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Gabriella Giurovich – Nuove rifrazioni
Artista di talento e di raffinata perizia tecnica, Giurovich espone una trentina di opere recenti realizzate a tecnica mista tra il 2008 e il 2009.
Comunicato stampa
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S’inaugura venerdì 11 settembre 2009 alle ore 19.00 alla Galleria Rettori Tribbio 2 la mostra personale della pittrice Gabriella Giurovich, intitolata Nuove rifrazioni, che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni. Artista di talento e di raffinata perizia tecnica, Giurovich espone una trentina di opere recenti realizzate a tecnica mista tra il 2008 e il 2009.
Il colore, la luce e il sentimento sono protagonisti della pittura di Gabriella Giurovich - scrive Accerboni - racchiusi in un’arte di riflessione e nel contempo di slancio: riflessione nei confronti della vita in senso lato e in senso contemporaneo, in cui protagonista costante è la figura umana, spesso raccolta in gruppi. Attraverso tale modulo, che si ammanta di un gesto pittorico liberissimo e convincente, di matrice espressionista, la Giurovich affronta temi toccanti e di forte impatto emotivo come per esempio la Shoah, simbolizzata da corpi che escono dal fuoco o sono prostrati nel dolore: una visione che potrebbe risultare totalmente apocalittica, se il raggio di luce che caratterizza di consueto la sua pittura, non illuminasse l’azione e l’atmosfera, donando a quest’ultime il coraggio della speranza.
Funzionario della Polizia di Stato e pittrice valente, autrice di tecniche miste dai colori sintonici e raffinati e dai contrappunti molto personali, la Giurovich sa compendiare una visione intensa e a volte drammatica della vita, colta anche nei suoi aspetti più crudi, con l’umanissima percezione e attitudine alla positività.
In termini stilistici la sua figurazione - conclude il critico - che frequenta i parametri, le soluzioni e gli sviluppi dell’espressionismo figurativo tedesco - iniziato ai primi del novecento dal pittore norvegese Edward Munch, attivo all’epoca anche in Germania - si addolcisce in una maniera più soave e fiduciosa, offrendoci il racconto di una realtà tradotta anche in simboli, in cui è raccolto il pensiero d’avanguardia della mitteleuropa del novecento, sviluppatosi nelle Accademie di Monaco e di Vienna parallelamente all’analisi introspettiva condotta da Freud, ma nel cui ambito circola anche la magica fascinazione di Chagall.
Il colore, la luce e il sentimento sono protagonisti della pittura di Gabriella Giurovich - scrive Accerboni - racchiusi in un’arte di riflessione e nel contempo di slancio: riflessione nei confronti della vita in senso lato e in senso contemporaneo, in cui protagonista costante è la figura umana, spesso raccolta in gruppi. Attraverso tale modulo, che si ammanta di un gesto pittorico liberissimo e convincente, di matrice espressionista, la Giurovich affronta temi toccanti e di forte impatto emotivo come per esempio la Shoah, simbolizzata da corpi che escono dal fuoco o sono prostrati nel dolore: una visione che potrebbe risultare totalmente apocalittica, se il raggio di luce che caratterizza di consueto la sua pittura, non illuminasse l’azione e l’atmosfera, donando a quest’ultime il coraggio della speranza.
Funzionario della Polizia di Stato e pittrice valente, autrice di tecniche miste dai colori sintonici e raffinati e dai contrappunti molto personali, la Giurovich sa compendiare una visione intensa e a volte drammatica della vita, colta anche nei suoi aspetti più crudi, con l’umanissima percezione e attitudine alla positività.
In termini stilistici la sua figurazione - conclude il critico - che frequenta i parametri, le soluzioni e gli sviluppi dell’espressionismo figurativo tedesco - iniziato ai primi del novecento dal pittore norvegese Edward Munch, attivo all’epoca anche in Germania - si addolcisce in una maniera più soave e fiduciosa, offrendoci il racconto di una realtà tradotta anche in simboli, in cui è raccolto il pensiero d’avanguardia della mitteleuropa del novecento, sviluppatosi nelle Accademie di Monaco e di Vienna parallelamente all’analisi introspettiva condotta da Freud, ma nel cui ambito circola anche la magica fascinazione di Chagall.
11
settembre 2009
Gabriella Giurovich – Nuove rifrazioni
Dall'undici al 25 settembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA RETTORI TRIBBIO 2
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Orario di apertura
feriali 11.00 - 13.00 / 17.00 - 19.30 festivi 11.00 - 12.30 (lunedì chiuso)
Vernissage
11 Settembre 2009, ore 19
Autore
Curatore