Una mostra che vuole raccontare il complesso percorso artistico di uno dei più famosi street artist milanesi, Gattonero.
Cresciuto nei quartieri periferici di Milano nel più autentico ambiente street, dove è stato tra i primi a portare il figurativo in un mondo di lettere, lettering e tag.
Si è subito imposto dal 1994 per la qualità delle sue opere e per la correttezza ed il rispetto degli spazi cittadini in cui interveniva con un autentico intento di creare bellezza facendo riflettere il fruitore.
Ha poi raffinato la sua tecnica e la sua poetica frequentando l'accademia di belle arti di Brera, di cui è stato anche rappresentante degli studenti e dove si è laureato in scenografia teatrale e lirica.
Senza però abbandonare mai la sua impronta street ha saputo trovare un punto di equilibrio tra la crudezza del mondo underground e quello dell' altissima formazione accademica di stampo rinascimentale, troviamo infatti nelle sue opere un'attenzione per lo studio anatomico degno di un Leonardo, di cui è anche uno studioso (famosa la sua mostra personale la Castello Sforzesco di Milano del 2004 in cui aveva ricostruito e messo in funzione le famose macchine di Leonardo), applicata a soggetti tipicamente street.
La ricerca artistica di Gattonero percorre due binari separati ed estremamente lontani all' apparenza alternando le innumerevoli mostre e manifestazioni di street art, come "Street art sweet art" al P.A.C. di Milano, al suo lavoro di scenografo teatrale, famosissima la sua Madame Butterfly che dopo aver girato l'Italia è arrivata fino a Seoul, in Korea del sud al Seoul art center, teatro più importante della città, e a Tokyo, in Giappone.
Insomma un artista che non ha nulla da invidiare ai vari Banksy in quanto ad originalità ed internazionalità, ma con alle spalle tutta la tradizione artistica tipicamente italiana che ha reso celebre il rinascimento e la bellezza dell'Italia.
Un artista che nonostante i suoi umili natali ha saputo con impegno e dedizione scavarsi un posto tra i big dell' arte mondiale senza rinnegare le sue origini.