MINEDI


'UN COLORE CHE PARLA E UNA PAROLA CHE COLORA'


GABI MINEDI? UN URLO UN GARAGE ROTTO UNA PALUDE DI BENZINA UN GIOCATTOLO SPACCATO CON I PIEDI MENTRE FAI UNA PERNACCHIA AD UN BAMBINO UN MILLEPIEDI UN GELATO AL GUSTO DI STRACCIATELLA PERIODICA UNA RADICE DI LIQUIRIZIA QUADRATA UNA FRAGOLA VIOLA UNA GOMMA DI CAMION AVARIATA UN SORRISO IDIOTA UN PELO SUL NASO UN CULO CHE SALTA UN COLORE UN GRAFFIO UN RAGGIO DI LUNA NEL SOLE UNO SBADIGLIO IN FACCIA ALLA VOLGARITà DELLA MORALE CARTESIANA LETTA MALE...IN POCHE PAROLE UN COLORE CHE PARLA E UNA PAROLA CHE COLORA (PATRIZIO MARIA)


Dopo la Bellissima Mostra Personale 'Killer' alla Galleria 18 di Bologna dello scorso Settembre, la Station Gallery di Roma e Tortoreto (Te) ed un omaggio al geniale Maestro Alberto Casiraghi (Edizioni Il pulcinoelefante) al Lavatoio Contumaciale di Roma (Spazio appartenuto a Filiberto Menna), una Mostra Personale all'Ilot de Bien-etre in Avenue Cardinal Mercier,2 con curatori come Marlene Tahir e Chantal Vandervoort che verrà inaugurata il 12 di Febbraio 2010, Minedi torna sulla costa abruzzese con una Mostra Personale, la prima volta per la Galleria Piazza Dante, nel cuore del bellissimo centro storico della ridente città di Giulianova (Te). 'Mister White' vuole essere un omaggio di Minedi alla sua nuova stagione artistica, una ricerca che verte sul 'bianco'. Bianco come colore, spazio infinito, viaggio esistenziale e visionario, sogno di fiabe, paesaggi innevati, panna montata e zuccherofilato. Desolazione di anime, ansia, frenesia, assenza di pensiero, apatia, pigrizia. Fredda e silenziosa solitudine in un mondo figlio della tecnologia più spietata, spesso frivola, fatua e ossessiva. Un mondo di killer, false apparenze, veline e adulatori. Uno spazio sempre più limitato per il povero 'Cavaliere dalla triste figura', il suo fedele servitore e la scimmia indovina che dal 'paese del raglio' e dalla processione dello 'stendardo dell'asino' vengono catapultati in una delirante visione di traffico metropolitano tra clacson, automobili, semafori, sensi unici, strisce pedonali, via vai, impavide figure di gelida omertà, ignoranza atavica e provinciale dove indifferenza, egoismo e menefreghismo hanno spesso il sopravvento. Una voce tra tante voci, un urlo tra tante urla. Un urlo che non si ascolta. In uno dei suoi fantastici e immaginari viaggi Minedi incontra Mister White, un signore gentiluomo che idealmente e materialmente vuole e da solo pulire, colorare di bianco, rinchiudere in una valigia, in un sogno o in un grosso contenitore la spazzatura di tutte le carie e i mali del mondo. Un grande 'in bocca al lupo' all'artista Gabi Minedi che porta il suo messaggio artistico e culturale anche oltre i confini dell'Europa e il 2010 la vede impegnata in grandi progetti internazionali come le Salon “Art Shopping” di Parigi al Carrousel du Louvre, New York White Columns/320 West 13 HT Street, Universidades, Bibliotecas y Centros Culturales de Puerto Rico, Strychnin Gallery Boxhagenerstrasse 36 Berlino, Milano Galleria dei Papi a cura di Vittorio Baretto, Dallas The Dallas Society of Figurative Arts, Montreal QC Le V.I.P. Le virus d'improvisation picturale de Montreal Belmont sur le Boulevard 4483 St-Laurent/Mont-Royal, New Haven CT Creative Arts Workshop & Hobby Bunker, Alpicat Lleida Barcelona 1er Salo de Primavera d'Art Contemporani a L'Espai Ignasi Puente, Porto Galeria Vieira Portuense Salao de Primavera.




Curatori Livio Rapini e Marco Di Martino

Critica Gabriel Walsh e Simona Clementoni

Uffici Stampa: Antonella Muzi, Loredana Cinti, Station Gallery Press

Sarà presente Sky Mondo Arte canale 889


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Gabi Minedi nasce a Sant'Omero (Te) in Abruzzo da una famiglia di Artisti, vive e lavora tra Roma, San Benedetto del Tronto (AP) e Palma De Mallorca. Dipinge sin da bambina. Dal 1970 è presente in Collezioni, Gallerie e Musei Internazionali di Argentina, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Malta, Spagna, Stati Uniti d'America, Svizzera, Venezuela. Architetto di formazione, alterna l'attività pittorica con scultura, grafica, scenografia e designer. Il suo lavoro è stato documentato da autorevoli critici, testate giornalistiche, radiofoniche e televisive di rilievo internazionale. La ricerca della Leggerezza dell'essere come reazione al peso di vivere caratterizza i cicli pittorici Boogie Woogie, The Blues, El Viajero. Nel 1999 nelle Sale Comunali di Teramo, rileggendo Cervantes, inaugura le grandi Tele Gorilla and Rock and Roll dedicate all'amico Ivan Graziani. Cavalieri erranti, ironici, beffardi e ribelli combattono un mondo assurdo fatto di cattiverie e malelingue. Nel 2007 la Galeria Mediterranea di Palma De Mallorca ospita le particolari Tempere all'uovo El Viajero. Viaggiatori solitari con in testa enormi frutti, bizzarre borsette e valigie grandi quanto il quadro stesso, sono esseri appesantiti dalla stessa vita nel tortuoso ed infinito viaggio esistenziale. Simboli di creature lacerate e sfatte ma capaci ancora di urlare, ed è il colore puro, mai mescolato, che grida contro il male assoluto, l'indifferenza.