Venerdì 30 aprile la Galleria degli Archi festeggia, in memoria, il compleanno di un ex calciatore della Sampdoria sul finire degli anni settanta, prematuramente scomparso a Comiso la scorsa Pasqua.
Un personaggio silenzioso che, per 20 anni, tra le vie del centro della cittadina iblea, si è aggirato solo e in assoluta libertà. Presenza malinconica e inattuale, che amava tanto la vita. Si chiamava Federico della speranza, Federico che si è tuffato nel passato prima di guardare dritto all'infinito, cercando in un nome da storpiare la sua volontà di esistere e di chiedere così ad un amico, ad un conoscente la certezza di un dono.
Una festa per Federico Morinello(si chiamava così) con una giornata dell'arte dedicata alla sua presenza, ancora più silenziosa e più libera.
Il titolo della mostra, Fuori gioco vuole suggerire, sotto traccia, le coordinate per un tema dedicato alla solitudine. Nel mestiere di un calciatore, come in qualsiasi altra professione circense, la popolarità o il mito racchiudono in sè, nel segno di una eccezionalità, le insidie di un rovesciamento. La perdita della propria esistenza umana per un improbabile quanto effimero successo.
Per l'occasione agli artisti che hanno aderito all’iniziativa, fortemente voluta dal direttore della Galleria degli Archi Salvatore Schembari, è stata chiesta un’opera inspirata a Federico o che avesse un riferimento più o meno esplicito al gioco del calcio come libertà del gesto e del movimento. Installazioni, performances, readings, video saranno abbinati come eventi collaterali alla serata inaugurale.