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Furio Cavallini
personale di pittura
Comunicato stampa
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La pittura concettuale e dai toni marcatamente espressionistici, è in primo piano a Cecina con le opere del pittore toscano, originario di Piombino, Furio Cavallini che inaugura una personale, curata dall’Accademia Libera Natura e Cultura, al Centro Espositivo Comunale “Il Palazzetto” sabato 10 settembre alle ore 18.00.
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Cecina, sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 25 di settembre, ogni giorno dalle 17 alle 20, il venerdì, il sabato e la domenica, in apertura anche serale, dalle 21 alle 23.
Interni scarni, porte, nudi, nature morte, paesaggi toscani, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche e in bilico sul vuoto, direttamente dal passato più remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per indagini espressive che scavano nella profondità dell’anima al ritmo dei toni accesi del colore e in prospettive vertiginose che precipitano su piani infiniti di spazio e di tempo.
La stesura delle tinte, densa e pastosa, va a delimitare superfici compatte che catturano la luce esterna e la spandono su tutta l’area dipinta creando, a partire dalla materia, un’unità unica emozionale e di pensiero.
Dal concettualismo di Cézanne fino ai grandi maestri espressionisti dei primi anni del Novecento (Munch, Schiele, Kokoschka), in ambientazioni quasi faustiane, la pittura di Cavallini risente così delle suggestioni di tutto il Secolo scorso, dalle avanguardie artistiche, al senso di inquietudine e di spersonalizzazione testimoniato anche dalle ricerche espressive più contemporanee.
L’incontro tra i motivi dell’espressionismo nord-europeo, con le atmosfere della storia locale sedimentata, sono gli elementi portanti di una indagine esistenziale sofferta e continuamente riproposta: gli ambienti dei borghi collinari toscani sono spesso trasfigurati da contenuti di più ampio respiro che rimandano gli echi di una vicenda biografica ricca di eventi e dai percorsi non sempre lineari, insieme ad una costante formazione culturale di alto livello, sia sul piano nazionale che internazionale.
La mostra di Cecina “Furio Cavallini 50 anni di pittura, 1955-2005” intende così rileggere, in chiave antologica, i momenti fondamentali dell’evoluzione artistica di Cavallini, ripercorrerne i punti e i passaggi fondamentali, i risultati di una ricerca senza cadute di toni, continuativa e coerente, su un arco temporale di cinquant’anni. Un’occasione irripetibile per ritrovare anche i motivi classici e di indimenticabile ed elegante semplicità della grande tradizione artistica italiana del Novecento, insieme ad opere più recenti, dove l’espressionismo trova una carica e un potenziale rappresentativo molto più accentuati, sospinti quasi all’estremo.
Furio Cavallini nasce a Piombino nel 1929. Risale al 1952 la sua prima personale a Firenze, nelle sale del Palazzo di Parte Guelfa. Nel 1957, sempre a Firenze, in occasione della Mostra Nazionale Premio del Fiorino, gli viene assegnato il premio “Editori e Stampatori”. Nel 1979 la Ripartizione Cultura del Comune di Milano organizza una mostra al Museo di Via S. Andrea dal titolo “Immagini del quotidiano”.
Una antologica di disegni (1953-1983), allestita presso la Fondazione Corrente, viene poi curata, nel 1984, da Mario De Micheli.
Nel suo lungo percorso artistico, Furio Cavallini espone nelle più grandi città italiane e all’estero, con una attenzione particolare al nord Europa e alla Germania.
L’originalità e l’importanza del suo messaggio espressivo è sottolineata anche dalla citazione, come autore della massima importanza per la storia dell’arte, in testi e cataloghi fondamentali, quali il “Domus” (Milano, 1954), “Pittori italiani del dopoguerra”, di Mario De Micheli (1957), “Visione moderna del disegno nella scuola media” (Signorelli Editore, Milano, 1957), l’agenda “Omaggio agli artisti”, di Vallecchi Editore (Firenze, 1958).
Opere di Furio Cavallini sono attualmente presenti in collezioni private in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, mentre, per le raccolte pubbliche nazionali, si annoverano la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, la Sede I.N.T.E.R.S.I.N.D. di Milano, la Galleria d'Arte Moderna di Busto Arsizio (VA) e gli edifici delle Amministrazioni Comunali di Campi Bisenzio, Piombino, Grosseto e Riparbella insieme a quella Provinciale di Trento.
Elena Capone
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Cecina, sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 25 di settembre, ogni giorno dalle 17 alle 20, il venerdì, il sabato e la domenica, in apertura anche serale, dalle 21 alle 23.
Interni scarni, porte, nudi, nature morte, paesaggi toscani, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche e in bilico sul vuoto, direttamente dal passato più remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per indagini espressive che scavano nella profondità dell’anima al ritmo dei toni accesi del colore e in prospettive vertiginose che precipitano su piani infiniti di spazio e di tempo.
La stesura delle tinte, densa e pastosa, va a delimitare superfici compatte che catturano la luce esterna e la spandono su tutta l’area dipinta creando, a partire dalla materia, un’unità unica emozionale e di pensiero.
Dal concettualismo di Cézanne fino ai grandi maestri espressionisti dei primi anni del Novecento (Munch, Schiele, Kokoschka), in ambientazioni quasi faustiane, la pittura di Cavallini risente così delle suggestioni di tutto il Secolo scorso, dalle avanguardie artistiche, al senso di inquietudine e di spersonalizzazione testimoniato anche dalle ricerche espressive più contemporanee.
L’incontro tra i motivi dell’espressionismo nord-europeo, con le atmosfere della storia locale sedimentata, sono gli elementi portanti di una indagine esistenziale sofferta e continuamente riproposta: gli ambienti dei borghi collinari toscani sono spesso trasfigurati da contenuti di più ampio respiro che rimandano gli echi di una vicenda biografica ricca di eventi e dai percorsi non sempre lineari, insieme ad una costante formazione culturale di alto livello, sia sul piano nazionale che internazionale.
La mostra di Cecina “Furio Cavallini 50 anni di pittura, 1955-2005” intende così rileggere, in chiave antologica, i momenti fondamentali dell’evoluzione artistica di Cavallini, ripercorrerne i punti e i passaggi fondamentali, i risultati di una ricerca senza cadute di toni, continuativa e coerente, su un arco temporale di cinquant’anni. Un’occasione irripetibile per ritrovare anche i motivi classici e di indimenticabile ed elegante semplicità della grande tradizione artistica italiana del Novecento, insieme ad opere più recenti, dove l’espressionismo trova una carica e un potenziale rappresentativo molto più accentuati, sospinti quasi all’estremo.
Furio Cavallini nasce a Piombino nel 1929. Risale al 1952 la sua prima personale a Firenze, nelle sale del Palazzo di Parte Guelfa. Nel 1957, sempre a Firenze, in occasione della Mostra Nazionale Premio del Fiorino, gli viene assegnato il premio “Editori e Stampatori”. Nel 1979 la Ripartizione Cultura del Comune di Milano organizza una mostra al Museo di Via S. Andrea dal titolo “Immagini del quotidiano”.
Una antologica di disegni (1953-1983), allestita presso la Fondazione Corrente, viene poi curata, nel 1984, da Mario De Micheli.
Nel suo lungo percorso artistico, Furio Cavallini espone nelle più grandi città italiane e all’estero, con una attenzione particolare al nord Europa e alla Germania.
L’originalità e l’importanza del suo messaggio espressivo è sottolineata anche dalla citazione, come autore della massima importanza per la storia dell’arte, in testi e cataloghi fondamentali, quali il “Domus” (Milano, 1954), “Pittori italiani del dopoguerra”, di Mario De Micheli (1957), “Visione moderna del disegno nella scuola media” (Signorelli Editore, Milano, 1957), l’agenda “Omaggio agli artisti”, di Vallecchi Editore (Firenze, 1958).
Opere di Furio Cavallini sono attualmente presenti in collezioni private in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, mentre, per le raccolte pubbliche nazionali, si annoverano la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, la Sede I.N.T.E.R.S.I.N.D. di Milano, la Galleria d'Arte Moderna di Busto Arsizio (VA) e gli edifici delle Amministrazioni Comunali di Campi Bisenzio, Piombino, Grosseto e Riparbella insieme a quella Provinciale di Trento.
Elena Capone
10
settembre 2005
Furio Cavallini
Dal 10 al 25 settembre 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO ESPOSITIVO COMUNALE IL PALAZZETTO
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (Livorno)
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (Livorno)
Orario di apertura
ogni giorno 17-20, il sabato e la domenica anche 21-23
Vernissage
10 Settembre 2005, ore 18
Autore