurativo gestuale. Ama inserire nei suoi dipinti frasi che sono citazioni esistenziali. La pennellata è materica, ma leggera al tempo stesso. Tanto paesaggista quanto concettuale. Nel suo ciclo dedicato alle ali, veniamo avvolti da vortici di pittura che ci fanno spiccare grandi voli, interminabili. Perché il pensiero di Panesi è continuo, instancabile. Come la moltitudine di tecniche che ha sperimentato nel corso degli anni. Inutile citare artisti con cui paragonarli, come disse un critico a me caro “ citare grandi artisti della storia per spiegare nuovi nomi è la maniera più giusta per distruggerli “. Nella mostra “You Know Me” vedrete le opere più iconiche e rappresentative di Franco. Ognuno di noi avrà un ciclo preferito ed è assolutamente personale. Sono molto convinto di questa selezione. Ho utilizzato diversi criteri, ma alla fine come accade molte volte in questo mestiere, era già tutto predestinato. Perché sia io che Paola abbiamo fin dall’inizio avuto gli stessi gusti per quanto concerne le opere di Franco, pur non essendo facile data la vastità di quadri sia come numero che come genere. La prova del nove l’ha data Franco che nonostante abbia percorso decenni di pittura facendo ricerca, ha approfondito determinati stili senza mai ripeterli ma reinterpretandoli più volte. Affascinante è collegarsi ora all’arte di Paola pensando al legame che vive tra le loro due opere ovvero;
“ Va’ pensiero “ di Franco Panesi e “ Natural Gold “ di Paola Vargioni. Iniziamo con il dire che Paola, a differenza di Franco è un’artista astratta pura.
Da ex sarta di Gianni Versace, ha iniziato a dipingere dal 2015 ma ha fin da subito espresso una forte identità. Non per nulla le sue opere ricordano delle “Texture”, ciò conferma che nulla si crea e nulla si distrugge ma che tutto si trasforma. Infatti le sue sono spatolate da tachicardia, energiche, sensazionali, d’impatto. Lei osa con il colore, è tutto quello che possiede e mette alla prova se stessa con combinazioni da vera stilista. Trova ispirazione ovunque, dalla natura e dai fatti della vita, ed è incredibile vedere come pur vivendo negli stessi paesaggi del marito, le interpretazioni artistiche sono opposte. Possiamo vedere le “ ali dorate “ citate da Franco nell’opera “ Natural Gold “ di Paola? Io credo di sì. Ecco il senso di quella connessione che caratterizza l’essenza della loro vita. Se nei dipinti di Franco, possiamo riconoscere i paesaggi liguri, dalla vegetazione, dagli scogli e dal mare, dalle sottili foschie e dai colori tenui, nei quadri di Paola ogni colore è esaltato all’ennesima potenza. È pittrice dallo stile istintivamente internazionale. Ho dovuto per forza fare vedere alla Vargioni, i quadri del maestro tedesco Gerard Richter. È da apprezzare ancora di più che sia arrivata a determinate skill in maniera autonoma. Sono opere estetiche, da design, dal tratto verticale e incisivo. La loro diversità pittorica è la loro diversità come persone. Franco è sempre immerso nei pensieri, dotato di grande ironia e con sempre la risposta pronta. Diretto e poetico, vissuto combattente amante della vita. Paola è elegante e femminile, timida ma decisa, leggera, solare, positiva. Una delle coppie più belle mai viste! Artisticamente poi ho sempre visto soltanto il coniuge meno famoso copiare lo stile dell’altro, i Pargioni o Vanesi in qualsiasi modo vogliamo fonderli in un solo nome, sono unici. Il mio sogno è vedere altre coppie come loro, litigare per quale quadro prendere, quello di Franco o quello di Paola. Io li prenderei tutti e due, spero che questa mostra sia solo la prima di questa elevatura! C’è molto altro da scoprire, per ora però per vivere la magia della loro arte bisogna entrarci dentro, in silenzio, il resto lo faranno i quadri e la favolosa location della Solis.
You Know Me a cura di Vanni Rinaldi
Solis Wine Art Gallery
Ho conosciuto Paola Vargioni a maggio 2022, presso la Solis, durante il mio primo mese nella nuova galleria. Dopo 10 anni di Univocal, con un percorso espositivo focalizzato sulla stella nascente Air Daryal e sugli storicizzati della collezione di famiglia Mario Schifano, Agostino Bonalumi, Arnaldo Pomodoro per citarne alcuni. La Solis nasce per essere la prima galleria d’arte contemporanea in grado di accogliere un pubblico molto più ampio grazie all’esclusivo wine bar perfettamente integrato nell’architettura. Dato il progetto faraonico di Solis, gli obiettivi internazionali ed i grandi spazi, inevitabilmente dobbiamo svolgere un lavoro di ricerca. Necessitando di un nostro vivaio della nuova arte, abbiamo creato la Solis Academy. Una scuola di mercato dove il sottoscritto e lo staff specializzato fornisce all’artista selezionato un servizio di consulenza a 360 gradi per ogni ambito della sua professione. Come gallerista, i miei collezionisti sanno quanto il “figurativo gestuale” ed il “vero informale” quello vissuto, spirituale e meditativo, siano i miei stili preferiti. Ed ecco spiegato il mio incontro con Paola: un provino alla Solis Academy. Incuriositi dalle sue astrazioni, come Solis volevamo vedere dal vivo le sue opere. Paola è venuta con il marito Franco Panesi e l’arte di entrambi. La scena in cui lei mi ha passato tra le mani il catalogo di Franco è ancora ben impressa nella mia mente. Catalogo assolutamente ben curato , che i coniugi si sono regalati qualche anno fa, uno ciascuno con le proprie opere ben archiviate e rese immortali dalla carta. Non avrei mai pensato di conoscere due sposi, due artisti così. Non avrei potuto scegliere mostra migliore per inaugurare la Solis Academy. Franco e Paola sono una coppia con alle spalle tantissimi anni di matrimonio, hanno saputo creare un’armonia tra le loro vite e la loro arte. Dipingono in due studi separati, non si sono mai influenzati pittoricamente e operano in stili completamente diversi, oltre ad avere una storia artistica totalmente differente l’uno dall’altro, eppure è così evidente che sono complementari in tutto e per tutto. Franco è il perfetto pittore da scoprire, quello che ha centinaia di opere dolcemente accantonate nella cantina. Quello che non dorme la notte pur di dipingere, quello che durante la sua vita svolge svariati lavori, tutti veramente duri dove ci mette tutto se stesso pur lasciando che la sua mente navighi nel mondo dell’arte mentre imbianca un muro o ristruttura un bagno. È un’arte vera la sua, un’arte che urge, un’arte che scotta e che necessità di venire espressa. Dagli anni settanta ad oggi studierà molto la vita, la natura e l’arte di mercato, quella che ogni fine settimana viene venduta in televisione. Lui stesso è un errore di mercato, perché un pittore dotato di una così notevole tecnica, di un sapiente utilizzo del cromatismo e dei colori, mai primari e sempre diluiti da quella sua malinconia che è nebbia di saggezza al tempo stesso, io non lo vedevo da molto tempo. Aggiungiamo poi le doti concettuali e poetiche di Franco che vedremo tra poco. I più di cinquant’anni di pittura lo rendono storicizzato perché la sua è una vera e irrefrenabile ricerca. Franco stesso è il più grande cantatore della propria arte. Basta leggere i titoli dei suoi quadri, basta leggere dentro i suoi dipinti. “ Sogni interrotti”, “ Il silenzio e la neve hanno coperti i sogni”, “Va pensiero anche se le ali non potranno tutti i giorni essere dorate” ma anche “Il viaggio degli invisibili”, “Un sogno li ha resi liberi, la solitudine li ha resi simili”.
Panesi è artista poliedrico in grado di interpretare bene sia il figurativo che l’astratto. La sua indole però è per il perfetto crocevia dei due stili ovvero il figurativo gestuale. Ama inserire nei suoi dipinti frasi che sono citazioni esistenziali. La pennellata è materica, ma leggera al tempo stesso. Tanto paesaggista quanto concettuale. Nel suo ciclo dedicato alle ali, veniamo avvolti da vortici di pittura che ci fanno spiccare grandi voli, interminabili. Perché il pensiero di Panesi è continuo, instancabile. Come la moltitudine di tecniche che ha sperimentato nel corso degli anni. Inutile citare artisti con cui paragonarli, come disse un critico a me caro “ citare grandi artisti della storia per spiegare nuovi nomi è la maniera più giusta per distruggerli “. Nella mostra “You Know Me” vedrete le opere più iconiche e rappresentative di Franco. Ognuno di noi avrà un ciclo preferito ed è assolutamente personale. Sono molto convinto di questa selezione. Ho utilizzato diversi criteri, ma alla fine come accade molte volte in questo mestiere, era già tutto predestinato. Perché sia io che Paola abbiamo fin dall’inizio avuto gli stessi gusti per quanto concerne le opere di Franco, pur non essendo facile data la vastità di quadri sia come numero che come genere. La prova del nove l’ha data Franco che nonostante abbia percorso decenni di pittura facendo ricerca, ha approfondito determinati stili senza mai ripeterli ma reinterpretandoli più volte. Affascinante è collegarsi ora all’arte di Paola pensando al legame che vive tra le loro due opere ovvero;
“ Va’ pensiero “ di Franco Panesi e “ Natural Gold “ di Paola Vargioni. Iniziamo con il dire che Paola, a differenza di Franco è un’artista astratta pura.
Da ex sarta di Gianni Versace, ha iniziato a dipingere dal 2015 ma ha fin da subito espresso una forte identità. Non per nulla le sue opere ricordano delle “Texture”, ciò conferma che nulla si crea e nulla si distrugge ma che tutto si trasforma. Infatti le sue sono spatolate da tachicardia, energiche, sensazionali, d’impatto. Lei osa con il colore, è tutto quello che possiede e mette alla prova se stessa con combinazioni da vera stilista. Trova ispirazione ovunque, dalla natura e dai fatti della vita, ed è incredibile vedere come pur vivendo negli stessi paesaggi del marito, le interpretazioni artistiche sono opposte. Possiamo vedere le “ ali dorate “ citate da Franco nell’opera “ Natural Gold “ di Paola? Io credo di sì. Ecco il senso di quella connessione che caratterizza l’essenza della loro vita. Se nei dipinti di Franco, possiamo riconoscere i paesaggi liguri, dalla vegetazione, dagli scogli e dal mare, dalle sottili foschie e dai colori tenui, nei quadri di Paola ogni colore è esaltato all’ennesima potenza. È pittrice dallo stile istintivamente internazionale. Ho dovuto per forza fare vedere alla Vargioni, i quadri del maestro tedesco Gerard Richter. È da apprezzare ancora di più che sia arrivata a determinate skill in maniera autonoma. Sono opere estetiche, da design, dal tratto verticale e incisivo. La loro diversità pittorica è la loro diversità come persone. Franco è sempre immerso nei pensieri, dotato di grande ironia e con sempre la risposta pronta. Diretto e poetico, vissuto combattente amante della vita. Paola è elegante e femminile, timida ma decisa, leggera, solare, positiva. Una delle coppie più belle mai viste! Artisticamente poi ho sempre visto soltanto il coniuge meno famoso copiare lo stile dell’altro, i Pargioni o Vanesi in qualsiasi modo vogliamo fonderli in un solo nome, sono unici. Il mio sogno è vedere altre coppie come loro, litigare per quale quadro prendere, quello di Franco o quello di Paola. Io li prenderei tutti e due, spero che questa mostra sia solo la prima di questa elevatura! C’è molto altro da scoprire, per ora però per vivere la magia della loro arte bisogna entrarci dentro, in silenzio, il resto lo faranno i quadri e la favolosa location della Solis.
10
settembre 2022
Franco Panesi / Paola Vargioni – You Know Me
Dal 10 al 29 settembre 2022
arte contemporanea
Location
Solis Wine Art Gallery
Brescia, Via Indipendenza, 31, (BS)
Brescia, Via Indipendenza, 31, (BS)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-13 e 15-19
Vernissage
10 Settembre 2022, 17
Autore
Autore testo critico