I lavori presenti nella mostra attestano il più recente sviluppo dell’indagine creativa di Gabriele Serio, incentrata datempo sul rapporto fra presenza e rappresentazione. In alcune delle opere precedenti, l’artista aveva individuatonell’interpretazione scultorea di oggetti d’uso quotidiano un campo d’indagine favorevole per sondare il limite delvisibile.Quelle opere (come Dall’infinito 1999, Memoria di un tempo futuro 1999 e Passaggio 2001), mediante l’espedientedella prospettiva visiva, definivano un percorso dal prossimo all’infinitamente lontano. Questa mostra testimonia dellafase successiva della ricerca, in cui l’autore sceglie di alludere all’eterno. Con l’espediente della prospettiva, infatti, siera trovato a configurare l’allontanamento tendente all’infinito: la distanza come perdita, e quindi come interdizionepreventiva all’eterno stesso. Eterno cui ora allude con quadri e sculture ispirati dal comune sentire il notturno.E allora, il sogno: dal buio della mente comincia a emergere qualcosa, un barlume di luce appena. Non un’immagineimmediatamente definita, ma una scaturigine di luce che tende all’immagine, che può o non può diventare immagine;che vuole o non vuole. Sono le Creature universali (2007-2008), che escono dalla preistoria del buio e si danno a noicome gli esseri misteriosi dei bestiari medievali. Ignote e per questo eterne, quelle figure hanno sopportato l’inesorabileprocesso di de-sacralizzazione lungo il corso della progressione filosofico-scientifica dell’occidente, il quale ha cercatodi contenerle nel dominio più rassicurante del grottesco. Le Creature universali resistono immobili a questa violenza, eci guardano. Formate da elementi tra loro incongruenti, sottopongono alla vista una trinità illogica, ma proprio perquesto capace di additare l’eternità. Sono creature che appartengono simultaneamente all’aria, alla terra, all’acqua, main esse non v’è nulla di grottesco, perché il grottesco sottratto alla ragione torna alla sua originaria dimensione sacrale.

Filippo Ciri


Gabriele Serio è nato a Foligno nel 1969.Ha studiato scultura e pittura presso l’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia sotto la guidadi Sauro Cardinali e Aldo Grazzi.Dal 1997 partecipa a mostre ed eventi sul territorio nazionale. Vive e lavora a Foligno